Jump: il bike sharing di Uber arriva a Roma
Il bike sharing di Uber approda a Roma con Jump, servizio al debutto proprio nella Capitale: 2.800 biciclette in totale (a regima, ora sono state attivate 700 unità) grazie a cui sarà coperto tutto il centro della Città Eterna. La sindaca Virginia Raggi ha fatto da madrina all'esordio dell'iniziativa, ma c'è già chi storce il naso, soprattutto per le tariffe giudicate non troppo convenienti: 20 centesimi al minuto, non molto lontano dai costi del car sharing. Questo vuol dire che chi vorrà concedersi un giro in bici di un'ora con Jump dovrà pagare ben 12 euro.
Uber ha scelto proprio Roma per il lancio del servizio in Italia, puntando con tutta probabilità sulla domanda da parte dei turisti. I mezzi sono bici elettriche a pedalata assistita, ideali per affrontare le salite e le discese dei sette colli e per affrontare la grande estensione della città, magari a caccia delle principali attrazioni turistiche di Roma.
Insomma, a parte le buche, d'ora in poi muoversi in sella a una due ruote all'ombra del Colosseo dovrebbe essere più semplice che in passato. Il pacco batteria estraibile è progettato in modo da consentire agli addetti di ripristinare, in caso di necessità, la carica delle bici. Le biciclette, in modalità assistita, possono raggiungere una velocità massima di 25 km/h e, cosa importante, includono nel noleggio una copertura assicurativa.
La gestione free floating è una delle prerogative del bike sharing di Uber a Roma, reso possibile dalla connessione 4G e dalla localizzazione GPS. Vuol dire, in pratica, che non è richiesto di lasciare la bici nelle stazioni prefissate, ma è possibile lasciarle pressoché ovunque, ovviamente a condizione di restare dentro l'area operativa. Un'area che è più ampia di quel che si potrebbe pensare, coprendo anche le zone Fleming, Monteverde Nuovo ed Eur.
Le bici di Jump hanno un telaio in alluminio e pesano oltre 30 chili; sono munite di un porta smartphone, utile per chi muovendosi ha bisogno di un navigatore. L'app che permette di avviare il noleggio e per trovare i mezzi liberi è la stessa che si impiega per le auto di Uber, e anche le modalità di pagamento sono uguali. Chi ha già un account, quindi, non deve preoccuparsi di crearne un altro.
Funzionerà questo bike-sharing high cost di Uber? Staremo a vedere, certo è che le precedenti esperienze romane sono state decisamente fallimentari.
La novità della consegna libera potrebbe aiutare, ma i comportamenti incivili sono sempre dietro l'angolo, in attesa di manifestarsi quando meno te l'aspetti...
Uber ha scelto proprio Roma per il lancio del servizio in Italia, puntando con tutta probabilità sulla domanda da parte dei turisti. I mezzi sono bici elettriche a pedalata assistita, ideali per affrontare le salite e le discese dei sette colli e per affrontare la grande estensione della città, magari a caccia delle principali attrazioni turistiche di Roma.
Insomma, a parte le buche, d'ora in poi muoversi in sella a una due ruote all'ombra del Colosseo dovrebbe essere più semplice che in passato. Il pacco batteria estraibile è progettato in modo da consentire agli addetti di ripristinare, in caso di necessità, la carica delle bici. Le biciclette, in modalità assistita, possono raggiungere una velocità massima di 25 km/h e, cosa importante, includono nel noleggio una copertura assicurativa.
La gestione free floating è una delle prerogative del bike sharing di Uber a Roma, reso possibile dalla connessione 4G e dalla localizzazione GPS. Vuol dire, in pratica, che non è richiesto di lasciare la bici nelle stazioni prefissate, ma è possibile lasciarle pressoché ovunque, ovviamente a condizione di restare dentro l'area operativa. Un'area che è più ampia di quel che si potrebbe pensare, coprendo anche le zone Fleming, Monteverde Nuovo ed Eur.
Le bici di Jump hanno un telaio in alluminio e pesano oltre 30 chili; sono munite di un porta smartphone, utile per chi muovendosi ha bisogno di un navigatore. L'app che permette di avviare il noleggio e per trovare i mezzi liberi è la stessa che si impiega per le auto di Uber, e anche le modalità di pagamento sono uguali. Chi ha già un account, quindi, non deve preoccuparsi di crearne un altro.
Funzionerà questo bike-sharing high cost di Uber? Staremo a vedere, certo è che le precedenti esperienze romane sono state decisamente fallimentari.
La novità della consegna libera potrebbe aiutare, ma i comportamenti incivili sono sempre dietro l'angolo, in attesa di manifestarsi quando meno te l'aspetti...
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