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Sapori, colori e odori: l'identikit enogastronomico della Lombardia

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Voglia di mangiare qualcosa di buono? E allora tutti pronti a raggiungere la Lombardia dove il buon cibo, esaltato dai sapori della ricca produzione vinicola, si trasforma in esperienza sensoriale.

A ognuna di questa esperienze corrisponde un ricordo nella mente (e nel cuore), ma per dar loro una dimensione anche “fisica” è stato ideato #ilPassaporto #inLombardia, un passaporto speciale, unico e numerato, dove, ad ogni pagina corrisponde una meta e, per ogni meta riceverete un timbro tematico.

Per delineare una sorta di mappa deil Sapore inLombardia non possiamo che partire dai formaggi, principi della tavola. Ben sessanta tipologie, fra robiole, taleggi, mascarpone e l’immancabile gorgonzola, il cui regno indiscusso si trova nella cittadina a pochi chilometri da Milano. Gli insaccati non sono da meno. Dalla Bresaola della Valtellina al salame di Brianza, fino ad arrivare alle specialità a base di oca della Lomellina: le porte del Paradiso si aprono, pronte ad accogliere gli amanti della buona cucina e gli estimatori del buon gusto.

Il riso resta uno degli elementi base della cucina lombarda, spesso abbinato ad altri prodotti tipici della regione, dalla zucca mantovana agli asparagi bianchi di Cilavegna. Assaggiare un piatto a base di riso, con il fresco accompagnamento di zucca o asparagi, ci permette di assaporare l’identità della zona, espressa da colori, profumi, e sensazioni.

Il tocco finale è offerto dalle bollicine, quelle fini e persistenti delle produzioni dell’area della Franciacorta o dai sentori intensi dei rossi valtellinesi o del Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese.

La Lombardia è un calderone di ricette e tradizioni enogastronomiche di qualità, ed è l’abilità sviluppata nel miscelare gli ingredienti e le materie prime a fare la differenza. Per assaporare i vari modi con i quali viene proposto il pesce, basta raggiungere la zona dei laghi. Sul Lago di Como, la polenta si sposa perfettamente con i missoltini salati, nome locale attributo ad una tipologia di pesce del tutto simile alla sardina che in realtà appartiene alla famiglia degli agoni.

Il procedimento per poterli conservare si protrae nell’arco di sei mesi, durante i quali si passa dall’eviscerazione, all’essiccazione fino alla conservazione vera e propria, in olio e foglie di alloro.

I missoltini appena scottati sulla griglia vanno conditi con prezzemolo e aglio e poi gustati insieme alla polenta e ad un buon vino. La scelta fra un bianco fresco od un rosso più corposo dipende soltanto dal vostro gusto personale perché entrambi sono consigliati.

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Ora immaginate la scena... un bel ristorante, le acque calme del lago, la tavola imbandita, i colori del tramonto ed una brezza discreta. Siamo sul Lago di Iseo, seduti di fronte ad un piatto a base di sardine esiccate, ottime da gustare accompagnate con la polenta. La tipicità delle sardine del Lago di Iseo è protetta dal Presidio SlowFood. Anche in questo caso il procedimento per poterle preparare è lungo e complesso e parte dall’essiccatura all’aria aperta per circa 30-40 giorni per poi finire con il loro passaggio nell’olio e infine sul piatto in compagnia di prezzemolo, aglio e ovviamente polenta.

Di lago in lago, sul Garda le strutture ricettive hanno abbracciato il richiamo offerto dalla zona, ricca di uliveti e limoni, e dalla possibilità di assaggiare le migliori ricette elaborate con anguille e trota affumicata. Oltre al pesce di lago, i palati più esigenti possono trovare giusti suggerimenti negli alpeggi dominati dalle formaggelle di Tremosine e dal formaggio Bagoss e nelle locande dove viene ancora proposta la carne allo spiedo.

Lombardia è anche sinonimo di montagna, e in questo senso la Valtellina offre tanto, con una moltitudine di sapori ispirati anche dalle rigidissime temperature di questi luoghi, con gli immancabili pizzoccheri di grano saraceno conditi con i formaggi delle malghe e, preparazione questa celebre in tutto il mondo, la bresaola.

L’autunno offre una serie di appuntamenti a cui è impossibile poter mancare. Dal 3 al 10 settembre in Valtellina si celebra la Sagra dei Crotti, giunta alla 58° edizione che offre la possibilità a tutti i partecipanti di assaggiare le tipicità del luogo all’interno dei Crotti di Chiavenna, cantine naturali ricavate dai massi staccatisi dalla montagna in seguito a una frana in epoca remota.

Nei weekend dal 2 settembre fino al 19 novembre, sempre in Valtellina, viene celebrato il Pizzocchero d'oro, manifestazione che celebra le tipiche tagliatelle preparate con farina di grano saraceno disponibili in tutte le botteghe, i ristoranti e le locande del luogo. Il primo weekend di ottobre a Chiavenna si festeggia il Dì de la Brisaola, un itinerario originale alla scoperta della bresaola nata proprio a Chiavenna.

Gli enoappassionati potranno trovare la giusta soddisfazione durante Franciacorta in Cantina, manifestazione in programma il 16 e 17 settembre con degustazioni, musica e tanto altro. Per gli amanti del vino, dal 1° settembre al 31 ottobre, in tutta la Lombardia si svolge Cantine Aperte in vendemmia, evento che apre le porte delle aziende vitivinicole impegnate a organizzare eventi speciali come spettacoli, concerti, mostre d’arte e molte altre iniziative.

Dal 29 settembre all’8 ottobre, il Lago di Garda ospita la Sagra del tartufo, vero e proprio viaggio alla scoperta del tartufo, per gustarlo sia da solo sia insieme ai prodotti del territorio. Dal 22 al 25 settembre l’Autunno Pavese mette a disposizione tutti i prodotti di eccellenza del territorio, riso, vino, ortaggi, funghi, tartufi, birra mentre dal 15 al 17 settembre il Festival della Zucca di Mantova propone quel pizzico di dolcezza che non guasta anche nelle preparazioni salate come i famosi tortelli di zucca casalaschi.

Per concludere, la Festa del Torrone che a Cremona si svolge dal 18 al 26 novembre con un ricco calendario di oltre 250 eventi pronti ad animare la città.

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 Pubblicato da il 30/08/2017 - - ® Riproduzione vietata

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