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Trujillo, nel dipartimento La Libertad in Perù, è la città dell'eterna primavera

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A Trujillo la primavera è eterna. Il sole splende e riempie di luce anche gli angoli più nascosti della capitale del dipartimento de La Libertad, posta sulla costa Nord del Perù, rallegrando lo spirito di un popolo affabile e cordiale, orgoglioso delle cittadelle di fango e adobe, importanti testimonianze delle culture Chimú e Mochica, delle signorili magioni, eredità dell’epoca coloniale e degli albori della Repubblica e della marinera, la danza nazionale del Perù, un vortice di sensualità e galanteria. Fondata da Pizarro in onore della sua città natale in Estremadura, Trujillo sfoggia le Casonas Antiguas, dimore coloniali dai patios (cortili) ombreggiati immersi in un verde lussureggiante rallegrati da fontane di gusto moresco, rilucenti facciate dipinte di indaco, marrone terra e rosso mattone con azulejos, note anche per le ringhiere di ferro battuto, che danno un tocco di distinzione ed eleganza all’architettura della città.

Centro della città è la plaza de Armas, che si apre intorno al monumento ai pròceres, gli eroi dell’indipendenza, alto tra le palme. È una piazza molto grande dove sorgono gli edifici principali, come la cattedrale, la chiesa del Carmen con l’annesso convento e la casa Bracamonte, appartenuta all’omonima nobile famiglia. Come tutte le città di vecchia tradizione e civiltà, anche Trujillo vanta diversi piatti tipici. I più graditi ai turisti sono il seco de cabrito, una specie di stufato di capretto molto gustoso e saporito, la cecina con yuca, carne di maiale disseccata e cucinata insieme alla yucca, radice un po’ mucillaginosa che ben si accompagna alla carne e ne mitiga il sapore. Negozi eleganti, ristoranti rinomati, cinema, teatri, locali pubblici e, soprattutto, l’affabilità della gente, rendono gradevole il soggiorno in questa città, non molto distante da alcune belle spiagge sabbiose, come quelle di Delicias, Salaverry, Huanchaco e Chicama, luoghi dove si svolgono gare internazionali di surf e dove ancora oggi si possono ammirare i caballitos de tótoras.

Ma la bellezza di Trujillo va oltre il suo passato coloniale e si inoltra nell’epoca pre-ispanica. Nella valle del fiume Moche si trova la città di Chan-Chan, capitale del Regno del Gran Chimú, considerata la città di mattoni di fango più grande al mondo (24 chilometri quadrati di estensione) e poco più a sud, si trovano i centri cerimoniali o huacas conosciuti come Huacas del Sol y de la Luna, appartenenti alla civiltà Mochica. Il primo è una piramide con scalinate di 43 metri di altezza, mentre nella Huaca de la Luna si possono apprezzare meravigliosi murali policromi, con i contorni nitidamente definiti e che rappresentano i rituali dei Mochica. Non ultimo, a nord di Trujillo, il famoso Complesso del Brujo, con una piramide di adobe alta 30 metri e con oltre 15 secoli di antichità, dove nel 2005 è stata rinvenuta la Señora de Cao, che sorprende ancora oggi per i suoi tatuaggi di ragni e serpenti stilizzati sulle braccia.

Lungo la “Ruta Moche”, alla scoperta del patrimonio culturale e archeologico.
Si tratta di un vero e proprio percorso che si sviluppa attraverso l’imponente lascito della civiltà Moche, che visse in questa zona tra il 100 e il 900 d.C., alla scoperta dei luoghi più emblematici, siti archeologici che oggi sono oggetto di studi e ricerche da parte di archeologi e storici. Il programma “Ruta Moche”, creato nel 2008 a seguito dell’iniziativa della Fondazione Backus, conduce gli appassionati di storia antica nei soli siti archeologici dove sono in atto progetti per la conservazione, scoperta e valorizzazione dei reperti di questa antica civiltà, come per esempio Túcume, il Museo Brüning e il Museo Tumbas Reales de Sipán, nel dipartimento di Lambayeque e ancora San José de Moro, il complesso del Brujo e le Huacas del Sol y de la Luna, nel dipartimento di La Libertad.
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Trujillo, città ricca di tradizioni.
Ogni anno, tra settembre e ottobre, si svolge a Trujillo il Concorso Nazionale del caballo de paso, organizzato dall’Associazione di Allevatori e Proprietari di Cavalli Peruviani da Passo di Trujillo, all’interno del Festival internazionale della Primavera. I cavalli, condotti con leggeri movimenti delle redini dagli esperti chalanes (cavalieri), danzano la Marine. Le origini del cavallo peruviano risalgono ad oltre 300 anni fa e discendono dai primi cavalli spagnoli e berberi importati dai conquistadores spagnoli e che, nel corso degli anni, vennero incrociati con le razze locali dando origine al caballo de paso peruviano o paso peruviano. La particolarità più importante della razza è la sua andatura a 4 tempi, che consiste in una serie di movimenti sincronizzati delle zampe anteriori e posteriori in modo parallelo che assomiglia all’ambio e grazie al quale il cavaliere può percorrere molti chilometri in assoluta comodità.

Da oltre 50 anni, Trujillo è lo scenario del Concorso Nazionale di Marinera, uno dei balli in coppia più eleganti del Perù. Durante la gara, che si svolge tra gennaio e febbraio, vengono giudicate diverse categorie e stili coreografici. Ballo molto dinamico, dai movimenti eleganti e una coreografia molto complessa di sequenze coordinate e sincronizzate, dove entrambi i ballerini si muovono sbattendo un fazzoletto bianco ed eseguono una serie di passi caratteristici. Lui indossa un poncio e cappello, come il cavaliere del caballo de passo, lei un bellissimo e tipico costume regionale. Non meno importante è il Festival Internazionale della Primavera, a settembre, durante il quale le strade e le case di Trujillo si animano con sfilate di carri allegorici presieduti dalla Regina della Primavera, tradizione che ebbe inizio nel 1950.

Fonte: Repubb. del Perù Commissione per la Promozione del Perù
Ufficio Stampa PromPerù - Openmind Consulting
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