La Valle della Restonica: tour tra le sue gole, in Corsica
In un'isola delle meraviglie come la Corsica, in una terra in cui montagna e mare giocano insieme creando scenari eccezionali, in una regione dall'aria salubre e frizzante, un posto speciale non potrebbe che essere proprio quello in cui tutte le anime della regione convergono.
Esiste un luogo, infatti, dove la natura sfoggia la sua bellezza più autentica, dove l'acqua si inerpica sulla vallata rocciosa creando cascate rigogliose e gole profonde, e dove la montagna, talmente alta dal toccare il cielo, si presenta ammantata da un cappello di neve sulla sommità.
Questo luogo speciale, in Corsica, si chiama la Valle della Restonica, un territorio vivo e vitale che risplende di luce; troppo bello per essere descritto in poche e semplici parole e troppo perfetto da essere raccontato nei dettagli.
La Valle, nel cuore della Corsica settentrionale, a mille metri di altitudine, prende il suo nome dall'esuberante fiume che l'attraversa, che traccia su di lei un percorso dalle tinte smeraldo, lasciandole in regalo le sue orme aggraziate.
Appollaiata su un promontorio roccioso scalfito dal tempo, rivolta verso la cittadina di Corte che, a soli quindici chilometri, viene rischiarata dalla stessa aria montana e gelida, la Restonica è un luogo magico, in cui domina un silenzio soave, squarciato solo dal fitto scorrere dell'acqua che giunge lenta sino a valle.
L'incedere dei suoi passi è scandito dal terreno, che sulla cima è ripido e scosceso, tanto da creare vortici d'acqua possenti e cascate minacciose, per poi affievolirsi, addormentandosi sulla pianura, creando piscine d'acqua abbellite da colori leggiadri come il turchese.
L'acqua del fiume che via via sbatte sulla roccia, produce un suono musicale che ha l'aria vagamente familiare: ritmico ed avvenente come nelle più belle ballate folk irlandesi, ma al tempo stesso deciso e prorompente come la più forte tra melodie rock.
Questi sono i suoni di una natura matrigna, promotrice del più bello spettacolo che possa creare lei stessa, senza intermediari, senza che sia dato spazio all'uomo, senza che a lui sia permesso, col suo tocco indelebile, di intaccare la perfezione di questo paesaggio meraviglioso.
Esiste un luogo, infatti, dove la natura sfoggia la sua bellezza più autentica, dove l'acqua si inerpica sulla vallata rocciosa creando cascate rigogliose e gole profonde, e dove la montagna, talmente alta dal toccare il cielo, si presenta ammantata da un cappello di neve sulla sommità.
Questo luogo speciale, in Corsica, si chiama la Valle della Restonica, un territorio vivo e vitale che risplende di luce; troppo bello per essere descritto in poche e semplici parole e troppo perfetto da essere raccontato nei dettagli.
La Valle, nel cuore della Corsica settentrionale, a mille metri di altitudine, prende il suo nome dall'esuberante fiume che l'attraversa, che traccia su di lei un percorso dalle tinte smeraldo, lasciandole in regalo le sue orme aggraziate.
Appollaiata su un promontorio roccioso scalfito dal tempo, rivolta verso la cittadina di Corte che, a soli quindici chilometri, viene rischiarata dalla stessa aria montana e gelida, la Restonica è un luogo magico, in cui domina un silenzio soave, squarciato solo dal fitto scorrere dell'acqua che giunge lenta sino a valle.
L'incedere dei suoi passi è scandito dal terreno, che sulla cima è ripido e scosceso, tanto da creare vortici d'acqua possenti e cascate minacciose, per poi affievolirsi, addormentandosi sulla pianura, creando piscine d'acqua abbellite da colori leggiadri come il turchese.
L'acqua del fiume che via via sbatte sulla roccia, produce un suono musicale che ha l'aria vagamente familiare: ritmico ed avvenente come nelle più belle ballate folk irlandesi, ma al tempo stesso deciso e prorompente come la più forte tra melodie rock.
Questi sono i suoni di una natura matrigna, promotrice del più bello spettacolo che possa creare lei stessa, senza intermediari, senza che sia dato spazio all'uomo, senza che a lui sia permesso, col suo tocco indelebile, di intaccare la perfezione di questo paesaggio meraviglioso.
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La strada che giunge sino alla punta più alta della montagna, lì dove la neve non sembra mai volersi arrendere al sopraggiungere dei mesi più caldi, sfoggiando sempre il suo più bel bianco, è da capogiro.
Vi ritroverete sospesi tra cielo e terra, quasi soffocati dalle montagne che via via si fanno sempre più vicine ed agguerrite, ma sospesi su uno strapiombo che si rivolge verso quel fiume dall'azzurro intenso, che scorre libero sotto i vostri piedi .
Fermate la macchina senza timore: rimarrete incantati nell'osservare quella gola profonda da cui sgorga un' acqua limpidissima, dal colore più intenso e vivo, e quei laghetti naturali che vi infonderanno un senso di calma e pace.
La via è percorribile in macchina solo per pochi chilometri, sino agli alpeggi delle Bergerie de la Grotelle, dove incontrerete un paesaggio tipicamente alpino, dominato da una natura rigogliosa, dove è ancora il fiume a donare vita ed allegria, con i suoi colori accesi ed il suono del suo incedere. Sopra di voi, a dominare l'intera valle, il Monte Rotondo, che, fiero nei suoi 2622 metri, sembra osservarvi in lontananza.
Ancora numerosi pastori vivono nel territorio; orgogliosi e tenaci oppositori di una Corsica forse eccessivamente turistica, vivono nelle loro capanne di pietra e legno, dedicandosi all'amore per questa terra eccezionale. Qui scoprirete come l'uomo è ancora capace di essere parte vera della natura, come è capace di armonizzarsi a lei, senza pretendere di schiacciarla con la sua forza ed il suo potere. Qui l'uomo è ancora quasi un nulla rispetto a Lei, solo un bambino divertito che segue attento le regole imposte da questa madre attenta.
Qui. l'uomo non cerca si sovrapporsi a lei, ma soltanto di assomigliarle.
La strada che giunge sino alla punta più alta della montagna, lì dove la neve non sembra mai volersi arrendere al sopraggiungere dei mesi più caldi, sfoggiando sempre il suo più bel bianco, è da capogiro.
Vi ritroverete sospesi tra cielo e terra, quasi soffocati dalle montagne che via via si fanno sempre più vicine ed agguerrite, ma sospesi su uno strapiombo che si rivolge verso quel fiume dall'azzurro intenso, che scorre libero sotto i vostri piedi .
Fermate la macchina senza timore: rimarrete incantati nell'osservare quella gola profonda da cui sgorga un' acqua limpidissima, dal colore più intenso e vivo, e quei laghetti naturali che vi infonderanno un senso di calma e pace.
La via è percorribile in macchina solo per pochi chilometri, sino agli alpeggi delle Bergerie de la Grotelle, dove incontrerete un paesaggio tipicamente alpino, dominato da una natura rigogliosa, dove è ancora il fiume a donare vita ed allegria, con i suoi colori accesi ed il suono del suo incedere. Sopra di voi, a dominare l'intera valle, il Monte Rotondo, che, fiero nei suoi 2622 metri, sembra osservarvi in lontananza.
Ancora numerosi pastori vivono nel territorio; orgogliosi e tenaci oppositori di una Corsica forse eccessivamente turistica, vivono nelle loro capanne di pietra e legno, dedicandosi all'amore per questa terra eccezionale. Qui scoprirete come l'uomo è ancora capace di essere parte vera della natura, come è capace di armonizzarsi a lei, senza pretendere di schiacciarla con la sua forza ed il suo potere. Qui l'uomo è ancora quasi un nulla rispetto a Lei, solo un bambino divertito che segue attento le regole imposte da questa madre attenta.
Qui. l'uomo non cerca si sovrapporsi a lei, ma soltanto di assomigliarle.