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Festa di Natale in Danimarca: tutte le usanze danesi per il 25 dicembre

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Il Natale è arrivato, lo celebriamo tutti, ma solo pochi ne conoscono il vero significato. È tempo di “hygge” (parola tipica che sta per “atmosfera accogliente”) ed è tempo di cuocere i dolci natalizi. La casa è decorata con l´albero di Natale e i “kravlenisser” (dei folletti di carta che sono posti sulle pareti e gli armadi di tutta la casa). Ma dove ha origini il Natale e chi è veramente Babbo Natale?

In origine una festa di metà inverno
Il Natale era in principio una festa di metà inverno, che la Chiesa adottò e trasformò nella celebrazione della nascita di Cristo. L´antico Natale Norreno era celebrato a gennaio e la festività meridionale che onorava il “Sol invictus”, ovvero, il Sole (Dio) non sconfitto, aveva luogo il 25 dicembre, motivo per cui il Natale cristiano fu fissato a quel giorno.
Secondo le abitudini germaniche e nordiche, le festività cominciavano la sera prima del giorno in cui oggi si celebra il Natale. In effetti, era una vigilia che risaliva all´epoca del Cattolicesimo, dove la gente aspettava insieme la mezzanotte per poi andare a messa nel momento esatto della nascita di Gesù Cristo.

Le prime celebrazioni natalizie nei paesi nordici
Le testimonianze più antiche a noi note di celebrazioni natalizie nei paesi nordici datano all´incirca intorno al 900 d.C. Il re norvegese Harald Haarfager e suo figlio Haakon il Buono (il primo re norvegese cristiano) sono menzionati in relazione al Natale. Per quanto concerne Haakon il Buono e il Natale, egli è famoso per essere il re che ordinò ai norvegesi di “celebrare la festività di Jule (Natale) nello stesso tempo in cui la celebravano i cristiani” (ciò implica che il Natale nordico pre-cristiano fosse inizialmente celebrato in un periodo dell´anno diverso). La natura della celebrazione del Natale antico nordico risulta evidente nell´espressione “bere il Natale”.
Per secoli, la concezione cristiana del Natale si è imposta contro la visione popolare e profana. Correnti di pensiero moderne hanno influenzato lo sviluppo del Natale nel tempo cosicché molte abitudini sono diventate parte del Natale.

Perché è chiamato “jul”
Fin dall´introduzione del Cristianesimo in Danimarca, a opera di Harald Blåtand (Harald Dente Blu) oltre 1000 anni fa, gli accoliti della Chiesa hanno provato a far sì che i danesi chiamassero il Natale cristiano “kristmesse” (Messa di Cristo), ma senza fortuna. Le popolazioni nordiche mantengono i vocaboli pagani “Jul”, “Jule” o “Géol”. Gli Anglosassoni delle isole britanniche si mostrarono invece più collaborativi. Essi adottarono la parola “Christ´s Mass”, che si è mantenuta finché non è confluita nel termine “Christmas”, dell´inglese odierno. Ad ogni modo, soprattutto nelle regioni orientali della Gran Bretagna, gli inglesi sanno ancora cosa vuol dire “yuletide”!

Ghirlanda dell’Avvento
Il Natale danese comincia con la ghirlanda dell’Avvento. La ghirlanda ha quattro candele che vengono accese una dopo l’altra rispettivamente nelle quattro domeniche di dicembre fino ad arrivare alla vigilia di Natale. La parola Adventus è di origine latina e significa “arrivato”, con riferimento immediato al conto alla rovescia dei giorni che “arrivano” al Natale, propriamente la nascita di Gesù, che di fatto viene celebrata praticamente in tutte le case danesi.
Tradizionalmente la ghirlanda dell’Avvento è fatta di sottili ramoscelli e fili di abete, spesso decorati con bacche rosse e pigne, insieme a candele bianche e nastri rossi per attaccarla al soffitto. Ogni domenica una candela viene accesa assieme alle altre accese le domeniche precedenti. Ciò significa che le quattro candele – ciascuna per ovvi motivi più corta rispetto all’altra – sono tutte accese nella quarta domenica dell’Avvento.
Oggi si possono trovare diverse versioni creative della ghirlanda dell’Avvento, realizzate utilizzando ogni genere di materiale e decorate con i metodi più moderni, comprese le candele colorate. Queste sono senza dubbio carine, ma non possono rimpiazzare l’abete della versione originale.

La candela calendario
Un’altra tradizione del mese di dicembre è la candela calendario. Come un metro da sarto, questa candela è provvista di 24 tacche, di solito decorate con disegnini rappresentanti abeti e folletti dalle guance belle colorite, che indossano cappelli rossi e danzano allegri con degli zoccoli gialli ai piedi. Nella maggior parte delle famiglie le candele vengono accese ogni giorno a partire dal primo del mese, come attività distensiva in un periodo frenetico, di solito a tavola a colazione. Spesso è compito dei bambini spegnere la candela soffiandoci sopra prima che essa si consumi troppo e vada a raggiungere in anticipo il giorno successivo!
Inoltre ai primi di dicembre le finestre sono illuminate con candele e lucine natalizie e sono ornate con vari tipi di fiori rossi. L’immancabile albero di Natale all’aperto è illuminato da centinaia di lucine bianche. Molto spesso persino un albero qualsiasi del giardino è illuminato da piccole lucine. Quelli che non hanno un giardino si danno un gran da fare per decorare il balcone o semplicemente il cornicione e il davanzale della finestra.

Man mano che il mese di dicembre avanza, tutte le famiglie abbelliscono l’interno delle proprie abitazioni con palle di vetro, festoni, cuori e stelle di carta, piccole riproduzioni di cornetti musicali, carillon e numerosi manufatti che, in un modo o nell’altro, sono sopravvissuti nel corso di più decenni e sono stati tramandati da una generazione all’altra. Dopo cena ci si mette tutti attorno al tavolo per realizzare piccole decorazioni natalizie. Gli “ingredienti” sono pigne, muschio, licheni, foglie e bacche d’ogni tipo e sono tenuti insieme su un piatto da un blocco d’argilla. Come sempre, ci deve essere una bella candela nel mezzo per rendere l’atmosfera davvero perfetta.
Tutti gli asili, le scuole elementari, i college, gli ospedali e le varie istituzioni contribuiscono a questo sforzo nazionale che mira a rendere il Natale in Danimarca un evento profondo e allo stesso tempo caldo e magnifico per ogni cittadino.
Sulla piazza centrale di Copenaghen, di fronte al municipio, viene eretto l’albero di Natale più grande del mondo che viene decorato ogni anno con centinaia di lampadine. Nel 1999 l’albero, che come sempre era stato tagliato a Gribskov fuori Hillerød nella Selandia Settentrionale, misurava non meno di 35 metri e aveva una forma perfettamente simmetrica. Nel 2009 invece l’albero era sostenibile, infatti le numerose lampadine venivano alimentate dall'energia creata da 40 biciclette messe a disposizione sulla piazza.

Calendari regalo
Tutti i bambini danesi ricevono uno o più calendari dell’Avvento – o “calendari di Natale” come vengono chiamati in Danimarca. I due principali canali televisivi producono ogni anno una nuova speciale serie tv suddivisa in 24 episodi per rendere ancor più viva nei bambini l’emozione dell’attesa. I bambini più fortunati ricevono anche un calendario speciale, che consiste di 24 piccoli doni, uno per ogni giorno prima del Natale, acquistati individualmente e incartati dai genitori.

Cartoline di Natale
I francobolli natalizi danesi, famosi in tutto il mondo, celebrano quest’anno il loro 106˚ anniversario. Il primo francobollo natalizio al mondo è, infatti, danese e fu emesso il 6 dicembre 1904 su idea dell´assistente postale Einar Holbøll, successivamente direttore delle poste. Dal loro debutto nel 1904, i francobolli postali sono stati copiati in molti altri paesi del mondo. Sono disegnati ogni anno da artisti invitati proprio per l´occasione. Tra i disegnatori più famosi si annoverano la regina danese Margrethe II, che ha dato più volte dimostrazione di possedere straordinarie doti artistiche.
I francobolli natalizi vengono apposti su lettere e cartoline, proprio come francobolli ma non sono obbligatori. Sono in vendita solo durante il periodo natalizio negli uffici postali di tutta la Danimarca, in molte edicole e negozi e il ricavato è impiegato per gestire le cosiddette “Case dei francobolli natalizi” che accolgono le persone in difficoltà. Tra i danesi è diffusa l’abitudine di scrivere tanti biglietti natalizi ad amici e familiari e la maggior parte di questi biglietti sono provvisti di sigilli natalizi.

La notte di Lucia
Secondo la Chiesa Cattolica, Lucia è la santa della luce (lux = luce in latino). Viene celebrata nella notte a cavallo tra il 12 e il 13 dicembre, con processioni di bambine e canzoni tradizionali. La leggenda vuole che Lucia, per avere le mani libere, portava sul capo una corona con delle candele accese, così da riuscire (illegalmente) a distribuire del cibo ai poveri cristiani nascosti nelle catacombe dell’antica Roma.

La birra di Natale
Dello spirito interiore si prendono cura anche le birrerie danesi. Ogni anno a Novembre la Carlsberg e la Tuborg distribuiscono la loro nuova birra natalizia. Questa birra è più scura e più forte rispetto alla tradizionale birra bionda e viene presentata in maniera festosa insieme al nuovo vino rosso francese Beaujolais Nuoveau.

Pranzi di Natale
La birra natalizia riveste un ruolo principale in molti pranzi danesi tradizionali, organizzati tutti gli anni a dicembre da ogni singola azienda che conta almeno più di un impiegato. Quasi tutti gli hotel, i pub e i ristoranti propongono speciali piatti natalizi all’interno del menu e ogni singola mensa da Skagen, cittadina situata sulla punta settentrionale della Danimarca fino a Gedser, posta invece all’estremo sud del paese, è alle prese col seguente quesito: “Che cosa mangeremo al pranzo di Natale?”

La risposta è abbastanza semplice: la cucina tradizionale danese offre un’ampia varietà di piatti freddi e caldi che fanno tutti parte di questo celebre rituale: salmone e aringhe preparati in modi diversi e con diversi condimenti, gamberetti, aragosta e granchio, filetto di platessa fritta con la salsa remoulade, salsiccia fritta (medisterpølse) e polpette di carne (frikadeller) con cavolo rosso e barbabietole, maiale arrosto e salsiccia con mele fritte, lombo di maiale con cipolle lasciate friggere leggermente, sanguinaccio ricoperto da un delizioso sciroppo, paté di fegato con pancetta e champignon, hamburger con l’uovo fritto all’occhio di bue, anatra fritta, un’ampia scelta di affettati, insalata di pollo e macedonia di frutta, diverse varietà di formaggi con frutta e per finire il dolce ris à l’amande con sciroppo di cherry.

... Pagina 2/2 ... Il tutto è accompagnato da pane bianco e nero e burro e bisogna avere un fisico robusto e una tempra d’acciaio per sopravvivere a tutte le manovre che precedono il Natale!
Per accompagnare tutte queste portate non c’è solo la birra (o il vino – o persino l’acqua frizzante per chi poi deve guidare) ma anche la grappa natalizia che, come la birra, viene presentata ogni anno prima di Natale.

Preparativi natalizi
Man mano che il Natale si avvicina, in ogni casa danese fervono i preparativi. Strano a dirsi, l’antica tradizione scandinava è sopravvissuta più o meno intatta fino ai giorni nostri. Senza dubbio il Natale è stato commercializzato come in ogni altro paese, ma tutti i danesi – persino giovani e irriducibili patiti del computer – cedono davanti al comune patrimonio culturale, messo in pratica in questo periodo dell’anno.

Le ultime due settimane prima del Natale, comincia il grande periodo della cottura – e naturalmente i bambini svolgono il ruolo principale. Biscotti allo zenzero fatti secondo le ricette tradizionali, ciambelle fritte, biscotti alla vaniglia e pane allo zenzero a forma di cuori decorati con nastrini – da generazioni ogni famiglia dispone d’un proprio metodo di preparazione preferito.

Mentre il forno sta facendo gli straordinari, tutti si danno da fare per creare le decorazioni natalizie per la casa o per l’albero, nella preparazione di dolcetti o delle caramelle di marzapane, o di mandorle, datteri, nocciole e frutta candita e bacche. Per fortuna, l’esigenza di mani e unghie pulite è la priorità massima in questo periodo dell’anno!
Tradizionalmente l’albero di Natale danese è un comune abete, alcuni lo chiamano abete norvegese. Ai vecchi tempi, prima del riscaldamento centralizzato, era proprio bellissimo. Tutte le case erano fredde e umide e pertanto perfettamente adatte a mantenere gli aghi verdi dell’abete.

Oggi la maggior parte delle persone preferisce l’abete normanno. Questo non solo ha degli aghi più morbidi, ma resiste anche molto meglio alle temperature medie delle abitazioni moderne. Attenzione però: un vero appassionato del Natale vecchio stile vi disprezzerà per aver scelto qualsiasi albero che non sia l’abete comune. Anche se semina aghi per tutta la casa e già a Capodanno si presenta male.
Le famiglie abbastanza fortunate da vivere vicino ai boschi cercano di scegliersi e tagliare il proprio albero. Appena sopraggiunge l’autunno, le giornate si accorciano e soffiano forti venti, è tempo di scegliere il più bell’albero della foresta. L’atmosfera ideale per ogni famigliola felice è una scampagnata di fine settimana a metà dicembre col papà che con una mano tira la slitta con sopra i figlioletti e nell’altra impugna la scure, e con la mamma che porta i sandwich e il thermos nello zaino – tutti alla ricerca dell’albero perfetto. E credeteci: lo trovano sempre!

Naturalmente, la maggior parte dei danesi deve comprare l’albero di Natale appena dietro l’angolo. In tutto il paese sono stati scelti dei luoghi speciali proprio per questo importante scopo e in molti posti sono i boy scout danesi che gestiscono il commercio di abeti. Sono così in grado di mettere da parte un po´di denaro per la loro organizzazione facendo delle buone azioni.

Addobbando l’albero di Natale
Il rituale più sacro del Natale danese è l’illuminazione dell’albero. Bisogna usare delle candele vere con del fuoco vero. Niente elettricità, prego. Così era all’origine e così sarà sempre. Naturalmente tante persone imbogliano un po´, scambiando le vere candele con le lucine natalizie molto più semplici da utilizzare e meno pericolose. Non gocciolano, non macchiano e non mandano a fuoco la casa, ma mancano ovviamente un po’ dell’atmosfera originale. Una cosa è certa: se si sceglie di usare le lucine natalizie al posto delle candele si devono utilizzare lampadine trasparenti.
L´albero viene addobbato con una stella argentata o dorata in cima (mai con un angioletto), i festoni e le bandiere nazionali, coni decorativi ripieni di frutta, caramelle o biscotti, piccoli strumenti musicali giocattolo e tutto l’albero viene spesso ricoperto di fili bianchi simili a capelli di fata, sparsi qua e là o con strisce di carta argentata. Quest’ultima in particolare riflette splendidamente la luce guizzante delle candele, mentre i fili bianchi creano una sorta d’illusione fiabesca.

Il design danese famoso in tutto il mondo si è affermato anche in questo campo e aziende quali Georg Jensen, Royal Copenaghen e Jette Frölich producono ogni anno decorazioni natalizie assai eleganti e costose, amate da collezionisti e intenditori di tutto il mondo.
Un tempo era il padre la persona che in famiglia aveva l’incarico di accendere l’albero di Natale. Dopo cena (e dopo aver lavato i piatti!) s’isolava per conto suo nella stanza accantoa dove si trovava l’albero e accendeva le candele. Poi invitava il resto della famiglia a raggiungerlo solennemente per ammirare lo spettacolo.
Al giorno d’oggi i bambini prendono parte a tutti i rituali natalizi. Viene da pensare che il Natale esista ancora così com’è grazie ai bambini, dunque perché non lasciarli partecipare più attivamente possibile? Per lo stesso motivo, ai giorni nostri, il cenone di Natale è servito abbastanza presto, spesso non oltre le 18.00. In questo modo il vero significato del Natale (ovvero i regali dei bambini) può essere dischiuso quando i bambini sono ancora ben svegli.
La notte prima della Vigilia di Natale
Il 23 dicembre, la notte prima della Vigilia di Natale, è pervaso da un´atmosfera davvero unica. Per la maggior parte delle persone questo è il primo giorno delle vacanze e molti ne approfittano per trascorrerlo insieme agli amici e a quei familiari che non riusciranno a vedere nei giorni successivi a causa dei vari impegni natalizi. Spesso si scambiano piccoli doni e ai bambini vengono offerti gli æbleskiver, (frittelle) con zucchero a velo e marmellata. Nel menu c´è il risengrød (riso e latte) con zucchero, cinnamomo e un pezzetto di burro dorato al centro. Per concludere viene solitamente servito del hvidtøl (una tipica birra danese fatta in casa, a bassa fermentazione e di media gradazione) o gløgg.

Il giorno di Natale e la Viglia
La grande festa è la Vigilia di Natale il 24 dicembre. Come accade anche per altri eventi, è sempre la sera prima della gran festa che ci si diverte di più. Tutti sono molto indaffarati la sera della Vigilia. Ogni anno ci si promette che questa è assolutamente l´ultima volta che lasciamo tutto all´ultimo minuto. Ci diciamo che d´ora in avanti la nostra programmazione sarà impeccabile e che finalmente avremo tempo per fare tutte le cose che avevamo in mente in santa pace. Quest´anno, tuttavia, abbiamo ancora bisogno di comprare un paio di regali e l´ultimo paio di cosette che completeranno la serata.
In molte famiglie il pranzo consiste di un pasto frugale e si cerca di convincere i bambini a schiacciare un pisolino pomeridiano, senza però riuscirci quasi mai, perché sono troppo emozionati in vista della gran festa!
Nei tempi passati c´era l´usanza di riservare agli animali un trattamento speciale per la Vigilia di Natale. Era credenza comune che tutti gli animali potessero parlare durante questa notte speciale e nessuno voleva che essi sparlassero degli umani. Ancora oggi alcune famiglie continuano questa tradizione. Fanno una passeggiata in giardino, nel parco, nei campi o nei boschi, portando con sé per quest´occasione particolare dei dolcetti per gli animali.
Molte persone assistono in chiesa a una prima messa pomeridiana, non necessariamente perché sono praticanti assidui, ma perché ascoltare la musica dell´organo e le tradizionali canzoni natalizie danesi rafforza lo spirito del Natale.
Il cenone è servito abbastanza presto. La maggior parte dei danesi mangia per la Vigilia anatra arrosto, ma anche l´oca e il maiale arrosto con i ciccioli croccanti sono assai diffusi. L´anatra o l´oca sono farciti con mele e prugne snocciolate e serviti con patate bianche e dolci, cavolo rosso, barbabietole e marmellata di mirtilli rossi. Come dolce viene solitamente servito il ris à l´amande con sciroppo caldo a base di cherry. Una mandorla sgusciata è nascosta nella scodella del dolce e la persona fortunata che trova la mandorla vince un regalo. Di solito si tratta di un maialino di marzapane, ma in qualche casa capita che tutti trovino la mandorla e quindi ci sono regali per tutti.

Ballando intorno all´albero
Quando il cenone è terminato, si possono finalmente accendere le candele sull´albero di Natale e si canta e si balla al ritmo dei canti natalizi. Non sempre è possibile per motivi di spazio ballare proprio attorno all´albero, ma è concesso anche stare seduti tranquilli su una sedia a godersi l´atmosfera e la gioia del Natale che acquista un tocco ancor più magico se fuori inizia a nevicare.
Ci sono un incredibile numero di canti natalizi e ciascuno tratta dei temi che per ogni famiglia richiama alla mente ricordi particolari, perché sono stati cantati nel corso di più generazioni e fanno parte del rituale natalizio. Esiste poi una scaletta secondo la quale vanno cantate le canzoni della sera di Natale e ogni piccolo particolare ha la sua importanza.
Approssimativamente soltanto la metà delle canzoni cantate la sera di Natale ha un carattere solenne. Il resto sono vivaci canzoni natalizie, eseguite più volte dando il ritmo a danze vorticose.
Quando i bambini non hanno più pazienza per altri canti natalizi, è giunto finalmente il momento di scartare i regali. Normalmente si nomina una persona – spesso un bambino vestito da Babbo Natale – che sceglie e consegna i pacchi uno a uno. Fa parte del galateo aspettare ad aprire il proprio dono, finché la persona alla quale è stato consegnato per prima il pacchetto, non l´abbia scartato e manifestato apprezzamento per il contenuto. In tal modo è assicurata la massima suspense.
Nel cuore della serata, quando ormai tutti i doni sono stati aperti, viene spesso servita della frutta fresca, praline, dolci natalizi, caffè o altro a scelta, ma raramente in quantità eccessive. I danesi sono soliti andare a letto abbastanza presto la notte di Natale, di norma entro la mezzanotte. Il giorno di Natale si può dormire di più e i bambini hanno pace e tranquillità per godersi i loro regali. Soltanto il 26 dicembre si torna agli “impegni” natalizi. Allora è il momento di mangiare un gran pranzo di Natale insieme ai familiari più stretti ed eventualmente con gli amici più intimi. God Jul


Fonte: Ente Danese per il Turismo
Dal luned́ al venerd́, dalle 14 alle 17: tel. 02 874803
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