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Visitare la Grand Central Terminal la storica stazione dei treni di New York City

Grand Central Terminal la stazione dei treni di New York City.

Non tutte le stazioni sono semplici luoghi di passaggio: la Grand Central Terminal newyorkese è un bacino di raccolta di storie e di vite, dove confluiscono infiniti viaggi, ma non serve dover partire per apprezzare la bellezza di questo luogo esaltante. Che dobbiate prendere un treno o aspettare qualcuno in arrivo, che abbiate solo voglia di shopping o siate in cerca di una passeggiata elegante, la stazione ferroviaria di New York City saprà ammaliarvi con le sue dimensioni colossali, le sue luci e la sua vivacità. Un’attrazione di per sé, che si rivela una città nella città se non, addirittura, un piccolo mondo a parte situato all’incrocio tra Park Avenue e la 42nd Street, in corrispondenza di Pershing Square.

UN PO’ DI STORIA
Se si potesse tornare indietro di un secolo ci si troverebbe a passeggiare lungo una Park Avenue desolata, invasa dal fumo e dalla cenere, occupata dalle fabbriche laddove oggi sorgono negozi ed uffici. In direzione est vedremmo qualche abitazione sghemba, magazzini e botteghe di macellai, ma soprattutto baracche abitate da poveracci, bande criminali e addirittura qualche gregge di capre. Oggi sembra impossibile, ma è ciò che si incontrava al posto dell’attuale Grand Central Terminal. Ad ogni modo, benché sia uno dei monumenti più famosi di New York, non si tratta della prima stazione cittadina: già prima di lei altri complessi avevano portato il nome di “Grand Central Terminal”, e avevano occupato quell’indirizzo lungo la 42nd Street. Ma questa racchiude in sé così tanti sogni e così tanti sforzi, e rappresentò una così grande innovazione, che merita il titolo di stazione centrale per eccellenza.

L’attuale terminal prese forma nel 1913 grazie a Cornelius Vanderbilt, magnate delle ferrovie statunitensi, e suscitò subito molto clamore per il gigantesco capannone dei treni. In vetro e acciaio, era un vero e proprio capolavoro di architettura largo 30 metri e lungo quasi 200, capace di competere con la Torre Eiffel o il Crystal Palace in quanto a eleganza, grandezza e ingegno. Appena l’elettrificazione delle ferrovie consentì di realizzare i binari sotterranei, i vecchi binari della stazione preesistente furono venduti: il ricavato servì a rimodernare il tutto, realizzando un nuovo terminal in stile Beaux-Arts. Le forme classicheggianti e le decorazioni in ferro e ghisa affascinavano la popolazione e i turisti: New York guadagnava un’opera d’arte, e non un semplice luogo di smistamento treni.

Arrivare a tanto non era stato semplice. Nei primissimi anni del Novecento i treni a vapore avevano creato parecchi problemi, si erano verificati incidenti catastrofici e la gente cominciava a preoccuparsi seriamente per la sicurezza. La promessa della Grand Central Terminal cadeva a pennello: ci vollero dieci anni di duro lavoro, lo scavo a 30 metri di profondità richiese grandi energie, ma il progetto fu condotto con grande efficienza. I treni continuarono a circolare senza interruzioni nella vecchia Grand Central, che fu rasa al suolo solo nel 1910, e fino al 1912 venne usata una stazione provvisoria nel Grand Central Palace, nella 43rd Street di Lexington Avenue.

OGGI
Nel 1913, quando il primo treno partì dalla nuova stazione, il Grand Central Terminal aveva già acquistato un significato mitico: era la porta verso il continente americano, e pareva che da qui si conquistasse il mondo. Oggi è usata perlopiù da pendolari diretti a nord di New York City, nel Connecticut o nella contea di Westchester, ma sono numerosissimi i turisti che passeggiano lungo le gallerie e i binari senza dover prendere alcun treno.

Una visita a piedi può cominciare sotto l’orologio del Main Concourse, lo spazio centrale della stazione. Nel mezzo dell’atrio, nella pagoda circolare di marmo e ottone, si nasconde la scala a chiocciola che conduce al Punto Informazioni al piano inferiore. Il salone, in stile Beaux-Arts, è lungo 83 metri, largo 36 metri e alto 38, con finestre ad arco alte 18 metri, il pavimento di marmo e le pareti di pietra, rifinite in marmo color crema. Le dimensioni e la raffinatezza ricordano quelle di una cattedrale, ma il fiore all’occhiello del grande atrio è la volta a botte del soffitto: un cielo notturno con 2500 stelle, che secondo l’artista francese Paul Helleu sono state dipinte “come se fossero viste da Dio”. Guardandosi attorno si notano le imponenti scalinate che conducono al di fuori della stazione -una originale del 1913 e una aggiunta successivamente- e i sontuosi lampadari d’oro. Nei lampadari, nei ghirigori delle finestre e nelle fontane in pietra all’esterno si vedono decorazioni curiose, a forma di ghiande e di foglie di quercia: sono i simboli che Vanderbilt scelse come stemma della sua famiglia. Non avendo origini aristocratiche non possedeva uno stemma nobiliare, ma quando diventò ricco decide si crearsene uno, ispirandosi al detto “da una ghianda può nascere una forte quercia”.

Dall’atrio ci si può incamminare lungo le Oyter Bar Ramps, le rampe di scale che conducono nelle viscere sotterranee della stazione, proprio di fronte al ristorante Grand Central Oyster Bar. Questo passaggio è rimasto seminascosto per quasi 70 anni, poiché nel 1927, per lasciare più spazio agli uffici, si era deciso di chiuderle con un soffitto di legno. Oggi le scale sono state riaperte e non sono più anguste e buie, ma sontuose e invitanti, soprattutto perché portano al ristorante più rinomato di tutto il Grand Central Terminal: all’Oyster Bar, specializzato in frutti di mare, potrete gustare una dozzina di varietà di ostriche. Preparatevi però a un ambiente allegro e chiassoso: all’ora di pranzo è sempre pieno,e il soffitto a volta fa sì che l’acustica sia molto amplificata… da una parte all’altra della sala ci si può sentire con un sussurro, tanto che la galleria adiacente è stata soprannominata “Whispering Gallery”.
Se preferite un pasto tranquillo o volete fare shopping avrete l’imbarazzo della scelta: nella parte sotterranea della stazione ci sono oltre 30 ristoranti e più di 50 negozi, tra cui il fornitissimo Grand Central Market, traboccante di delizie gastronomiche.

Sotto la sede della Bank of America, ex hotel Biltmore, c’è la cosiddetta “Kissing Room”. Il vero nome, Biltmore Room, si rifà al famoso albergo sovrastante; molto più romantico è il nomignolo, che significa “Sala dei Baci” e fa riferimento a tutti quei personaggi più o meno noti, politici o soldati, che negli anni hanno incontrato qui i loro cari dopo essere scesi dal treno e li hanno salutati con abbracci e baci.

Per completare la visita uscite dalla stazione e volgete lo sguardo all’insù: sulla cima del Grand Central Terminal si ammira la scultura dell’artista francese Jules-Alexis Coutan intitolata “Transportation”, che rappresenta Mercurio , Minerva ed Ercole. Il primo, fulmineo messaggero degli dei e protettore dei commerci, simboleggia la velocità dei treni ma anche la rapidità di sviluppo di Manhattan; Minerva, dea della saggezza, impersona la razionale pianificazione che sta alla base dell’architettura; infine Ercole, il famoso eroe mitologico, ricorda la forza degli uomini che si sono impegnati nella costruzione del terminal. Il gruppo statuario è scavato in una pietra calcarea di 15 metri per 18.

Presso il Grand Central Terminal trova spazio anche una galleria distaccata del New York Transit Museum, la cui sede principale si trova a Brooklyn, nella quale sono frequentemente allestite esposizioni temporanee; la Grand Central Annex, questo il suo nome, è dislocata fuori dal Main Concourse nel Passage Shuttle.

AUDIO TOUR
L’audio tour realizzato dalla Orpheo USA è pensato per raccontare la storia della stazione e fornire, allo stesso tempo, qualche curiosità interessante sull’architettura. Il pacchetto, che comprende una mappa dell’edificio e delle immediate vicinanze, costa $6 per gli adulti, $5 per i disabili e gli over 65, $4 per gli studenti e solamente $2 per i minori di 12 anni. Inoltre si può scaricare il tour sul proprio lettore MP3, sull’iPhone e sugli smartphone che usano il sistema operativo Android al costo di $4.99 sul sito www.mymorpheo.com. L’audio tour è disponibile tutti i giorni dell’anno dalle 9.00 alle 18.00. Gli apparecchi necessari sono reperibili agli sportelli “GCT Tour” nel Main Concourse. Lingue disponibili: italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo e giapponese.

ORARI
Il Grand Central Terminal è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 5.30 alle 2.00.
Anche i negozi, i ristoranti e il Market sono aperti sette giorni su sette secondo i seguenti orari:

Negozi
Lunedì - venerdì 8.00 – 20.00
Sabato 10.00 – 20.00
Domenica 11.00 – 18.00

Punti di ristoro
Lunedì - sabato 7.00 – 9.00
Domenica 11.00 – 18.00

Grand Central Market:
Lunedì – venerdì 7.00 – 9.00
Sabato 10.00 – 19.00
Domenica 11.00 – 18.00

TRASPORTI
Per raggiungere la Grand Central Terminal da qualsiasi parte di New York:
Metropolitane - 4, 5, 6, 7, and S lines
Bus - M1, M2, M3, M4, M5, M42, M98, M101, M102, M104, Q32

CONTATTI
Indirizzo: 87 E 42nd Street, New York, NY 10017

All’interno della Grand Central Terminal si possono organizzare feste ed eventi.
Per maggiori informazioni sulle manifestazioni, gli orari, i biglietti e la storia della stazione visitate il sito ufficiale www.grandcentralterminal.com.

 Pubblicato da il 01/03/2013 - 14.976 letture - ® Riproduzione vietata

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