Il Vieux Port de La Rochelle: la vecchia marina dei Cavalieri Templari
Il vecchio porto di La Rochelle, Vieux port, è uno dei luoghi più incantevoli della costa Atlantica della Francia: la marina è dominata dal profilo della Torre San nicola e della Torre della Catena, mentre le banchine sono servite da numerosi ristoranti e.
Nell’aria tersa della costa atlantica si stagliano le sagome delle antiche torri, arse dal sole e incrostate di salsedine. Il Vieux Port di La Rochelle, nella regione francese del Poitou-Charentes, come ogni porto che si rispetti ha il fascino dei luoghi di transito: destini e storie diverse si intrecciano tra le reti dei pescatori e le pance delle barche, tra turisti venuti da lontano e lupi di mare affezionati a questa terra. La lunga storia di questo porto è legato anche ai Cavalieri Templari, che avevano scelto il Vieux Port proprio come loro base principlae sull'Oceano Atlantico. Sono nati racconti e leggende sull'operato dei templari, ed è bello immaginarle mentre si contempla l'aspetto imponente ed austero delle torri di questo antico porto. Oggi, a ogni ora del giorno il quartiere portuale è invece sveglio e attivo: le bancarelle vendono pesce fresco, gli ospiti mangiano ai tavolini sul molo, qualcuno pedala tra le vecchie torri e c’è chi trascina la valigia, pronto a partire per una mini-crociera. Il Vieux Port, ovvero il Vecchio Porto, è il quartiere più suggestivo di La Rochelle, di quelli che stuzzicano i cinque sensi e riempiono gli occhi di colori.
Uno scenario che si presta alle fotografie, e che in passato ispirava i pittori. Non di rado i cavalletti di Corot, Signac, Marquet o Vernet hanno poggiato sul molo, rubando un po’ di luce al mare e rendendolo immortale. Per assaporare quella stessa atmosfera cominciate la passeggiata dall’Ufficio del Turismo, nella Place de la Petite-Sirène, nel quartiere Gabut: intorno a voi riconoscerete l’avanporto, il porto vero e proprio, il porto turistico e quello per i pescherecci. Tutt’altro aspetto ha il porto moderno, che è stato trasferito a La Pallice.
Il Quartier du Gabut è una zona residenziale e commerciale, dove case e alloggi per le vacanze hanno sostituito i vecchi depositi dei pescatori, mantenendo comunque la genuinità originaria. Se il clima e l’atmosfera vivace ricordano una città mediterranea, questo quartiere ha un’aria vagamente nordica grazie alla facciate colorate degli edifici in legno, che sembrano sorridere nelle giornate di sole. Rimesso a nuovo negli anni Novanta del secolo scorso, il quartiere vanta numerosi ristoranti, locali e caffetterie.
Non potete non fermarvi al cospetto della Torre di San Nicola. Alta 42 metri e lievemente pendente, è un’antica fortezza che dal XIV secolo dovette difendere il porto da eventuali attacchi e controllare i traffici commerciali. La base è pentagonale e i cinque angoli sono rinforzati da torrette, la più alta delle quali funge da mastio. All’interno si può ammirare la Sala dei Governatori, raggiungibile con una scala a chiocciola, sormontata da un bel soffitto a ogiva e collegata a altri saloni di pari eleganza. Ma il punto migliore è la cima della torre di guardia, da cui si gode di un magnifico panorama sull’Ile d’Aix e la baia. La Tour St. Nicolas è aperta tutto l’anno con orari variabili, ad eccezione del 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio. L’ingresso è a pagamento per gli adulti, gratuito per i minori di 18 anni.
Per raggiungere l’altra torre che se ne sta all’imboccatura del porto bisogna passeggiare verso sud, attraversare un piccolo ponte, percorrere l’Avenue Marillac, superare la mediateca e camminare lungo il molo, ammirando i tetti e la vivacità del Vieux Port. Poi si prende il battello e ci si lascia portare ai piedi della Tour de la Chaîne, o Torre della Catena, che come quella di San Nicola è aperta tutto l’anno ai visitatori. Le due torri in passato erano unite fra loro da una grossa catena, che chiudeva l’ingresso al porto: ecco il perché del suo nome. Fondata nel XIV secolo e modificata nel Seicento, servì come polveriera per un certo periodo, mentre oggi ospita una mostra permanente sulla storia di La Rochelle.
Dalla Torre della Catena parte una stradina che costeggia il mare e raggiunge la Tour de la Lanterne. Questa via, la Rue Sur-le-Murs, scorre sull’unica porzione di bastioni medievali risparmiati dalla distruzione di Richelieu. La Torre della Lanterna risale al XV secolo e presenta un’architettura composita, con elementi contrastanti che dovevano assicurare efficienza militare ma anche una valenza estetica. La struttura massiccia, con le mura di base spesse 6 metri, contrasta con la guglia gotica a base ottagonale che aiutava ad orientarsi i naviganti diretti a Le Havre. Nota anche come Torre dei 4 Sergenti, dai partecipanti al complotto dei Carbonari che vennero rinchiusi qui, la torre servì da prigione e porta ancora numerosi graffiti sulle pareti, realizzati dai detenuti e dai soldati. Da vedere l’immagine del porto, realizzata probabilmente da un certo Emile Lafontaine a fine Ottocento, le sale contenute nella guglia e il balcone panoramico da cui si possono vedere, nei giorni di bassa marea, le fondamenta della diga di Richelieu.
Continuando a costeggiare il mare si raggiunge il lembo meridionale del Parco Charruyer, che circonda tutta la città seguendo il disegno delle vecchie mura, per una superficie totale di 2 km per 200 m. L’oasi verde è ricamata di vialetti e da un corso d’acqua, area di sosta di aironi e cigni, mentre gli abitanti di La Rochelle preferiscono passeggiare lungo il Mail, ad ovest, raggiungendo il Monumento ai Caduti di Joachim Costa.
Tornando alla Torre della Catena e procedendo verso ci si immette sul Cours des Dames, affollato di gente che chiacchiera e passeggia all’ombra dei tigli. Ancora oggi ospita le vecchie case degli armatori ed è il punto d’imbarco dei battelli, ma un tempo brulicava di pescatori e venditori di sardine. Sulla strada si affaccia La Coursive, ex cappella dei Carmelitani divenuta un salone per spettacoli e eventi, dotata di un bel cortile interno. Il portale d’ingresso è quello del XVII secolo, imponente e solenne, sormontato dalla conchiglia simbolo di San Giacomo, protettore dei pellegrini diretti a Santiago de Compostela.
All’estremità settentrionale il Cours des Dames incontra il Quai Duperré, un molo costellato di caffetterie cui fa da sfondo il viavai dei battelli. È la postazione migliore per abbracciare con un solo sguardo le sagome delle tre torri, ma anche la statua dell’ammiraglio Duperré, che nacque a La Rochelle e nel 1830 fu comandante delle navi francesi durante la presa di Algeri.
A pochi passi c’è la sede della Prefettura, nell’ex Palazzo Poupet, costruito ai tempi di Luigi XVI e caratterizzato da un grandioso portico.
Nonostante il nome il Porto Vecchio è piuttosto giovane, ricco di intrattenimenti e manifestazioni culturali. Ogni anno, a metà luglio, diventa lo scenario delle famose Francofolies, il festival musicale nato in Québec su iniziativa del conduttore radiofonico Jean-Louis Foulquier. Nativo di La Rochelle, nel 1958 Foulquier decise di travolgere di musica la sua città d’origine, posizionando il padiglione delle Francofolies sulle torri del Vieux Port. Il successo fu immediato, tanto da attirare con la prima edizione la bellezza di 25 mila presenze. Il bello della manifestazione sta nel suo spirito “democratico”: troverete spettacoli musicali di ogni genere, dalle sensazionali performance sull’Esplanade St-Jean-d’Acre alle rappresentazioni più sofisticate nel Grand Theatre e nella Salle Bleue; al Carré Amelot si privilegiano gli artisti della regione, e sul Cours des Dames l’Espace organizza ogni pomeriggio degli incontri coi cantanti e i musicisti.
Il Cours des Dames, ad ogni modo, è generoso di proposte in ogni momento dell’anno: oltre ad essere pieno di negozietti e locali, è il punto di partenza per piccole crociere alla scoperta dell’arcipelago delle Charentes. Altre crociere e lezioni di vela sono organizzate nell’Esplanade St-Jean-d’Acre, nei pressi della Torre della Lanterna.
Spostarsi a La Rochelle e nel Porto Vecchio è abbastanza agevole. La soluzione più ecologica, comoda e veloce è la bicicletta, che vi sarà utile per raggiungere il Vieux Port dal quartiere Minimes, mediante la pista ciclabile. Le biciclette gialle si possono noleggiare in Place de Verdun tutto l’anno o al Quai Valin nella stagione estiva. Se avete l’auto potrete usufruire del parcheggio a pagamento dell’Esplanade St-Jean-d’Acre.
Uno scenario che si presta alle fotografie, e che in passato ispirava i pittori. Non di rado i cavalletti di Corot, Signac, Marquet o Vernet hanno poggiato sul molo, rubando un po’ di luce al mare e rendendolo immortale. Per assaporare quella stessa atmosfera cominciate la passeggiata dall’Ufficio del Turismo, nella Place de la Petite-Sirène, nel quartiere Gabut: intorno a voi riconoscerete l’avanporto, il porto vero e proprio, il porto turistico e quello per i pescherecci. Tutt’altro aspetto ha il porto moderno, che è stato trasferito a La Pallice.
Il Quartier du Gabut è una zona residenziale e commerciale, dove case e alloggi per le vacanze hanno sostituito i vecchi depositi dei pescatori, mantenendo comunque la genuinità originaria. Se il clima e l’atmosfera vivace ricordano una città mediterranea, questo quartiere ha un’aria vagamente nordica grazie alla facciate colorate degli edifici in legno, che sembrano sorridere nelle giornate di sole. Rimesso a nuovo negli anni Novanta del secolo scorso, il quartiere vanta numerosi ristoranti, locali e caffetterie.
Non potete non fermarvi al cospetto della Torre di San Nicola. Alta 42 metri e lievemente pendente, è un’antica fortezza che dal XIV secolo dovette difendere il porto da eventuali attacchi e controllare i traffici commerciali. La base è pentagonale e i cinque angoli sono rinforzati da torrette, la più alta delle quali funge da mastio. All’interno si può ammirare la Sala dei Governatori, raggiungibile con una scala a chiocciola, sormontata da un bel soffitto a ogiva e collegata a altri saloni di pari eleganza. Ma il punto migliore è la cima della torre di guardia, da cui si gode di un magnifico panorama sull’Ile d’Aix e la baia. La Tour St. Nicolas è aperta tutto l’anno con orari variabili, ad eccezione del 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio. L’ingresso è a pagamento per gli adulti, gratuito per i minori di 18 anni.
Per raggiungere l’altra torre che se ne sta all’imboccatura del porto bisogna passeggiare verso sud, attraversare un piccolo ponte, percorrere l’Avenue Marillac, superare la mediateca e camminare lungo il molo, ammirando i tetti e la vivacità del Vieux Port. Poi si prende il battello e ci si lascia portare ai piedi della Tour de la Chaîne, o Torre della Catena, che come quella di San Nicola è aperta tutto l’anno ai visitatori. Le due torri in passato erano unite fra loro da una grossa catena, che chiudeva l’ingresso al porto: ecco il perché del suo nome. Fondata nel XIV secolo e modificata nel Seicento, servì come polveriera per un certo periodo, mentre oggi ospita una mostra permanente sulla storia di La Rochelle.
Dalla Torre della Catena parte una stradina che costeggia il mare e raggiunge la Tour de la Lanterne. Questa via, la Rue Sur-le-Murs, scorre sull’unica porzione di bastioni medievali risparmiati dalla distruzione di Richelieu. La Torre della Lanterna risale al XV secolo e presenta un’architettura composita, con elementi contrastanti che dovevano assicurare efficienza militare ma anche una valenza estetica. La struttura massiccia, con le mura di base spesse 6 metri, contrasta con la guglia gotica a base ottagonale che aiutava ad orientarsi i naviganti diretti a Le Havre. Nota anche come Torre dei 4 Sergenti, dai partecipanti al complotto dei Carbonari che vennero rinchiusi qui, la torre servì da prigione e porta ancora numerosi graffiti sulle pareti, realizzati dai detenuti e dai soldati. Da vedere l’immagine del porto, realizzata probabilmente da un certo Emile Lafontaine a fine Ottocento, le sale contenute nella guglia e il balcone panoramico da cui si possono vedere, nei giorni di bassa marea, le fondamenta della diga di Richelieu.
Continuando a costeggiare il mare si raggiunge il lembo meridionale del Parco Charruyer, che circonda tutta la città seguendo il disegno delle vecchie mura, per una superficie totale di 2 km per 200 m. L’oasi verde è ricamata di vialetti e da un corso d’acqua, area di sosta di aironi e cigni, mentre gli abitanti di La Rochelle preferiscono passeggiare lungo il Mail, ad ovest, raggiungendo il Monumento ai Caduti di Joachim Costa.
Tornando alla Torre della Catena e procedendo verso ci si immette sul Cours des Dames, affollato di gente che chiacchiera e passeggia all’ombra dei tigli. Ancora oggi ospita le vecchie case degli armatori ed è il punto d’imbarco dei battelli, ma un tempo brulicava di pescatori e venditori di sardine. Sulla strada si affaccia La Coursive, ex cappella dei Carmelitani divenuta un salone per spettacoli e eventi, dotata di un bel cortile interno. Il portale d’ingresso è quello del XVII secolo, imponente e solenne, sormontato dalla conchiglia simbolo di San Giacomo, protettore dei pellegrini diretti a Santiago de Compostela.
All’estremità settentrionale il Cours des Dames incontra il Quai Duperré, un molo costellato di caffetterie cui fa da sfondo il viavai dei battelli. È la postazione migliore per abbracciare con un solo sguardo le sagome delle tre torri, ma anche la statua dell’ammiraglio Duperré, che nacque a La Rochelle e nel 1830 fu comandante delle navi francesi durante la presa di Algeri.
A pochi passi c’è la sede della Prefettura, nell’ex Palazzo Poupet, costruito ai tempi di Luigi XVI e caratterizzato da un grandioso portico.
Nonostante il nome il Porto Vecchio è piuttosto giovane, ricco di intrattenimenti e manifestazioni culturali. Ogni anno, a metà luglio, diventa lo scenario delle famose Francofolies, il festival musicale nato in Québec su iniziativa del conduttore radiofonico Jean-Louis Foulquier. Nativo di La Rochelle, nel 1958 Foulquier decise di travolgere di musica la sua città d’origine, posizionando il padiglione delle Francofolies sulle torri del Vieux Port. Il successo fu immediato, tanto da attirare con la prima edizione la bellezza di 25 mila presenze. Il bello della manifestazione sta nel suo spirito “democratico”: troverete spettacoli musicali di ogni genere, dalle sensazionali performance sull’Esplanade St-Jean-d’Acre alle rappresentazioni più sofisticate nel Grand Theatre e nella Salle Bleue; al Carré Amelot si privilegiano gli artisti della regione, e sul Cours des Dames l’Espace organizza ogni pomeriggio degli incontri coi cantanti e i musicisti.
Il Cours des Dames, ad ogni modo, è generoso di proposte in ogni momento dell’anno: oltre ad essere pieno di negozietti e locali, è il punto di partenza per piccole crociere alla scoperta dell’arcipelago delle Charentes. Altre crociere e lezioni di vela sono organizzate nell’Esplanade St-Jean-d’Acre, nei pressi della Torre della Lanterna.
Spostarsi a La Rochelle e nel Porto Vecchio è abbastanza agevole. La soluzione più ecologica, comoda e veloce è la bicicletta, che vi sarà utile per raggiungere il Vieux Port dal quartiere Minimes, mediante la pista ciclabile. Le biciclette gialle si possono noleggiare in Place de Verdun tutto l’anno o al Quai Valin nella stagione estiva. Se avete l’auto potrete usufruire del parcheggio a pagamento dell’Esplanade St-Jean-d’Acre.