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Crociera fluviale lungo il canale di Caledonia in Scozia

A guardarlo sulla cartina sembra quasi una linea sottile che da Inverness a Fort William divide la Scozia interna dalle famose Highlands e dal mosaico di isole e coste frastagliate che hanno reso celebre quest’angolo di terra ai più.
È il Caledonian Canal, progettato e costruito da William Jessop e Thomas Telford tra il 1803 e il 1822. Caratteristica di questo corso d'acqua sono le 29 chiuse o conche, 8 delle quali si trovano nella cittadina di Banavie e formano la cosiddetta Scalinata di Nettuno (Neptune's Staircase).

Si tratta di un’opera d’ingegneria che collega i bacini naturali di Loch Dochfour, Loch Ness, Loch Oich e Loch Lochy e che solo per un terzo del percorso è artificiale (per saperne di più: sito ufficiale).
Un confine d’acqua che si allunga per un centinaio di chilometri tra laghi, ponti girevoli, complesse dighe idrauliche e vallate sterminate; spesso si percorre per un tratto, di ritorno o di passaggio da qualcosa d’altro, ma il consiglio è quello di viverlo tutto d’un fiato.

Si parte da Inverness, una graziosa cittadina adagiata sulle rive del fiume Ness, con un bel castello e piacevoli passeggiate lungofiume, alla volta di Fort Augustus.
La più trafficata A82 costeggia la sponda occidentale del Loch Ness ed è ideale se si vuole visitare l’Urquhart Castle o fermarsi a Drumnadrochit, dove peluche di Nessy e ogni tipo di gadget fanno l’occhiolino dai numerosi negozi di souvenir. È un altro viaggio, un'altra storia.

Meglio prendere la B862 e, all’altezza di Dores, la più solitaria B852 che segue la riva sud-orientale di Loch Ness. Il silenzio e il moto lento dell’acqua fanno compagnia e al di là del lago si scorgono le affascinanti rovine dell’Urquhart Castle, punteggiate di turisti che scrutano il pelo dell’acqua nella speranza di veder spuntare il leggendario Nessy.

Lungo la strada si incontrano le Falls of Foyers – per vedere le cascate si deve lasciare l’auto al parcheggio e proseguire a piedi per una piccola deviazione – e poco oltre Foyers, ci si allontana dal lago e si riprende la B862 che punta dritto fino a Fort Augustus, una cittadina molto animata, conosciuta soprattutto per le cinque chiuse consecutive che permettono di superare un dislivello di 13 metri.

Per godersi lo spettacolo delle barche da diporto e dei battelli che sembrano abbassarsi e alzarsi all’unisono occorre fermarsi per circa un’ora. Il Caledonian Canal Heritage Centre è un minuscolo museo che si può visitare proprio nei pressi della chiusa inferiore.

Da Fort Augustus si prende la A82 verso Invergarry; lungo la strada si incrocia il suggestivo ponte girevole Aberchalder bridge, può essere chiuso per far passare una chiatta… consideratela una fortuna e godetevi la sosta con calma.
La A82 continua veloce e costeggia il Loch Lochy, tutto intorno rilassanti distese di verde, brevi accenni in salita, più o meno dolce, e pecore che pascolano placide attraversando la strada con un ritmo tutto slow.

Verso Invergloy il nastro d’asfalto si stacca dal lago e procede tra panorami di montagna; si segue la strada fino al Commando Memorial, un monumento in bronzo dedicato a un reparto speciale britannico di stanza qui durante la Seconda Guerra Mondiale. Si staglia su una piccola altura e ancora oggi, a distanza di decenni, sembra sorvegliare tutta la vallata.

Da qui si abbandona la A82 seguendo la biforcazione per Gairlochy e percorrendo la suggestiva B8004 che in parte costeggia un altro tratto artificiale del Caledonian Canal.

All’altezza di Banavie, quasi a Fort William, come vi abbiamo già detto, si incontrano le Neptune´s Staircase, un impressionante salto di otto chiuse che permette alle barche di superare un dislivello di ben 20 metri. Tempo stimato per il passaggio delle barche tra tutte le otto dighe, quasi un’ora e mezzo.

Siamo alla fine del nostro viaggio, in arrivo a Fort William, quasi ai piedi del Ben Nevis che, nonostante i suoi soli 1343 metri s.l.m., è la montagna più alta della Gran Bretagna. Da queste parti, chi lo vuole, può cominciare un nuovo viaggio, rigorosamente a piedi, lungo alcuni dei sentieri più spettacolari della Scozia.
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 Pubblicato da il 18/01/2021 - - ® Riproduzione vietata

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