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Baracoa, vacanza nella prima cittą di Cuba

Baracoa, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Baracoa dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Baracoa vanta il primato di essere la città più antica di Cuba. Il primo nucleo dell'attuale cittadina della provincia di Guantánamo fu infatti fondato nel 1511 come Nuestra Señora de la Asunción de Baracoa da Diego Velázquez de Cuéllar. Nel 1518 ottenne lo status di “città” e divenne la prima capitale di Cuba.
Da allora, in questo luogo a lungo isolato dal resto del paese, sono cambiate molte cose; innanzitutto, dagli anni Sessanta una strada (detta “la Farola”) la collega al mondo. Fino a quel momento, infatti, Baracoa era più facilmente raggiungibile via mare che non via terra.

Questa località situata tra i fiumi Macaguanigua e Miel e affacciata sull'Oceano Atlantico è stata dichiarata nel XX secolo Monumento Nacional per la sua importanza storica ed architettonica, e oggi è una meta turistica davvero unica nel panorama cubano.
Nonostante la città presenti diverse attrazioni, il motivo principale per cui molti viaggiatori raggiungono Baracoa è la possibilità di compiere escursioni nel vicino monte El Yunque (letteralmente: L'Incudine) e nel Parque Nacional Alexander de Humboldt.

Cosa vedere
In paese, seppure piuttosto piccolo (vi abitano infatti meno di 50.000 persone) ci sono diversi luoghi d'interesse turistico: tra questi alcune vecchie fortezze spagnole, come il Fuerte Matachín (all'angolo tra il Malecón e calle José Martí), attualmente sede del Museo Municipal e il Castillo de Serobuco (calle Frank País), la cui costruzione iniziò nel 1739, oggi trasformato in un hotel. Esiste anche una terza fortificazione – il Fuerte de la Punta – che domina il porto di Baracoa dal lontano 1803 e che attualmente ospita un ristorante.

Particolarmente interessante è il Museo Arqueológico “la Cueva del Paraíso” in calle Moncada, che accoglie un'esposizione di reperti archeologici all'interno di caverne un tempo abitate dagli indigeni taìnos che popolavano questa regione prima dell'arrivo dei conquistadores spagnoli.
Proprio all'arrivo degli europei nel XV secolo si deve la reliquia nota come Cruz de la Parra, la famosa croce di legno che – a quanto pare – piantò Cristoforo Colombo in persona nel 1492 nei pressi di Baracoa.
L'età dell'oggetto è effettivamente compatibile con le informazioni che narra la leggenda, ma il legno è originario di Cuba, per cui l'ammiraglio non può averla portata dal Vecchio Continente. In ogni caso, la croce è custodita all'interno della Catedral de Nuestra Señora de la Asunción in Plaza Independencia; proprio di fronte alla cattedrale, invece, si trova il busto di Hatuey, il capo indigeno che combatté contro gli invasori spagnoli e che fu bruciato vivo per essersi rifiutato di convertirsi al cristianesimo.

Dintorni di Baracoa
Gli amanti delle escursioni possono percorrere alcuni itinerari sul monte El Yunque, che nonostante i soli 575 metri s.l.m. offre una veduta panoramica davvero straordinaria sulla regione. Il nome El Yunque deriva dalla sua forma: la cima è infatti piatta e la sagoma della montagna ricorda davvero quella di un'enorme incudine. Esistono diversi sentieri da percorrere (il principale misura 8 km ed è impegnativo soprattutto per il caldo) ed è davvero imperdibile per chi si trova da queste parti.
Chi invece cerca qualcosa di più tranquillo può fare un giro nel Parque Natural Majayara, a sud-est del centro. Inoltrandosi nel parco si può raggiungere una bella spiaggia nota come Playa Blanca oppure alcune grotte, tra cui la Cueva de Aguas, al cui interno si trova una pozza d'acqua ideale per un bagno veramente suggestivo.

Spostandosi invece in direzione di Moa, dunque verso nord (oltre l'aeroporto), Playa Duaba è il luogo in cui sbarcarono gli uomini del generale Antonio Maceo per iniziare la Guerra d'Indipendenza contro la Spagna nel 1895. Chi è alla ricerca di spiagge, può spostarsi ancora più a nord lungo la costa per raggiungere la più bella Playa Maguana, un vero paradiso tropicale frequentato soprattutto da gente del posto.
La zona circostante è parte la Riserva della Biosfera UNESCO Cuchillas de Toa, che comprende anche il Parque Nacional Alejandro de Humboldt, un'area naturale che nel 2001 è stata iscritta nella lista del Patrimonio dell'Umanità sempre dall'UNESCO per via della sua grandiosa biodiversità.

Clima
Baracoa vanta un microclima davvero speciale, grazie alla sua particolare posizione geografica: la città si sviluppa infatti attorno a una baia, protetta alle spalle da rilievi montuosi.
Questo genera una situazione climatica davvero unica, che vede il sole protagonista indiscusso, ma anche una discreta ventilazione e sufficienti piogge in determinati periodi dell'anno che rendono il terreno davvero fertile: qui si coltiva infatti un po' di tutto, ma soprattutto cacao e caffè.
I mesi più caldi sono quelli di lugluio e agosto, ma già dalla primavera il clima è eccezionale per chi volesse concedersi una vacanza da queste parti.
La stagione delle piogge si concentra in autunno, da ottobre a dicembre; recentemente il passaggio di alcuni uragani (ultimo in ordine temporale l'uragano Matthew, a ottobre 2016) ha recato numerosi danni soprattutto alle case, costringendo all'evacuazione molti abitanti. La situazione è ora finalmente tornata alla normalità.

Come arrivare
Il piccolo Aeropuerto Gustavo Rizo è collegato all'Avana da alcuni voli settimanali, ma per il resto chi raggiunge Baracoa lo fa soprattutto in autobus. Il terminal degli autobus nazionali si trova all'angolo tra avenida Los Mártires e calle José Martí e da qui partono/arrivano i mezzi per/da Guantánamo. La stazione degli autobus locali è all'angolo tra calle Coronel Galano e calle Coronel Calixto García.
Chi viaggia in auto e proviene da ovest può raggiungere la città percorrendo la spettacolare strada Holguín-Mayarí-Moa-Baracoa, mentre chi viene da sud deve necessariamente percorrere l'avventuroso Viaducto de la Farola, con i suoi ponti e i tornanti sulle montagne.
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