Napoli Sotterranea, come visitare l'altra faccia della cittā
Napoli Sotterranea, ad un costo di 10 euro č possibile esplorare con tour ogni ora, dalle 10 alle 18, il sottosuolo della cittā partenopea, con le gallerie borboniche, il Teatro Greco Romano e i rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale.
E’ stato definito il primo caso di turismo sotterraneo. Vi si può accedere da Piazza San Gaetano per immergersi in un percorso alla scoperta dell’altra faccia di una delle più belle città del mondo passeggiando a quaranta metri di profondità sotto le vie del suo centro storico.
Dove siamo? Nel cuore di Napoli dove cave di tufo greche, tunnel di epoca borbonica, gallerie di costruzione romana e rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale accompagnano in un tour della durata di 2 ore (con possibilità di guide multilingue) per conoscere la storia di una Napoli da vedere da un punto di vista tutto particolare, quello del sottosuolo.
Un percorso ufficiale autorizzato che permette di accedere alla rete sotterranea del centro partenopeo, non ancora completamente scoperta, in un alternarsi di cunicoli, pozzi, cisterne ma anche resti del periodo greco romano e catacombe. Grazie ai passaggi che collegano diversi punti della città, distanti fra loro anche svariati chilometri, si può così visitare l’altro volto di Napoli in un incredibile viaggio nella storia attraverso le tracce che le varie epoche antiche hanno lasciato sul tufo giallo con cui è stata costruita.
I primi manufatti di scavi archeologici sotterranei risalgono a 5 mila anni fa, quasi alla fine dell’era preistorica; nel III secolo a.C. i greci iniziarono a scavare nel sottosuolo per ricavare dei blocchi di tufo con cui costruire templi e mura della loro Neapolis oltre a realizzare nuovi ambienti trasformati in ipogei funerari.
In epoca decisamente più recente, a metà degli anni’ 80, lo speleologo Enzo Albertini, presidente dell’Associazione Napoli Sotterranea, riportò alla luce una cava greca che si trovava a 40 metri di profondità nel sottosuolo (per l’esattezza sotto il cimitero di Santa Maria del Pianto) da dove veniva prelevato il tufo lasciando sulle pareti graffiti e monogrammi come quelli rinvenuti nella cinta muraria a piazza Bellini e in via Foria.
Nacque così un comitato per la valorizzazione del sottosuolo partenopeo che iniziò ad organizzare una serie di passeggiate per accompagnare nella visita dell’aspetto archeologico, antropologico e storico della città; escursioni proposte ogni settimana che hanno suscitato il grande interesse di migliaia di persone tanto da far parlare di una nuova forma di turismo, quella sotterranea.
Un fenomeno che ben presto ha varcato i confini nazionali attirando anche l’attenzione di personaggi famosi fra cui l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton che in visita a Napoli ha voluto percorrere il sottosuolo del capoluogo campano per scoprirne gli oltre 2400 anni di storia dalla fondazione greca sino ai giorni nostri.
Fra gli obbiettivi dell’Associazione Napoli Sotterranea c’è anche stato (e c’è tuttora) quello di redigere una mappa sotterranea di carattere esplorativo e topografico del centro urbano per conoscerne gli aspetti conservativi ma anche per valutare la sicurezza di una città che, stando alle fonti antiche, poggerebbe per ben un terzo sul vuoto.
Gli scavi archeologici, che continuano grazie agli enti istituzionali e all’Associazione Napoli Sotterranea divenuta un vero e proprio punto di riferimento professionale, hanno portato alla luce percorsi di bellezza inaudita con chiari riferimenti al periodo greco, spagnolo e borbonico. Soprattutto quest’ultimo contribuisce a rendere la passeggiata underground nel cuore di Napoli davvero unica nel suo genere.
Ma non solo. Tornando alla storia di Napoli, a inizi 1600, sappiamo che la città si era talmente tanto estesa da far si che il vecchio acquedotto e le cisterne pluviali non fossero più sufficienti a dissetare i suoi abitanti. Pare allora che attorno al 1630 un nobile napoletano, tale Carmignano, fece costruire un nuovo acquedotto, di cui restano importanti tracce nel sottosuolo partenopeo. Poco meno di 300 anni più tardi si smise di scavare nelle profondità del suolo per approvvigionarsi di acqua abbandonando anche la rete di cunicoli e cisterne (con un’estensione di circa 2 milioni di metri quadrati) che attraversavano in lungo e in largo la città. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, anche per via dei bombardamenti, il sottosuolo tornò a rivestire la sua importanza poiché le gallerie vennero utilizzate come rifugi antiaerei.
La Napoli Sotterranea ospita anche un altro prezioso tesoro archeologico: immergendosi in questo percorso nel sottosuolo è infatti possibile visitare una parte del Teatro Greco Romano, di cui parlò anche il poeta romano Stazio in una lettera alla moglie, che spunta quasi all’improvviso da un “basso” partenopeo, una piccola abitazione di uno o due vani posta al piano terra e con l'accesso diretto sulla strada.
A testimonianza di questa presenza si può percorrere via Anticaglia dove vi sono due possenti arcate che nel periodo romano altro non erano che rinforzi dell’esterno del teatro. Se poi si scende nel sottosuolo si potranno osservare da vicino altri resti di questa costruzione considerata fra le più importanti e ampie del tempo. Pare che persino Nerone si esibì all’interno di quel teatro presentando opere da lui composte: gli antichi scrittori raccontano che lo stesso imperatore invitò spettatori compiacenti per farsi applaudire e che neppure un terremoto riuscì ad interrompere le sue declamazioni.
Proprio nel cuore storico di Napoli, in vico Cinquesanti nei pressi del foro, oggi piazza San Gaetano, dove c’era la bottega di un falegname è così possibile visitare un frammento di questo teatro che in uno spazio di 150 metri (alto 12 metri) racchiude ciò che resta della summa cavea del teatro, cioè l’anello superiore della gradinata che accoglieva il pubblico.
E per concludere il tour, nulla di meglio che una visita negli ambienti dedicati al Museo della Guerra dove sono esposti oggetti e documenti relativi alla Seconda Guerra Mondiale con una raccolta di testimonianze che vanno dal Giugno 1940 al Settembre 1943.
Informazioni utitli
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18
La prima escursione con guida italiana parte alle ore 10:00, le successive con frequenza oraria fino all'ultimo tour previsto alle ore 18:00.
Le visite in lingua inglese iniziano sempre alle ore 10:00 ma con frequenza bi-oraria. Ultima partenza ore 18:00
Se siete in meno di 10 persone, non è necessario prenotare
Biglietto d'ingresso: adulti 10 euro, studenti e insegnanti 8 euro. bambini dai 5 ai 10 anni 6 euro. Potete contattare gli organizzatori ai numeri sottostanti, per chiedere un preventivo personalizzato in caso foste un gruppo superiore alle 10 unità.
Napoli Sotterranea
Piazza San Gaetano, 68 (via Tribunali)
sito web: http://www.napolisotterranea.org,
email: info@napolisotterranea.org
Telefono +39 081296944
Cellulare + 39 340 4606045 - 3286763984 - 3333180477 - 3343662841 - 3335849479
Dove siamo? Nel cuore di Napoli dove cave di tufo greche, tunnel di epoca borbonica, gallerie di costruzione romana e rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale accompagnano in un tour della durata di 2 ore (con possibilità di guide multilingue) per conoscere la storia di una Napoli da vedere da un punto di vista tutto particolare, quello del sottosuolo.
Un percorso ufficiale autorizzato che permette di accedere alla rete sotterranea del centro partenopeo, non ancora completamente scoperta, in un alternarsi di cunicoli, pozzi, cisterne ma anche resti del periodo greco romano e catacombe. Grazie ai passaggi che collegano diversi punti della città, distanti fra loro anche svariati chilometri, si può così visitare l’altro volto di Napoli in un incredibile viaggio nella storia attraverso le tracce che le varie epoche antiche hanno lasciato sul tufo giallo con cui è stata costruita.
I primi manufatti di scavi archeologici sotterranei risalgono a 5 mila anni fa, quasi alla fine dell’era preistorica; nel III secolo a.C. i greci iniziarono a scavare nel sottosuolo per ricavare dei blocchi di tufo con cui costruire templi e mura della loro Neapolis oltre a realizzare nuovi ambienti trasformati in ipogei funerari.
In epoca decisamente più recente, a metà degli anni’ 80, lo speleologo Enzo Albertini, presidente dell’Associazione Napoli Sotterranea, riportò alla luce una cava greca che si trovava a 40 metri di profondità nel sottosuolo (per l’esattezza sotto il cimitero di Santa Maria del Pianto) da dove veniva prelevato il tufo lasciando sulle pareti graffiti e monogrammi come quelli rinvenuti nella cinta muraria a piazza Bellini e in via Foria.
Nacque così un comitato per la valorizzazione del sottosuolo partenopeo che iniziò ad organizzare una serie di passeggiate per accompagnare nella visita dell’aspetto archeologico, antropologico e storico della città; escursioni proposte ogni settimana che hanno suscitato il grande interesse di migliaia di persone tanto da far parlare di una nuova forma di turismo, quella sotterranea.
Un fenomeno che ben presto ha varcato i confini nazionali attirando anche l’attenzione di personaggi famosi fra cui l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton che in visita a Napoli ha voluto percorrere il sottosuolo del capoluogo campano per scoprirne gli oltre 2400 anni di storia dalla fondazione greca sino ai giorni nostri.
Fra gli obbiettivi dell’Associazione Napoli Sotterranea c’è anche stato (e c’è tuttora) quello di redigere una mappa sotterranea di carattere esplorativo e topografico del centro urbano per conoscerne gli aspetti conservativi ma anche per valutare la sicurezza di una città che, stando alle fonti antiche, poggerebbe per ben un terzo sul vuoto.
Gli scavi archeologici, che continuano grazie agli enti istituzionali e all’Associazione Napoli Sotterranea divenuta un vero e proprio punto di riferimento professionale, hanno portato alla luce percorsi di bellezza inaudita con chiari riferimenti al periodo greco, spagnolo e borbonico. Soprattutto quest’ultimo contribuisce a rendere la passeggiata underground nel cuore di Napoli davvero unica nel suo genere.
Ma non solo. Tornando alla storia di Napoli, a inizi 1600, sappiamo che la città si era talmente tanto estesa da far si che il vecchio acquedotto e le cisterne pluviali non fossero più sufficienti a dissetare i suoi abitanti. Pare allora che attorno al 1630 un nobile napoletano, tale Carmignano, fece costruire un nuovo acquedotto, di cui restano importanti tracce nel sottosuolo partenopeo. Poco meno di 300 anni più tardi si smise di scavare nelle profondità del suolo per approvvigionarsi di acqua abbandonando anche la rete di cunicoli e cisterne (con un’estensione di circa 2 milioni di metri quadrati) che attraversavano in lungo e in largo la città. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, anche per via dei bombardamenti, il sottosuolo tornò a rivestire la sua importanza poiché le gallerie vennero utilizzate come rifugi antiaerei.
La Napoli Sotterranea ospita anche un altro prezioso tesoro archeologico: immergendosi in questo percorso nel sottosuolo è infatti possibile visitare una parte del Teatro Greco Romano, di cui parlò anche il poeta romano Stazio in una lettera alla moglie, che spunta quasi all’improvviso da un “basso” partenopeo, una piccola abitazione di uno o due vani posta al piano terra e con l'accesso diretto sulla strada.
A testimonianza di questa presenza si può percorrere via Anticaglia dove vi sono due possenti arcate che nel periodo romano altro non erano che rinforzi dell’esterno del teatro. Se poi si scende nel sottosuolo si potranno osservare da vicino altri resti di questa costruzione considerata fra le più importanti e ampie del tempo. Pare che persino Nerone si esibì all’interno di quel teatro presentando opere da lui composte: gli antichi scrittori raccontano che lo stesso imperatore invitò spettatori compiacenti per farsi applaudire e che neppure un terremoto riuscì ad interrompere le sue declamazioni.
Proprio nel cuore storico di Napoli, in vico Cinquesanti nei pressi del foro, oggi piazza San Gaetano, dove c’era la bottega di un falegname è così possibile visitare un frammento di questo teatro che in uno spazio di 150 metri (alto 12 metri) racchiude ciò che resta della summa cavea del teatro, cioè l’anello superiore della gradinata che accoglieva il pubblico.
E per concludere il tour, nulla di meglio che una visita negli ambienti dedicati al Museo della Guerra dove sono esposti oggetti e documenti relativi alla Seconda Guerra Mondiale con una raccolta di testimonianze che vanno dal Giugno 1940 al Settembre 1943.
Informazioni utitli
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18
La prima escursione con guida italiana parte alle ore 10:00, le successive con frequenza oraria fino all'ultimo tour previsto alle ore 18:00.
Le visite in lingua inglese iniziano sempre alle ore 10:00 ma con frequenza bi-oraria. Ultima partenza ore 18:00
Se siete in meno di 10 persone, non è necessario prenotare
Biglietto d'ingresso: adulti 10 euro, studenti e insegnanti 8 euro. bambini dai 5 ai 10 anni 6 euro. Potete contattare gli organizzatori ai numeri sottostanti, per chiedere un preventivo personalizzato in caso foste un gruppo superiore alle 10 unità.
Napoli Sotterranea
Piazza San Gaetano, 68 (via Tribunali)
sito web: http://www.napolisotterranea.org,
email: info@napolisotterranea.org
Telefono +39 081296944
Cellulare + 39 340 4606045 - 3286763984 - 3333180477 - 3343662841 - 3335849479