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La Mostra sulle porcellane dei Duchi di Parma alla Reggia di Colorno

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E' una specie di "home coming" la Mostra sulle porcellane dei Duchi di Parma: dal 15 maggio al 19 settembre 2021 la Reggia di Colorno (la cosiddetta Versailles dei Duchi di Parma) festeggera il ritorno delle sue preziosissime ceramiche, quelle che Filippo di Borbone e la sua consorte Luisa Elisabetta di Francia utilizzavano per i ricevimenti importanti del Ducato di Parma. Lo erano state fino al 1859, quando il Ducato di Parma cessò di esistere, e la collezione divenne possesso dei Savoia.

I pezzi principali si trovano ora presso il Palazzo del Quiriale e sono a disposizione per i ricevimenti di Stato della Presidenza della Repubblica. E' quindi questa un'occasione unica, che permetterà di vedere da vicino pezzi pregiati che nel quotidiano possono essere ammirati unicamete dalle personalità più importanti e che per quattro mesi circa ritorneranno nella loro sede naturale.

Ma non sono solamente i pezzi del Quirinale ad impreziosire la mostra: verranno esposte altre preziose porcellane di varie origini, ad esempio provenineti dalla Galleria degli Uffizi, dal Complesso Monumentale della Pilotta, dal Museo della Villa Medicea di Poggio a Caiano, dai Musei Reali di Torino e da collezioni private. Tra gli oggetti da ammirare le celebri manifatture di Meissen in Germania, le creazioni raffinate francesi di Sèvres, Vincennes, Chantilly, e le ambite porcellane italiane di Doccia e Capodimonte.

Dietro a questo inedito ritorno c'è un grande lavoro di archivio che grazie a Giovanni Godi e Antonella Balestrazzi ha permesso di scovare dove era stato distribuito il patrimonio ducale e organizzare quindi il suo temporaneo ritorno a Colorno.

Cosa aspettarsi dalla mostra


Potremo ammirare opere eleganti e di qualità altissima che portarono a Parma la raffinatezza della corte francese, un riferimento assoluto del Settecento, il secolo d'oro della monarchia e della sua ostentazione di ricchezza.

E i pezzi esposti rivelano la grande passione dei Duchi per le preziose porcellane: sappiamo con certezza che la bella "Babette", alias Luisa Elisabetta di Francia, fosse innamorata dal fascino perlaceo di questo materiale compatto, lucente e leggero, capace di dare vita a oggetti dalle linee raffinate e particolari, che immediatamente conferivano una precisa identità dello status sociale di chi li possedeva.

In virtù delle sue origini francesi, nei suoi frequenti viaggi a Versailles la consorte di Filippo di Borbone ne approfittava per fare acquisti, per dotare, quella che lei stessa definiva la sua “modesta” residenza, di adeguato vasellame alla moda, magari per fare doni al marito (“cher Pippo”) che sembra condividesse con lei la passione per la porcellana.

Fu così che il piccolo Ducato acquisì il meglio della produzione di tutte le più prestigiose manifatture europee, pezzi unici che la Duchessa personalmente cercava e commissionava, come confermano le numerose lettere e documenti esposti nella mostra. Da vedere:raffinati servizi da tavola, da caffè, statuine, tazze da gelato e oggetti curiosi.

L’esposizione sarà allestita nel piano nobile della Reggia, seguendo una suddivisione per temi. Per l'occasione sono ritornati alla Reggia di Colorno anche parte degli arredi originali, recuperati alla diaspora post Unità d'Italia. Accanto alle porcellane saranno in mostra i ritratti, disegni di mobili e arredi progettati da Ennemond Alexandre Petitot, piante del palazzo ducale di Colorno, libri ed incisioni di feste e nozze dei duchi di Parma.

La mostra è stata possibile per la collaborazione della Provincia di Parma, Gallerie degli Uffizi di Firenze e Antea. E' stata promossa dalla Provincia di Parma, dal Comune di Parma, dal Comune di Colorno e dal Complesso Monumentale della Pilotta a Parma, insieme all'Archivio di Stato e alla Soprintendenza Archeologica belle arti e Paesaggi per Parma e Piacenza.

Breve storia della porcellana


In inglese porcellane si traduce con "China clay", argilla cinese. E' proprio in Cina che venne prodotta la prima porcellana, probabilmente durante la dinastia Tang, all'incirca 1400 anni fa. Il materiale è una arcilla speciale, chiamata caolino che assieme al Feldspato viene cotto ad elevata temperatura e con un procedimento articolato.
Per circa mezzo millennio la porcellana rimane un "affare cinese", solo dal XII secolo le porcellane cominciano a comparire in Corea e poi dal XIII secolo grazie ai viaggi di Marco Polo anche l'Europa conobbe la magia di questo prodotto cinese.

i tentativi di produrla, nel vecchio continente, inziziarono nella metà del XVI secolo in Italia anche se si trattava di porcellana dalla pasta tenera, non della qualità di quella cinese. Solo all'inizo del Settecento con l'utilizzo del caolino, in Sassonia, si cominciò a produrre porcellana dalla pasta dura e Meissen divenne la capitale della porcellana europea. Poi il segreto di Meissen riuscì ad uscire dalla Germania e l'Italia, grazie alla famiglia GInori iniziò la produzione nello stabilimento di Doccia, vicino a Firenze.

Parallelalmente, poco prima della metà del Settecento, Carlo Borbone volle costruire una fabbrica di porcellana dura a Capodimonte (Real Fabbrica di Porcellana di Capodimonte), che fu un riferimento europeo, al pari di Meissen, fino all'inizio dell'800.

Informazioni utili, date, orari e prezzi biglietti della mostra


Nome:
Le porcellane dei Duchi di Parma. Capolavori delle grandi manifatture del ‘700 europeo
Date: 15 maggio (pomeriggio) - 19 settembre 2021
Dove: Reggia di Colorno Piazza Garibaldi, 26, Colorno
Orari: da Martedì a Venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14 alle ore 18
Sabato, Domenica e Festivi dalle ore 10 alle ore 19
Visite guidate: da Martedì a Venerdì alle ore 10, 11.30, 15 e 16.30
Sabato visite guidate alle ore 10, 11, 15, 16 e 17
Domenica visite guidate alle ore 10, 11,12, 15, 16, 17 e 18
Prezzi: Biglietto intero € 8,00 (€ 10 compresa visita alla Reggia)
Biglietto ridotto € 7,00
Info: sito ufficiale

Come arrivare
In auto Da Milano e Bologna: Autostrada A1 – uscita Parma – SS 343 direzione Colorno
Da Genova – La Spezia: Autostrada A15 – A1 direzione Bologna – Uscita Parma – SS 343 direzione Colorno
Da Cremona: SS 343 direzione Casalmaggiore – Colorno
Da Mantova: SS 420 direzione Sabbioneta – Casalmaggiore – Colorno
In treno Linea Parma – Brescia (www.trenitalia.it)
In autobus Partenza a cadenza oraria dalla Stazione FFSS Parma (www.tep.pr.it)
In aereo Aeroporto di Parma “Giuseppe Verdi” (parma-airport.it)

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