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Jungfraujoch, la salita in treno sul tetto d'Europa in Svizzera

Se oltre 800.000 persone ogni anno scelgono di spendere cifre importanti per raggiungere lo Jungfraujoch ci dev'essere una ragione. Sicuramente non è solo per l'ebbrezza di toccare quota 3454 metri s.l.m. con il rischio eventuale di soffrire di mal di montagna.

È decisamente più probabile che la ragione risieda nella spettacolarità del luogo: siamo in Svizzera, in un passo di alta montagna, nel cuore delle Alpi bernesi – fra il Canton Berna e il Canton Vallese – che regala vedute incredibili sulle più alte vette e sui ghiacciai più importanti d'Europa. Non a caso migliaia di turisti giapponesi e indiani – tra i tanti, sono senza dubbio i più presenti – si sobbarcano un lungo viaggio per guadagnarsi il Top of Europe, come il sapiente marketing turistico svizzero ha rinominato questo posto.

Facciamo però un passo indietro per capire come e quando sia nata l'idea di portare un treno fin quassù.

Jungfraubahn, storia della ferrovia più alta d'Europa


Era la fine dell'Ottocento quando il magnate Adolf Guyer-Zeller decise di costruire una ferrovia che, passando dentro a un tunnel nelle viscere delle montagne (nella fattispecie Mönch ed Eiger), arrivasse allo Jungfrau, la Jungfraubahn.

Se la cima del monte era irraggiungibile (4158 metri s.l.m.), ci si poteva comunque arrivare molto vicini: cominciò così nel 1896 la costruzione della linea ferroviaria in diverse tappe, reinvestendo di volta in volta i soldi che guadagnava vendendo i biglietti delle corse in treno. Guyer-Zeller non riuscì a vedere la conclusione dei lavori dell'opera, che venne terminata nel 1912. Ancora oggi, a distanza di oltre un secolo, quella dello Jungfraujoch è la stazione ferroviaria più alta d'Europa.

La salita allo Jungfrajoch, il Top of Europe


Si può partire da Wengen o da Grindelwald (o anche da Interlaken, volendo) per raggiungere il Top of Europe. Ovviamente avere la fortuna di trovare una giornata di sole cambia radicalmente l'esperienza e le immagini da conservare nella memoria; il treno parte comunque con qualsiasi condizione meteo, per cui chi ha prenotato il biglietto non deve temere di perdere la gita.

Il trenino dello Jungfrau (Jungfraubahn)

Il capolinea è a Kleine Scheldegg (2061 metri s.l.m.), dove si sale finalmente sulle carrozze dello Jungfrau Bahn, il trenino a cremagliera che comincia la salita vera e propria verso lo Jungfraujoch.

Dopo una prima parte del tragitto che conduce alla stazione di Eigergletscher, il treno entra nel tunnel (7 km di lunghezza e quasi 1400 metri di dislivello) che si inoltra nel ventre dell'Eigeer. Una breve sosta di cinque minuti – rispettivamente alle stazioni di Eigerwand e poi Eismeer (3160 metri s.l.m.) – consente di affacciarsi alle finestre panoramiche scavate nella parete nord dell'Eiger per guardare il paesaggio di ghiaccio che si apre davanti agli occhi.

Si giunge finalmente allo Jungfraujoch, dopo 40 minuti al buio della galleria. Lo spettacolo delle altissime vette – Jungfrau 4158 m, Mönch 4107 m, Eiger 3967 m – e dei ghiacciai è semplicemente incredibile.
Si può infatti ammirare in tutta la sua grandezza il ghiacciaio dell'Aletsch, che è il più esteso delle Alpi (23 km di lunghezza, 120 km² di superficie) ed è dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Godetevi il panorama dalla terrazza della Sfinge – presso la stazione meteorologica Sphinx (3571 metri s.l.m.) – che spazia dai Vosgi francesi alle Alpi italiane.

Sphinx Observatory e Palazzo di Ghiaccio


La struttura, con la sua cupola e la posizione abbarbicata su uno sperone roccioso, si staglia fra alcune delle vette più alte d'Europa
Il fulcro delle delle attrazioni, una volta arrivati, si trova però nel cuore della montagna: negozi, ristoranti, un bar scolpito nel ghiaccio e l'immancabile Palazzo di Ghiaccio, che ospita sculture e dettagli, tutti rigorosamente...di ghiaccio.

Per chi preferisce godersi l'aria aperta – importante portare con sé occhiali da sole, protezione solare e vestirsi a strati perché qui la temperatura è chiaramente piuttosto fredda – c'è la possibilità di divertirsi con le slitte, la zip-line, lo snowboard e gli sci. In alternativa, chi cerca più solitudine può decidere di percorrere il sentiero nella neve (della durata di circa un'ora) che conduce al rifugio Mönchsjochhütte, a 3650 metri s.l.m., dove ci si può ristorare e, volendo, anche trascorrere la notte.

Informazioni, prezzi e consigli per raggiungere lo Jungfraujoch


Abbiamo raccontato in un articolo la nostra esperienza del tour nella regione dello Jungfrau.
Possiamo però fornire ancora qualche consiglio pratico: innanzitutto i prezzi a/r per il solo treno si aggirano, in franchi svizzeri, sull'equivalente di 180-200 euro, anche se esistono diverse fasce tariffarie e promozioni. Per la tabella esatta dei prezzi e degli orari del treno rimandiamo al sito ufficiale dello Jungfraujoch (sito in inglese, tedesco, francese e giapponese), dove conviene anche prenotare il biglietto. Ricordiamo che prezzi agevolati sono disponibili per i possessori dello Swiss Travel Pass.

La tariffa mattutina, ad esempio, è più conveniente e consente inoltre di evitare, almeno in parte, l'affollamento dei grandi gruppi organizzati. In questo caso l'unica fatica è quella di svegliarsi all'alba e prendere il primo treno del mattino. Una volta giunti al Top of Europe è meglio salire immediatamente alla terrazza della Sfinge per godersi un po' di solitudine, finché dura.

C'è la possibilità di effettuare il viaggio a tappe, scegliendo il luogo da cui partire per la salita allo Jungfraujoch: Interlaken, Wengen e Grindelwald sono le località di partenza “classiche”, ma chi pernotta alla Kleine Schiedegg può evitare una levataccia per salire al mattino. Da qui i più sportivi possono anche andare a piedi (circa 50 minuti di camminata) fino alla stazione di Eigergletscher (2320 metri s.l.m.) e prendere direttamente lì il mitico treno a cremagliera.

Se ti piacciono i treni panoramici svizzeri, leggi anche il nostro articolo sul Trenino Rosso del Bernina e quello sul Glacier Express.
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