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Cosa fare in caso di volo in ritardo

I ritardi dei voli sono un problema comune a moltissimi viaggiatori. Ma cosa si può fare in questi casi e quali sono i diritti dei passeggeri?

Che sia vacanza come pausa dallo studio o dal lavoro, esperienza e avventura in luoghi naturali o passeggiata romantica e divertimento in una città sconosciuta per scoprire nuove culture e conoscere persone, viaggiare è un’attività umana apprezzata e desiderata da tutti (o quasi). Ma se esigenze e gusti possono essere molto diversi fra loro, c’è altro che può accomunare i viaggiatori: i potenziali disagi dei viaggi aerei, ovvero cancellazioni e ritardi. Se nel primo caso il margine d’azione è limitato, nel secondo non è opportuno lasciarsi travolgere dalla frustrazione. In questo articolo vediamo come comportarsi in caso di ritardo del proprio volo.

Secondo una stima relativa al 2022, considerando ad esmepio le quattro compagnie aeree italiane presenti nel mercato, Ita Airways si distingue per il maggior numero di passeggeri trasportati e per i numerosi disservizi riportati in 114 voli diversi. AeroItalia ha avuto 58 disservizi, con prevalenza dei voli in ritardo (63,79%) e solo un caso di bagaglio ritardato: Se hai avuto problematiche riguardo a ritardi con questa compagnia, puoi ottenere un rimborso attraverso le associazioni no profit che supportano i viaggiatori, puoi trovare qui maggiori informazioni. Proseguendo con la nostra analisi, Air Dolomiti, con 29 voli esaminati, ha mostrato una preferenza per i voli cancellati (68,97%) rispetto a quelli in ritardo (31,03%). Neos, con 22 segnalazioni, ha avuto maggiori problemi di ritardo (18 casi) rispetto ai voli cancellati (2 casi), con incidenti di bagaglio danneggiato e overbooking. Sky Alps non è stata inclusa per mancanza di dati utili per l’analisi.

Conoscere i propri diritti

Come per moltissime situazioni più o meno quotidiane, conoscere i propri diritti, ovvero quelli sanciti dalla legge, è fondamentale per mitigare gli effetti negativi di un evento imprevisto. I viaggi aerei sono ampiamente regolamentati e ci sono diverse forme di tutela nei confronti dei viaggiatori, dalla Convenzione di Montreal del 1999, un trattato multilaterale sottoscritto da 137 paesi (fra cui l’Italia) e pensato per garantire uniformità e prevedibilità delle norme in fatto di trasporti internazionali di persone e merci, al Regolamento europeo 261/2004 che istituisce regole comuni in termini di compensazione e assistenza ai passeggeri in caso di mancato imbarco, ritardo prolungato o cancellazione e che vale proprio per gli stati membri dell’Unione Europea, incluso il nostro Paese.

Compensazioni e rimborsi

Quella che può essere un’esperienza estremamente frustrante, può tradursi anche in opportunità. Tuttavia, si stima che quasi nove passeggeri su dieci non sappiano di avere diritto a forme di compensazione per i ritardi nei voli oppure non sappiano come richiederle. In generale, bisogna sapere che il diritto a compensazioni e rimborsi di vario genere deve essere valutato, ed eventualmente applicato, al momento dell’arrivo alla destinazione finale, perché non tutti i ritardi prevedono la possibilità di rimborsi. Esiste anche il diritto all’assistenza: la compagnia aerea deve provvedere a cibo e bevande, se necessario anche tramite voucher, ed eventualmente anche all’alloggio, soprattutto quando il ritardo è superiore alle sei ore o obbliga a trascorrere una notte aggiuntiva nel luogo di partenza. Qualora non ci fosse disponibilità di posti letto, resta la possibilità di chiedere rimborsi in un momento successivo.

Scoprire la causa del ritardo

Attenzione, però, anche alla causa del ritardo. Una buona norma è cercare di tenersi informati tramite le app e i siti delle compagnie aeree, perché la possibilità di ottenere compensazioni e rimborsi dipende anche dalle ragioni alla base del ritardo. In generale, si può riassumere con una regola: quando dipende da fattori direttamente controllabili dalla compagnia aerea, quest’ultima è responsabile ed è tenuta a offrire forme di compensazione; quando le cause non sono direttamente riconducibili alla compagnia aerea, ovvero quelle che nel Regolamento europeo vengono chiamate “circostanze straordinarie”, non c’è spazio per rimborsi.

Cosa fare in caso di coincidenze?

Forse, in assoluto, si tratta di uno dei problemi più temuti: il ritardo di un volo che provoca la perdita di una coincidenza. In questi casi, la prima cosa da fare è rivolgersi al personale aereo, perché la maggior parte delle compagnie è in grado di offrire risposte concrete, come la prenotazione gratuita di un altro volo. Qualora questa pista non risultasse percorribile, si dovrebbe chiamare il prima possibile il servizio clienti della compagnia o procedere alla prenotazione di un nuovo volo in autonomia: in questi casi, infatti, anche in un secondo momento è possibile ottenere rimborsi.

Nel caso di coincidenze, però, occhio anche al tipo di prenotazione: quando si perde il volo successivo a causa di un ritardo del primo, ottenere forme di compensazioni è molto facile in caso di prenotazione unica, meno qualora esistessero due prenotazioni separate. Quando si acquistano due biglietti separatamente e si effettua uno scalo, la scelta migliore è quella di affidarsi a un’assicurazione in grado di coprire questo potenziale problema.

Comunicare il ritardo per eventuali servizi aggiuntivi

Naturalmente, il problema del ritardo nel volo rischia di produrre effetti negativi a cascata, per esempio su eventuali prenotazioni di auto o di mezzi per i trasferimenti verso le città e gli alberghi. In queste situazioni, è fondamentale cercare di informare tempestivamente anche tutti i gestori di servizi aggiuntivi o per i quali l’orario di atterraggio può essere in qualche modo rilevante.

Conservare documenti e prenotazioni

Per poter ottenere con grande facilità i rimborsi quando questi sono dovuti, è fondamentale conservare biglietti, conferme di prenotazione, carte d’imbarco e tutte le ricevute che si riferiscono a pasti, alloggi e trasferimenti dipendenti dai ritardi nei voli. In base al Regolamento europeo 261 di cui parlavamo a inizio articolo, la durata totale del viaggio può determinare il diritto al rimborso. Nel caso in cui il ritardo superi le tre ore, a prescindere dal costo del biglietto, il risarcimento è pari a 250€ per tratte fino a 1500 chilometri, 400€ per tratte tra 1501 e 3000 chilometri, mentre oltre i 3000 chilometri il risarcimento raggiunge i 600€.

I ritardi dei voli: qualche dato

Secondo i dati raccolti nel 2022, i ritardi sono molto più comuni delle cancellazioni. Tra i disservizi più frequenti per i passeggeri italiani, infatti, oltre la metà dei casi ha riguardato il ritardo, con oltre 50mila segnalazioni riguardanti circa 4mila tratte aeree diverse. La maggior parte degli italiani viaggia con Ryanair, Wizzair e Ita Airways e non è un caso che le principali segnalazioni di disservizi riguardino proprio queste tre compagnie: ma se per la prima e per la terza la maggior parte dei disagi segnalati dai viaggiatori si riferisce a ritardi lavorabili, e quindi in grado di dare diritto a rimborsi, nel caso di Wizzair le cancellazioni rappresentano la maggiore percentuale.
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 Pubblicato da il 09/04/2024 - - ® Riproduzione vietata

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