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Memphis (Tennessee), tour della cittą: da Graceland a Beale Street

Memphis, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Memphis dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Memphis è una città di 677.000 abitanti situata all’estremità sud-occidentale del Tennessee, all’interno delle Contea di Shelby di cui è capoluogo, ed a pochi chilometri di distanza dai confini di Arkansas e Mississippi. La città è conosciuta nel mondo per essere la culla di numerosi generi musicali, dal gospel al blues fino al rock and roll, e per aver ospitato alcune tra le voci più straordinarie della storia della musica, come Aretha Franklin, Johnny Cash ed Elvis Presley, la cui salma giace all’interno dei confini della stessa Memphis. In città vive una folta e variopinta comunità di italiani, discendenti dei nostri connazionali emigrati in America a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

Occupata per millenni da civiltà di nativi americani, la zona dell’odierna Memphis vide la realizzazione del primo manufatto colonico nel 1739, quando i francesi vi costruirono Fort Assumption a protezione dei loro commerci fluviali. Dopo che gli Stati Uniti acquisirono il controllo del territorio, un trattato stipulato nel 1818 restrinse i confini della nazione dei chickasaw escludendola dal Tennessee occidentale, ed il presidente americano Andrew Jackson contribuì alla fondazione del primo insediamento. La città fu annessa nel 1826 e prosperò grazie al mercato del cotone, in sensibile espansione in tutto il Mississippi Delta. Agli inizi della Guerra di Secessione la città subì l’occupazione nordista, ma fu il crollo del mercato del cotone nell’immediato dopoguerra a risultare fatale all’economia cittadina. Nel 1878 un’epidemia di febbre gialla causò la morte di oltre 5.000 persone, e molti bianchi finirono per abbandonare Memphis. La città fu costretta a dichiarare bancarotta. Successivamente fu la comunità nera guidata da un ex schiavo di nome Robert Church a ridare vita all’insediamento, così che attorno agli anni ’20 Beale St. divenne il fulcro delle attività sociali e civiche della contea. Memphis divenne uno dei primi centri di diffusione della musica blues, e negli anni ’50 la casa discografica locale Sun Records incise brani di artisti blues, soul, R&B e rockabilly.

Una delle attrazioni più conosciute e visitate di Memphis è Graceland, una casa circondata da 5,5 ettari di terreno acquistata nella primavera del 1957 da Elvis Presley a fronte di un investimento di 100.000 dollari. La rockstar visse qui fino alla sua morte, sopraggiunta nel 1977, e qui è sepolto, accanto alla piscina e vicino ai suoi parenti più stretti. L’ex moglie Priscilla Presley aprì Graceland ai visitatori nel 1982, scatenando un flusso di decine di migliaia di persone che ogni anno vengono a rendere omaggio ad uno dei personaggi più incredibili della storia del rock and roll. La casa, rinnovata dallo stesso Elvis nel 1974, è un vero e proprio manifesto dello stile anni ’70, con pareti di vinile giallo e moquette verde ai soffitti, oltre ad una finta cascata.

Una zona molto bella è quella di Beale Street, compresa tra 2nd St. e 4th St., caratterizzata da un susseguirsi di locali, ristoranti, negozi di souvenir ed insegne al neon: un autentico parco a tema del blues, anche se soltanto uno dei negozi presenti oggi risale agli inizi del Novecento quando tutto ebbe inizio. I principali siti turistici compresi in quest’area sono: l’Orpheum Theater, recentemente restaurato e restituito all’antica gloria del 1928, e la sua Walk of Fame, la “Via delle Celebrità”, contraddistinta da marciapiedi incastonati da note musicali e nomi di grandi musicisti; l’originale merceria A Schwab’s, che vanta tre piani di polveri medicinali vadù, cravatte e colletti da pastore; il WC Handy House Museum, situato dietro l’angolo nei pressi di 4th St.; il New Daisy Theater, con fondali in stile art decò che raffigurano i bei giorni della musica honky-tonky nel quartiere; il Memphis Rock’n’Soul Museum, che documenta la storia sociale e culturale che diede vita alla musica del Mississippi Delta; e l’enorme Gibson Beale Street Showcase, che offre interessanti visite guidate di poco meno di un’ora alla propria fabbrica di chitarre, dove massicci blocchi di legno vengono trasformati nelle leggendarie chitarre Gibson.

Sempre inerenti alla tradizione musicale locale sono il Sun Studio, il luogo dove sono state registrate alcune delle pagine più importanti della storia mondiale della musica, riascoltabili attraverso la riproposizione delle registrazioni sui nastri originali, e lo Stax Museum of American Soul Music, l’epicentro della musica soul negli anni ’60, quando Otis Redding, Booker T ed i MGs registravano qui i loro brani. Per quanto riguarda invece il profilo museale ed artistico di Memphis segnaliamo: il National Civil Rights Museum, istituito all’interno del Lorraine Motel, dove il 4 aprile 1968 fu assassinato Martin Luther King, che propone un’ampia e dettagliata mostra riguardante l’azione e le lotte sociali combattute dal reverendo; il Children’s Museum of Memphis, nei pressi del Liberty Bowl Stadium, offre ai bambini la possibilità di scatenarsi e di divertirsi con gli oggetti esposti, tra cui spiccano la gigantesca riproduzione di un cuore, un telaio per la tessitura ed una ruota idraulica; ed il Pink Palace Museum & Planetarium, circa cinque chilometri ad est di downtown, che ospita una collezione eterogenea di fossili, cimeli della guerra civile ed una ricostruzione esatta dell’originale Piggly Wiggly, il primo negozio di alimentari self-service del mondo, inaugurato nel 1916.

Le feste e le manifestazioni che hanno più seguito sono: l’International Blues Challange, un festival sponsorizzato dalla Blues Foundation in programma ogni anno tra gennaio e febbraio ed incentrato su una competizione tra vari artisti blues provenienti da tutto il mondo; Memphis in May, ovvero una serie di eventi che si susseguono ogni week-end di maggio, dal Beale St Music Festival alla gara di barbecue; ed il Mid-South Fair, che fin dal settembre del 1859 richiama una gran folla che si assiepa tra gli stand della fiera agricola e del parco divertimenti.

Il clima è subtropicale umido, con estati calde ed afose ed inverni particolarmente miti a causa dell’azione delle correnti provenienti dal Golfo del Messico. In luglio si superano frequentemente i 32/33 gradi, con picchi che possono arrivare a sfiorare i 40, mentre in gennaio i valori diurni sono assolutamente gradevoli e difficilmente le minime notturne vanno al di sotto degli 0 gradi. Uno degli aspetti negativi del clima è l’alto tasso di umidità, che risulta particolarmente fastidioso soprattutto nei torridi pomeriggi di fine estate. Le precipitazioni sono generalmente abbondanti, nell’ordine dei 1250 mm di pioggia all’anno, e si presentano sotto forma di brevi ma violenti temporali nei mesi caldi, e di meno intense ma costanti piogge in quelli freddi, quando occasionalmente può cadere anche la neve.

L’aeroporto è il Memphis International Airport, uno scalo importantissimo anche e soprattutto per il traffico dei voli cargo. La stazione ferroviaria è invece la Memphis Central Station, gestita dall’Amtrak, che rappresenta uno scalo importante per il collegamento tra l’East Coast e le grandi città situate nei pressi del Golfo del Messico. Molto importante è il trasporto fluviale, che si sviluppa intorno all’International Port of Memphis, mentre per muoversi a bordo della propria automobile è conveniente immettersi nella rete delle autostrade interstatali, raggiungibile imboccando una tra le I-40 e I-55.

Cortesia foto: Sito ufficiale
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