Chignahuapan (Messico), viaggio nel Pueblo Magico delle palline di Natale
Chignahuapan, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Chignahuapan dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Visitare Chignahuapan significa immergersi in un mondo a sé stante. Con un viaggio di quattro ore in auto da Città del Messico ci si lasciano alle spalle le trafficate avenidas della metropoli per immergersi nella natura dello stato di Puebla, e in particolare nella sua zona più settentrionale, a est della capitale.
La regione, nella quale nel 2012 sono stati trovati alcuni resti di mammut di 15.000 anni fa, è abitata dall'uomo fin da prima dell'arrivo dei conquistadores spagnoli; queste valli hanno visto la presenza di diverse popolazioni indigene (su tutti i totonachi), fino alla fondazione ufficiale di Santiago Chiquinahuitle, nel XVI secolo, prima di divenire definitivamente Villa de Chignahuapan sul finire del XIX secolo.
I dati della produzione di questo particolare articolo nel territorio sono impressionanti: si calcola che ogni anno vengano realizzate e vendute oltre 73 milioni di palline che vanno ad adornare non solo gli alberi messicani, ma – come nel caso di alcune palle di vetro soffiato da abili artigiani locali – negli anni scorsi anche la Cappella Sistina in Vaticano.
Un breve giro tra le strade del centro dà modo di apprezzare e scegliere tra le centinaia di forme e dimensioni quali portarsi a casa (bagaglio permettendo), ma è anche un'ottima opportunità per scoprire i luoghi più interessanti di questo pueblo mágico.
È sempre nello zócalo che si trovano anche altri due simboli del pueblo, come il variopinto kiosco in stile mudéjar del principio del secolo scorso, che vanta il primato di essere l'unico chiosco di tutto il Messico costruito in legno nonché l'unico ad ospitare sotto il proprio tetto una fontana. Proprio a fianco della struttura, nell'estremità sud-occidentale della piazza, sorge la statua di Capulina, nome d'arte di Gaspar Henaine, celebre artista ed attore comico nato a Chignahuapan nel 1927, definito “el Rey del Humorismo Blanco” perché nella sua lunga carriera non ha mai usato volgarità o parole scurrili nelle battute.
Proseguendo la passeggiata nella calle de Romero Vargas, dove si susseguono negozi di “esferas de Navidad”, si giunge alla Basílica Menor de la Inmaculada Concepción, uno dei luoghi più amati dagli abitanti locali. La chiesa è di recente costruzione (XX secolo), ed al suo interno ospita una gigantesca statua della Vergine Maria alta ben 12 metri; realizzata dallo scultore José Luis Silva, fu ricavata intagliando il legno di cedro.
Per incentivare e promuovere il turismo, il Municipio di Chignahuapan ha investito molto nella ristrutturazione e nel mantenimento delle facciate degli edifici del centro, e in particolare in questi ultimi anni è stata creata una zona pedonale per permettere ai visitatori di godersi il paese senza lo stress del traffico; la Calzada de las Almas è una strada pensata proprio per questo scopo, che collega il centro al laghetto (conosciuto come Laguna de Chignahuapan o Laguna Almoloya) che si trova nella parte bassa del pueblo. La Calzada de las Almas è anche il cammino che si percorre durante il Festival de la Luz y de la Vida, nel quale centinaia di persone, in occasione della notte del 1° novembre, raggiungono il lago per celebrare i morti.
L'aspetto per il quale Chignahuapan è famosa, però, è la presenza di alcune fonti di acque termali nelle sue vicinanze, in particolare in una bella vallata apparentemente sperduta tra le montagne, ma distante appena 4 km dal centro. Qui sono state realizzate alcune imponenti strutture alberghiere e un centro benessere (a dire il vero un po' troppo invasivi nei confronti dell'ambiente e del paesaggio) molto frequentati dai messicani; al momento della nostra visita, infatti, non abbiamo incontrato turisti stranieri. Anche in inverno, con temperature prossime allo zero, è possibile immergersi nelle acque calde delle piscine all'aperto, che godono di un'eccellente vista a 360° delle montagne, o in quelle meno spettacolari e più “popolari” delle vasche all'interno.
La via più comoda e veloce in autostrada è quella che dalla capitale sfiora le città di Puebla, Tlaxcala, Apizaco e Tlaxco prima di arrivare a Chignahuapan, ma esistono infinite possibilità di scorciatoie anche attraverso le montagne, tenendo presente però il rischio di trovare la strada non sempre in buone condizioni.
Diversamente si può fare tutt'altro giro, passando da nord, prendendo l'autostrada per Pachuca e Tulancingo; in questo caso dal finestrino si possono scorgere in lontananza anche le maestose piramidi del sito di Teotihuacan.
La regione, nella quale nel 2012 sono stati trovati alcuni resti di mammut di 15.000 anni fa, è abitata dall'uomo fin da prima dell'arrivo dei conquistadores spagnoli; queste valli hanno visto la presenza di diverse popolazioni indigene (su tutti i totonachi), fino alla fondazione ufficiale di Santiago Chiquinahuitle, nel XVI secolo, prima di divenire definitivamente Villa de Chignahuapan sul finire del XIX secolo.
Le palline di Natale a Chignahuapan
Abbiamo visitato il paese di Chignahuapan in dicembre, durante la settimana di Natale, quando la temperatura media giornaliera a Città del Messico si attestava sui 22-23°C e il freddo europeo era soltanto un ricordo. Avevamo però forse sottovalutato il freddo della Sierra Norte de Puebla non considerando a dovere i 2282 metri s.l.m. di altitudine del paese; con il Sole, le temperature invernali possono essere comunque piacevoli, ma con le nubi e la pioggia queste sono precipitate velocemente a 5°C cogliendoci impreparati. Il periodo di visita non è stato comunque casuale, in quanto Chignahuapan è nota soprattutto per essere “el pueblo de las esferas”, ovvero “il paese delle palline di Natale”.I dati della produzione di questo particolare articolo nel territorio sono impressionanti: si calcola che ogni anno vengano realizzate e vendute oltre 73 milioni di palline che vanno ad adornare non solo gli alberi messicani, ma – come nel caso di alcune palle di vetro soffiato da abili artigiani locali – negli anni scorsi anche la Cappella Sistina in Vaticano.
Un breve giro tra le strade del centro dà modo di apprezzare e scegliere tra le centinaia di forme e dimensioni quali portarsi a casa (bagaglio permettendo), ma è anche un'ottima opportunità per scoprire i luoghi più interessanti di questo pueblo mágico.
Cosa vedere a Chignahuapan
Sulla Plaza de la Constitución, chiamata comunemente – come ovunque nel Messico – semplicemente zócalo, svetta la Parroquia de Santiago Apóstol, costruita nel XVI secolo. La sua facciata, ornata con statue e colori tipici del cosiddetto stile barocco indigeno, risale al XVIII secolo. Pur nella semplicità del suo complesso, la chiesa riempie di colore e di atmosfera la piazza antistante.È sempre nello zócalo che si trovano anche altri due simboli del pueblo, come il variopinto kiosco in stile mudéjar del principio del secolo scorso, che vanta il primato di essere l'unico chiosco di tutto il Messico costruito in legno nonché l'unico ad ospitare sotto il proprio tetto una fontana. Proprio a fianco della struttura, nell'estremità sud-occidentale della piazza, sorge la statua di Capulina, nome d'arte di Gaspar Henaine, celebre artista ed attore comico nato a Chignahuapan nel 1927, definito “el Rey del Humorismo Blanco” perché nella sua lunga carriera non ha mai usato volgarità o parole scurrili nelle battute.
Proseguendo la passeggiata nella calle de Romero Vargas, dove si susseguono negozi di “esferas de Navidad”, si giunge alla Basílica Menor de la Inmaculada Concepción, uno dei luoghi più amati dagli abitanti locali. La chiesa è di recente costruzione (XX secolo), ed al suo interno ospita una gigantesca statua della Vergine Maria alta ben 12 metri; realizzata dallo scultore José Luis Silva, fu ricavata intagliando il legno di cedro.
Per incentivare e promuovere il turismo, il Municipio di Chignahuapan ha investito molto nella ristrutturazione e nel mantenimento delle facciate degli edifici del centro, e in particolare in questi ultimi anni è stata creata una zona pedonale per permettere ai visitatori di godersi il paese senza lo stress del traffico; la Calzada de las Almas è una strada pensata proprio per questo scopo, che collega il centro al laghetto (conosciuto come Laguna de Chignahuapan o Laguna Almoloya) che si trova nella parte bassa del pueblo. La Calzada de las Almas è anche il cammino che si percorre durante il Festival de la Luz y de la Vida, nel quale centinaia di persone, in occasione della notte del 1° novembre, raggiungono il lago per celebrare i morti.
L'aspetto per il quale Chignahuapan è famosa, però, è la presenza di alcune fonti di acque termali nelle sue vicinanze, in particolare in una bella vallata apparentemente sperduta tra le montagne, ma distante appena 4 km dal centro. Qui sono state realizzate alcune imponenti strutture alberghiere e un centro benessere (a dire il vero un po' troppo invasivi nei confronti dell'ambiente e del paesaggio) molto frequentati dai messicani; al momento della nostra visita, infatti, non abbiamo incontrato turisti stranieri. Anche in inverno, con temperature prossime allo zero, è possibile immergersi nelle acque calde delle piscine all'aperto, che godono di un'eccellente vista a 360° delle montagne, o in quelle meno spettacolari e più “popolari” delle vasche all'interno.
Come arrivare
Per raggiungere Chignahuapan da Città del Messico esistono diverse opzioni: naturalmente in auto si ha la possibilità di apprezzare meglio il paesaggio e di fermarsi lungo la strada per qualche fotografia, ma in alternativa – e con più tempo a disposizione – ci si può avvalere dei consueti autobus.La via più comoda e veloce in autostrada è quella che dalla capitale sfiora le città di Puebla, Tlaxcala, Apizaco e Tlaxco prima di arrivare a Chignahuapan, ma esistono infinite possibilità di scorciatoie anche attraverso le montagne, tenendo presente però il rischio di trovare la strada non sempre in buone condizioni.
Diversamente si può fare tutt'altro giro, passando da nord, prendendo l'autostrada per Pachuca e Tulancingo; in questo caso dal finestrino si possono scorgere in lontananza anche le maestose piramidi del sito di Teotihuacan.
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