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Andalusia: clima, temperature e quando andare

Regione meridionale della penisola Iberica è il cuore della tradizione con richiami alla corrida, al flamenco e a tutto quello che fa parte dell’immaginario popolare. Ricchissima di monumenti moreschi: i mori occuparono la regione per secoli, i primi invasori vi approdarono nel 710 d.C. e vi rimasero fino al 1492 quando Granada fu riconquistata dai cristiani.
Oggi molti scelgono di trascorrere una vacanza qui, che grazie al clima andaluso, permette di scegliere vari periodi dell'anno, a seconda delle mete scelte.

Cordoba, Siviglia e Granada sono le principali mete turistiche, ma meritano una visita anche alcune località interne minori cime Ubeda, Baeza e Osuna, la moresca Carmona e i villaggi collinari di molte montagne fra cui la Sierra Nevada, la più alta catena montuosa spagnola, dove in inverno si può anche sciare, con le sue pittoresche propaggini più basse.

Ad ambo i margini di Malaga si estende la Costa del Sol, molto sfruttata turisticamente, che paga una cementificazione selvaggia a scapito delle spiagge che sono nascoste dagli edifici. Due sono le scelte meno sfruttate e con le spiagge più belle della Spagna: si tratta delle località fra Cadice e Tarifa sull’Atlantico e di quelle intorno ad Almeria, nell’angolo sud orientale del Mediterraneo.

Clima e temperature nelle città dell'Andalusia


In sintesi, la regione gode di un clima tipicamente mediterraneo, caratterizzato in particolare da una pronunciata siccità estiva, ma all'interno di questa classificazione di base esistono differenze anche rilevanti che possono rappresentare delle “sorprese” rispetto all’immaginario collettivo, che, data la posizione geografica, presume un costante clima caldo ed asciutto.
L'Andalusia è in effetti caratterizzata dalle estati più calde e secche non solo per la Spagna ma per buona parte del continente europeo, ma ad ovest, i sistemi depressionari provenienti dall'Atlantico determinano un andamento umido e piovoso per quasi tutto l’inverno, con alcune zone che ricevono grandi quantità di precipitazioni, specie quando questi sistemi subiscono un processo di ringiovanimento ed intensificazione una volta che si insediano nel Mediterraneo tramite il mare di Alboran.

Infatti gli eventi di maltempo più vistosi si hanno quando le perturbazioni atlantiche, che nel periodo invernale scorrono a latitudini più basse, raggiungono il Mediterraneo occidentale o il mare di Alboran dando vita a nuovi sistemi o rafforzando quelli già presenti, con piogge violente e forti venti.
Raramente in inverno gli episodi di tempo avverso possono dipendere da irruzioni di aria polare o artica (marittima o continentale) che irrompono sul Mediterraneo; in questo caso oltre alle piogge arriva un drastico calo delle temperature, anche se al massimo per qualche giorno e quasi mai con valori inferiori allo zero.
Contrariamente a quanto si possa ipotizzare in forma superficiale, nel complesso, la regione è contraddistinta da precipitazioni medie annue superiori alla media nazionale dell’intera Spagna. Ad esempio, uno dei comparti più piovosi della nazione è Grazalema nella Sierra de Grazalema in Andalusia occidentale, con una media di ben 2.153 mm all'anno di pioggia.
Sebbene questo valore sia estremo, gran parte delle province di Cadice e Huelva nonché la Sierra de Cazorla ricevono più di 1000 mm di pioggia all'anno, vale a dire, ad esempio, il doppio di quello della capitale Madrid. I distretti continentali, nei quali l’agricoltura è discretamente prosperosa, di Jaén, Córdoba e Siviglia mostrano una piovosità media annua compresa tra 500 e 700 mm, ovvero i quantitativi che mediamente cadono in Pianura Padana.

I sistemi depressionari atlantici, evolvendo verso est, perdono molta della loro intensità, impattando i calanchi di Almeria. In particolare Cabo de Gata, che mostra appena 150 mm di pioggia all'anno, rappresenta il settore più secco della zona iberica (e probabilmente di tutta Europa). Gran parte dell'Andalusia riceve in ogni caso oltre 300 giorni di sole all'anno, per cui le giornate asciutte e luminose sono molto numerose, essendo il solo inverno, e fine autunno-inizio primavera, i periodi più piovosi, con gran parte delle precipitazioni concentrate in 5 mesi circa.

Tra le capitali provinciali, Almeria e Siviglia hanno le temperature medie annue più elevate dell’intera Spagna con rispettivamente 18,6°C e 18,7°C, mentre Huelva con 18,3°C, e Cadice con 18,2°C seguono a ruota. Granada, situata ai piedi della Sierra de Cazorla, è la più fresca con una media annua di 15,1°C. Alcuni settori dell'Almeria competono con l’area meridionale di Alicante per la palma di luogo più caldo della penisola iberica: esse infatti sono le uniche che hanno una temperatura media annua di oltre 20ºC come anche Los Gallardos (20,1ºC).
Il mese più freddo dell’anno è generalmente gennaio (temperatura media di 12,5°C a Málaga, 6,4°C a Granada) mentre il più caldo è indicativamente agosto (ben 28,5°C a Écija).
La temperatura massima assoluta registrata in Spagna è di 47.4°C a Siviglia-Tablada il 6 agosto 1946, ma si rintracciano molti valori simili a Écija, zona nota anche come "sartén o padella dell'Andalusia", nella provincia di Siviglia, con 47,0°C nel 1959 e ancora nel 1967.
Tuttavia alcuni studi climatologici, in base alle caratteristiche territoriali e geografiche dell’Andalusia, ritengono che siano state raggiunte temperature di circa 50°C in alcune localizzate aree nel bacino del Guadalquivir. Molti testi, tra cui la versione spagnola del Guinness dei primati, indicano il record assoluto in Spagna come i 51°C registrati a Siviglia il 30 luglio 1876.
Tale valore, tuttavia, non è ritenuto del tutto attendibile poiché è stato probabilmente rilevato con strumentazione non esattamente a norma. Perplessità sovvengono anche sui 48,8°C registrati a Cazalla (Siviglia) il 30 agosto 1926. In epoca più recente, anche a causa della tendenza al riscaldamento globale con estati mediterranee sempre più calde, non sono mancate straordinarie ondate di caldo, come nel luglio 2017 (fino a 48°C su quasi tutta l’Andalusia), e nell’agosto 2018 (tra 47 e 48°C nella zona di Cordoba).

Di seguito le caratteristiche climatologiche di una città dell’Andalusia:

Almeria (costa mediterranea


Durante l’anno prevalgono sostanzialmente temperature elevate, con estate molto calda, ma con un lungo periodo di alti valori termici che va da maggio a fine settembre. Il picco si raggiunge tra metà giugno e metà settembre quando le temperature minime non scendono mai sotto i 20°C e le massime rimangono sempre sopra i 25°C. I massimi assoluti di caldo si hanno tra fine luglio ed inizio agosto con media delle minime notturne sui 23°C e media delle massime prossime a 30°C
Il periodo più freddo, anche se alquanto relativo, dura da metà novembre alla prima metà di marzo, con una temperatura massima media inferiore a 19°C.
La fase più fredda in assoluto dell'anno si verifica in prevalenza nella seconda decade di gennaio, con una temperatura minima media di 8°C ed una media delle massime di 16 °C.
I record: temperatura minima assoluta: 0,4°C
Temperatura massima assoluta: 41,2°C

Per quanto riguarda la copertura nuvolosa si ha un andamento annuale piuttosto costante.
Il periodo più soleggiato in assoluto va dalla terza decade di giugno a fine agosto, quando le percentuali di giornate serene o con cielo poco nuvoloso rimangono sopra il 75%.
I massimi assoluti di cielo limpido si hanno nella seconda decade di luglio (statistica degli ultimi 20 anni), quando si ha una probabilità di ben il 93% di avere giornate soleggiate, il che indica la quasi certezza, nel pieno dell’estate, di beneficiare di tanto sole.
Il periodo con cielo più nuvoloso va da metà ottobre a fine aprile, ma sarebbe più appropriato parlare di cielo “meno sereno”, poiché i massimi assoluti di copertura si hanno tra metà ottobre e novembre ma con ugualmente il 55% di possibilità di cielo sereno; quindi un valore più che accettabile.
Le ore di luce indicano un minimo in dicembre con circa 178 ore medie mensili, mentre i massimi si hanno in luglio con una media mensile di 342 ore.
Per quanto concerne le precipitazioni esse sono in genere piuttosto scarse, tuttavia si ha una certa costanza da ottobre ad aprile, anche se la percentuale di giorni piovosi non oltrepassa mai il 15% con picco del 13% a metà novembre in associazione ad eventi anche temporaleschi.
Il periodo con frequenza più bassa si osserva in prevalenza da metà giugno a fine agosto, con minima probabilità di un giorno piovoso di appena l’1% a fine luglio.
La pioggia, in relazione all’accumulo, occorre in massima parte tra ottobre e febbraio e con estate molto secca, tipica del clima mediterraneo sub-tropicale.
Nell’anno cadono mediamente solo 200 mm di pioggia in appena 26 giorni piovosi, con picco massimo medio cumulato (ma non in frequenza) in dicembre con 30 mm di pioggia in 4 giorni piovosi.
Molto asciutta la stagione estiva, quando nell’intero trimestre giugno-agosto cadono climatologicamente appena 7 mm di pioggia in un solo giorno piovoso.
I giorni con pioggia mostrano un minimo statistico in luglio (0), ed un massimo in novembre e dicembre (4).
Piuttosto ridotta l’attività temporalesca, con la stagione convettiva limitata al periodo autunnale e di inizio inverno quando i fenomeni possono essere non frequenti ma intensi associati ad intense piogge e forti raffiche di vento, specie quando profonde depressioni si scavano sul mare di Alboran. In ogni caso gli eventi temporaleschi non sono una caratteristica specifica della zona.
Sostanzialmente mancanti le nevicate, ma occasionalmente possono anche qui presentarsi: accadde di recente il 7 gennaio 2018, quando in seno ad una intensa irruzione di aria artica, si ebbe una spolverata su buona parte dell’Andalusia fino alle coste.
Il livello di comfort, sommando temperatura ed umidità relativa, è un buon indicatore dello stato di benessere.
Per Almeria si ha mediamente un periodo di caldo-umido tra aprile e metà novembre, quindi molto esteso, salendo poi a caldo afoso tra maggio ed ottobre, per finire ad afa opprimente tra giugno e settembre, quando le condizioni possono essere assai disagevoli.
Tale aspetto è dovuto alla vicinanza della località al mare, il quale fornisce masse d’aria ricche di vapore acqueo, dando origine a temperature estive un po' meno estreme rispetto alle zone interne, ma con condizioni più afose.
Il periodo più ventoso va dalla terza decade di novembre alla fine di aprile, con velocità medie sopra i 15 km/h e picco assoluto a fine febbraio di 17 km/h.
La fase più calma va invece da maggio a fine ottobre con una velocità media sotto i 12 km/h.
Il vento è più frequente con direzione est da fine maggio ad inizio ottobre, con una massima percentuale del 41% nella prima decade settembre. Il vento proviene invece più spesso da ovest da inizio ottobre a fine maggio, con una massima percentuale del 44% ad inizio gennaio.
In merito alle temperature marine del prospiciente mare di Alboran, il periodo dell'anno con acqua più fredda va da dicembre a tutto aprile, con una temperatura media inferiore ai 17 °C.
Il periodo dell'anno con acqua più calda va da giugno a fine settembre con una temperatura media di oltre 22 °C. Il periodo dell'anno con l'acqua più calda case tra metà luglio e metà agosto, con una temperatura media di 24 °C.
Considerando una valutazione climatica su base turistica che contempli i giorni sereni, senza pioggia, e con temperature percepite comprese tra 18°C e 27°C, il miglior periodo dell'anno per visitare Almeria per attività turistica e vita all'aperto va fine aprile a metà luglio e da fine settembre a fine ottobre, con la migliore valutazione nella terza settimana di giugno.
La valutazione spiaggia contempla invece giorni sereni, senza pioggia e con temperature percepite comprese tra 24 °C e 32 °C. In base a questa sintesi il miglior periodo dell'anno per visitare Almería per attività di spiaggia o piscina va da inizio giugno ad inizio settembre, con la migliore valutazione nella terza settimana di luglio.

Quando partire

In senso più ampio, tralasciando i parametri strettamente climatici, i periodi migliori per visitare l’Andalusia sono la primavera, l’inizio dell’estate ma anche l’autunno. Il Mediterraneo meridionale è caldo in pratica tutto l’anno e in alcune parti dell’Andalusia il clima è sì Mediterraneo ma con forti connotati subtropicali e stagione estiva secca.
In piena estate, l’altro fattore da tenere in considerazione è l’affollamento turistico che in luglio e agosto rende esaurite le principali mete marittime e montane.

Cosa mettere in valigia

In Andalusia si può andare in giro in maglietta, salvo rari casi o giornate particolarmente uggiose (non molte in realtà), anche d’inverno!
Abbinamento t-shirt e pantaloncini per tutti, sulle splendide spiagge, saranno il vostro passepartout.
Comodissimi i marsupi cintura, per avere l’essenziale a portata di mano (cellulare, documenti, ecc.), zaino in spalla per le cose più voluminose.
Proteggersi dai raggi del sole qui non è solo un suggerimento dei dermatologi, ma una necessità dovuta alla luce abbagliante; è quindi indispensabile munirsi di un copricapo.
I più sportivi sono quelli con doppia visiera e per le signore, il cappello di paglia che dona un tocco più romantico, nelle dimensioni e negli intrecci che valorizzano l’outfit da giorno.
La vita notturna durante le fistas d’estate invita a fare le ore piccole nei numerosi locali dove si suona e si balla il flamenco o nei ristoranti-discoteca, perciò ricordate di mettere in valigia qualche capo per la sera

Città e luoghi più visitati


Costa del Sol

Centinaia di voli atterrano ogni settimana a Malaga principale città costiera dalla quale è facilmente raggiungibile la località di villeggiatura più stravagante; Torremolinos. Le sue spiagge sono grigie e sabbiose piuttosto che dorate, ma il mare è pulito.
Riparata dalle colline della Sierra Blanca, Marbella, situata a 45 km a ovest di Malaga ha conservato negli anni la sua fama di località balneare più elegante della Costa del Sol.
Nonostante il rapido sviluppo cominciato negli anni sessanta, la città è riuscita a conservare il proprio centro storico imperniato sulla bella Plaza de los Naranjos e ancora parzialmente cinto da mura.
A sud del centro si trovano tre spiagge stupende che si estendono da est a ovest, Playa de la Badajilla, Playa de Venus e Playa de la Fontanilla, che si fanno meno affollate procedendo verso ovest.
La costa è un susseguirsi di strutture di alta categoria fino a Estepona dalla bella spiaggia sabbiosa e dal lungomare pieno di fiori e palme; molto graziosa anche la parte vecchia con gli stretti vicoli e le incantevoli piazzette.
L’Andalusia è disseminata di piccoli insediamenti imbiancati a calce i Pueblos Blancos, o villaggi bianchi, abbarbicati sulle pendici delle alture nelle vicinanze di castelli o chiese.
I più belli sono concentrati in un’area triangolare fra Malaga, Algeciras e Siviglia con, al centro, la spettacolare città di Ronda.
Il percorso panoramico più spettacolare per arrivare a Ronda è quello da Algeciras, in pullman o treno. Edificata su un isolato crinale roccioso della sierra, Ronda è tagliata in due da El Tajo, una vertiginosa gola fluviale, che precipita di 130 m su tre lati.
La fenditura è scavalcata da uno stupendo ponte ad arco del Settecento. Ronda è divisa in tre parti: a sud del ponte si trovano la vecchia città moresca, La Ciudad, e, ancora più a sud, il suo sobborgo, San Francisco, mentre a Nord della gola si estende il quartiere Mercadillo, prevalentemente moderno.
Ad ovest di Ronda, si trova la preistorica Cueva de la Pileta, una serie favolosa di caverne con notevoli pitture rupestri preistoriche: la visita dura un’ora. Portatevi un maglione perché le caverne sono gelide.

Costa de Luz
Il litorale di Costa de Luz, lambito dall’Atlantico è un mondo a parte, rispetto alle alte coste dell’Andalusia, ed è classificato come zona militare. Le località sono in via di sviluppo, come la ventosa Tarifa, ovvero uno dei posti migliori d’Europa per il windsurf, e Conil.
Cadice
L’affascinante Cadice è una delle città portuali più antiche ed eleganti d’Europa. Il suo periodo di massimo splendore risale al ‘700 epoca nella quale furono costruiti gli edifici più belli; anche se non andate pazzi per il barocco, è difficile resistere al fascino dell’immensa Catedral Nueva.
A breve distanza dalla città si trovano i graziosi centri dello sherry di El Puerto de Santa Maria e, più a nord lungo la costa, di Sanlucar de Barrameda, che è anche un facile punto d’accesso al meraviglioso Parque Nacional Coto de Donana.
Girovagando per le vie della città, in Plaza de Mina 5, troverete il Museo de Bellas Artes, che raccoglie una serie eccezionale di dipinti di Francisco Furbaran.
Per godere un panorama stupendo salite sulla Torre de Poniente, uno dei campanili gemelli della cattedrale. Cadice ha due spiagge principali, la splendida Playa de la Victoria, e Playa de la Caleta, spesso sovraffollata, sulla punta occidentale della Penisola.
Siviglia
Famosa per la sua vitalità, Siviglia è la città più grande della Spagna del sud, la città di Carmen, Don Giovanni e Figaro e archetipo del fascino andaluso. Questa fama di vivacità si esprime in due grandi feste, la Semana Santa (la settimana prima di Pasqua) e la Feria de Abril (che inizia due settimane dopo Pasqua e dura una settimana). Il centro storico di Siviglia si estende lungo la sponda orientale del Guadalquivir e racchiude tre grandi monumenti: la Torre della Giralda, la Catedral e l’Alcazar. A est si estende il Barrio Santa Cruz, fulcro dell’animazione turistica.
I quartieri commerciali sono Plaza Nueva, Plaza Duque de la Victoria e l’elegante c/Sierpes.
Da La Campana, piazzetta all’estremità nord di c/Sierpes, parte c/Alfonso XII che ospita il Museo de Bellas Artes, secondo per importanza in Spagna solo al Prado di Madrid.
Situata a monte di Siviglia, Cordoba è un piccolo capoluogo di provincia, un tempo la città più grande della Spagna romana e che per tre secoli costituì il nucleo dell’impero islamico occidentale, il grande califfato medioevale dei Mori.
È a quel periodo che risale il monumento più importante della città: la meravigliosa Mezquita, la moschea più bella e grande mai costruita dai mori in Spagna.

Costa Tropical
Se avete la possibilità di vedere una sola città spagnola, la scelta dovrebbe cadere su Granada, perché è lì che sorge la fiabesca Alhambra. L’Alhambra era il palazzo fortezza dei sultani Namoresca, sovrani dell’ultimo regno arabo in Spagna.
Dopo aver visitato questo luogo ricco di suggestioni, si fatica ad accontentarsi di altre proposte ma Granada ha molto altro da offrire. Albaicin, la vecchia città araba su un cucuzzolo, la sontuosa Capilla Real dei re cattolici che posero fine alla dominazione moresca, il Museo Archeologico, i bagni moreschi e uno spettacolare monastero, La Cartuja.

Costa de Almeria
La provincia di Almeria è uno strano angolo della Spagna. L’interno è un paesaggio lunare di deserti, picchi di arenaria e letti di fiumi in secca, mentre la costa è in gran parte incontaminata ed è stata possibile la creazione di un’oasi protetta di flora e fauna: il Parque Natural de Cabo de Gata.
Nella provincia più calda della Spagna, si possono frequentare le belle spiagge già da prima di Pasqua e fino alla fine di Novembre; in piena estate il caldo raggiunge i 38°C e vi è sole tutto l’anno. Almeria è una piacevole città moderna, adagiata ai piedi di una sommità in cui è posta la fortezza di Alcazaba.
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 Pubblicato da il 30/03/2020 - - ® Riproduzione vietata

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