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Vacanza a Barahona e Pedernales: mare e natura ad ovest di Santo Domingo

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Riconosciuto l’immenso potenziale della zona a sud dell’isola, il Ministero del Turismo dominicano ha messo a punto un piano di sviluppo per la provincia di Barahona. Per gli amanti della natura, per coloro che evitano le mete scontate, un viaggio a Barahona potrebbe essere uno dei più affascinanti della loro vita. La bellezza silenziosa racchiusa nella natura di questa zona a sud dell’isola dominicana, è a dir poco sorprendente. Spiagge e montagne che difficilmente possono essere paragonate a un luogo di altrettanto fascino. Situata a quattro ore di viaggio dalla capitale Santo Domingo, si trova la cittadina di Barahona, fondata nel 1802. La zona, nel tempo, si è fatta conoscere per la pesca e per l’agricoltura, grazie alle sue grandi piantagioni di “platanos”, di caffè e di canna da zucchero.

Un tesoro profondo, testimone di paesaggi che consentono un incontro unico con la natura vergine ed esotica del posto, composta da montagne, fiumi e spiagge. Una delle province più belle dell’isola che si è meritata, indiscutibilmente, l’appellativo di Perla del Sud.

Bahoruco, un piccolo villaggio dell’interno della provincia di Barahona, custodisce un incantevole tesoro nascosto: è il Casa Bonita Tropical Lodge, da poco membro della catena Small Luxury Hotel. Situato sulla cima di una collina, è racchiuso dalle montagne e circondato dai più brillanti toni di verde della vegetazione tropicale. Un’autentica “oasi nel deserto”, rifugio per chi cerca il silenzio e la tranquillità, ideale per trascorrere un soggiorno indimenticabile lontano dal clamore della città.. È un vero e proprio spettacolo l’infinity pool circondata da palme, come anche l’ampia terrazza-solarium che sembra sospesa nell’aria e poi, per gli appassionati delle scoperte gastronomiche, bar e ristoranti i cui piatti sono curati personalmente dallo chef Carlos Estévez che ha pensato un menu esclusivo, creando un piacevole mix gastronomico basato su frutti di mare freschi e altri ingredienti locali. L’atmosfera incantata di Casa Bonita è dovuta certamente alla vista mozzafiato, da un lato sul turchese del Mar Caribe, dall’altro sui picchi della Sierra de Bahoruco e sui fiumi che percorrono la vallata, con una “colonna sonora” d’eccezione: il canto degli uccelli e lo scorrere dell’acqua del fiume sono un rimedio assolutamente naturale per favorire il relax.

Proseguendo oltre Barahona, verso la strada che porta a sud, si trovano alcune delle spiagge più belle dell'isola. A San Rafael, è possibile fare il "bagno doppio": prima nel mare e poi nell'acqua dolce del fiume. Dopo aver passato la spiaggia chiara di Paraíso, la laguna di acqua dolce di Los Patos e le caratteristiche case di pietra di Enriquillo, si giunge a Oviedo, punto di partenza per le escursioni nel Parco di Jaragua. Si tratta dell'area protetta più grande dell'isola: 1.400 chilometri quadrati di natura selvaggia, formazioni geologiche con più di 50 milioni di anni, la Laguna di Oviedo con la colonia di fenicotteri più grande dell'isola, la Bahía de las Aguilas, le isole di Beata e Alto Velo, le cui spiagge isolate sono l'habitat naturale di numerose tartarughe marine e dove Playa Larga è un "asilo" per poter deporre le uova. In particolare, l’ambiente roccioso dell’isola di Beata è sede di numerose grotte un tempo abitate dai Taínos. Alto Velo viene descritta come una barca gigante di pietra che emerge dall’acqua. L’ambiente roccioso di questa isola è l’habitat naturale di piccoli rettili come la lucertola nana che misura meno di due centimetri di lunghezza.

... Pagina 2/2 ... Proseguendo lungo la strada che porta alla costa, si trova la spiaggia solitaria di Cabo Rojo, più avanti il villaggio di pescatori di Pedernales. Questo piccolo villaggio di pescatori è una sorta di porta verso differenti avventure. I due più grandi parchi nazionali dominicani (il Parco Nazionale Jaragua a sudest e il Parco Nazionale Sierra de Bahoruco) a nord sono i suoi confini, che fanno di Pedernales l’avamposto ideale per chi vuole visitare queste zone.

La zona tra Barahona e Pedernales, sarà oggetto quest’anno di un progetto di sviluppo turistico che prevede, a Canoa, la realizzazione di un circuito termale (Terma de la Salamandra) grazie alle acque curative che sono state scoperte nella regione. Si tratta di un progetto che avrà un grande impatto sullo sviluppo socioeconomico della zona a sud est del Paese, oltre a creare una nuova nicchia di mercato legata al turismo per la salute e il benessere. Nell’area del centro termale sorgeranno, infatti, strutture ricettive 5 stelle e sarà necessario dare l’avvio alla costruzione anche di un nuovo aeroporto.

Oltre a un massiccio intervento sulle infrastrutture, verranno implementati i percorsi ecoturistici, fino ad arrivare ad oltre un centinaio, per collegare tutti i parchi e le località di interesse della regione: Jaragua, Sierra de Bahoruco, Sierra de Neyba, Laguna Terrusio, Trudillé, Bahia de las Aguilas, el Hoyo de Pelempito, Polo Magnetico, Laguna del Rincon (Cabral), Lago Enriquillo, Isla Cabrito.

L’ecoturismo, infatti, è il prodotto principale che questa zona deve offrire ai turisti, dominicani e stranieri, grazie alle sue straordinarie risorse boschive, alle montagne, alla ricchezza della sua flora, alla varietà della fauna e alle splendide spiagge di cui dispone.
Fonte: Ente del Turismo della Repubblica Dominicana
Ufficio stampa: Press Studio
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