Palacio del Congreso (Palazzo del Congresso): a Buenos Aires il Parlamento e Senato argentini
Il Parlamento e il Senato argentini si trovano all'interno del grande Palacio del Congreso, caratterizzato dalla sua architettura neoclassica e la grande cupola alta 80 metri che ricorda quella del Campidoglio di Washington D.C..
Plaza del Congreso, dove è ubicato il Palacio del Congreso, sorge sulla stessa parallela di Plaza de Mayo. Da questa piazza, percorrendo Avenida de Mayo si raggiunge in 15 minuti di cammino all’imponente plaza del congreso dove troneggia maestoso questo edifico. Da molti considerato il più prestigioso della città, il Palazzo del Congresso è la sede della camera del Senato e della camera dei Deputati argentini, e la sua superficie complessiva arriva a contare 12 000 metri quadrati.
La storia del palazzo è ricca di episodi ed aneddoti interessanti, da farsi raccontare dalle esperte guide che organizzano le visite all’interno del palazzo. Le visite del Senato sono gratuite e sono in programma tutti i giorni tranne il mercoledì (telefonate o controllate sul sito www.congreso.gov.ar/ ). La sua grandezza e magnificenza la si nota appena si mette piede nella grande piazza. Essa è attraversata da strade, ed in mezzo ad essa sorgono fontane ed altri monumenti, ma l’occhio viene subito attratto in direzione nord, dove è posto il palazzo. Enorme, raffinato, gentile, sono i primi pensieri che passano per la testa osservando il Palacio del Congreso. E’ ispirato al Capitol Hill (Campidoglio) di Washington D.C., anche se questo è stato portato a termine nel 1906.
I lavori incominciarono nell’agosto del 1897, dopo che un concorso internazionale a cui parteciparono i migliori archietetti di tutto il mondo, concesse l’appalto all’italiano Vittorio Meano. L’inaugurazione del palazzo nel 1906 anche se i lavori si completarono definitivamente solo nel 1946, a quasi cinquant’anni dall’inizio. Le spese complessive furono molto superiori di quelle ipotizzate inizialmente, tanto che il palazzo venne soprannominato dalla stampa Palacio de Oro. Una mistero si cela ancora dietro la morte dell’architetto Vittorio avvenuta il 1 luglio del 1904. L’italiano fu assassinato e l’incarico di terminare l’opera fu affidato al belga Jules Dormal.
Il palazzo è in stile greco-romano (neoclassico), ed è frutto delle conoscenze accademiche di Vittorio Meno. La caratteristica principale dell’edificio è la sua maestosa cupola, che arriva all’altezza di 80 metri, e che fu una grande sfida ingegneristica per i mezzi del tempo ed il peso che invece doveva sostenere. La copertura della cupola è sostenuta da una struttura reticolare in legno, che poggia sul tamburo, sostenuto da 4 pilastri in granito. L’edificio ha diverse entrate, e spazia su diversi lati e strade, ma l’ingresso principale è quello chiamato Entrada de honor, che si apre sull’Avenida Entre Rios ed è decorata da sei colonne in stile corinzio, che sostengono un frontone triangolare. Senatori e Deputati entrano utilizzando altri ingressi.
Alcuni cambiamenti vennero apportati nel corso del tempo, uno in particolare fu assai bizzarro. Due gruppi scultorei di un artista argentino furono criticati e poi rimossi per le loro nudità esplicite. La scalinata, dove un tempo erano presenti queste statue, è attualmente decorata da quattro leoni alati. Anche al fianco del frontone triangolare della facciata principale sono nuovamente raffigurati due leoni alati, mentre sulla sommità è posizionato uno scudo con lo stemma nazionale. Sul frontone c’è una piattaforma, e sopra di essa è sistemata una quadriga di bronzo, simbolo del trionfo della Repubblica, alta 8 metri e pesante 20 tonnellate. Infine si può notare anche ad occhio nudo, come la cupola abbia un rivestimento in rame che con il passare del tempo ha assunto il classico colore verdastro. Sulla sommità della cupola è posta una coronatura decorata con figure chimeriche fra le quali è anche sistemato un parafulmine.
L’interno del palazzo è sede del potere esecutivo argentino, ed è molto affascinante poter vedere, ma non fotografare, luoghi storici dove venivano e vengono ancora discusse leggi e provvedimenti per tutta la nazione. La classe politica in questa terra gode ancora di una considerazione maggiore rispetto all’Italia, frutto probabilmente di un recente passato tormentato da una feroce dittatura militare che ha lasciato il segno, e che ha risvegliato nelle persone la passione per la politica e la lotta per la democrazia, e frutto anche di capacità maggiori dimostrate dai politici del luogo che stanno facendo crescere anno dopo una nazione delle grandi potenzialità e risorse, non solo in termini di talenti calcistici. La gente esprime questo e la politica è vicina al popolo. Qui lo si avverte, qui è vero, e pertanto state attenti magari a pronunciare quelle frasi fatte tipiche italiane contro la classe politica in generale … potrebbero non essere capite!
Situato dalla parte opposta della strada il monumento a Los Dos Congresos celebra i congressi di Buenos Aires (1810) e Tucuman (1816) che sancirono ufficialmente l’indipendenza argentina. La piazza come già ricordato in precedenza è assai vasta e vede la presenza di numerosi punti di attrazione. Ovviamente il Palazzo del Congreso è l’attività principale, ma fare una breve siesta sotto un albero della piazza o dedicare qualche minuto allo stupendo presepe di grandezza naturale che viene allestito ogni anno in questa piazza potrebbe essere una cosa buona e giusta.
E’ buffo notare come tutte le piazze non solo del quartiere Congreso (dove è ubicato questo il Palacio del Congreso) ma dell’intera Buenos Aires indichino all’interno del cartello con il loro nome, e la loro storia, anche l’indirizzo e la pagina Facebook. Questo può far sorridere, ma è chiaro il grande e veloce sviluppo che sta portando avanti questa nazione, anche in termini di competenze e risorse tecnologiche.
La storia del palazzo è ricca di episodi ed aneddoti interessanti, da farsi raccontare dalle esperte guide che organizzano le visite all’interno del palazzo. Le visite del Senato sono gratuite e sono in programma tutti i giorni tranne il mercoledì (telefonate o controllate sul sito www.congreso.gov.ar/ ). La sua grandezza e magnificenza la si nota appena si mette piede nella grande piazza. Essa è attraversata da strade, ed in mezzo ad essa sorgono fontane ed altri monumenti, ma l’occhio viene subito attratto in direzione nord, dove è posto il palazzo. Enorme, raffinato, gentile, sono i primi pensieri che passano per la testa osservando il Palacio del Congreso. E’ ispirato al Capitol Hill (Campidoglio) di Washington D.C., anche se questo è stato portato a termine nel 1906.
I lavori incominciarono nell’agosto del 1897, dopo che un concorso internazionale a cui parteciparono i migliori archietetti di tutto il mondo, concesse l’appalto all’italiano Vittorio Meano. L’inaugurazione del palazzo nel 1906 anche se i lavori si completarono definitivamente solo nel 1946, a quasi cinquant’anni dall’inizio. Le spese complessive furono molto superiori di quelle ipotizzate inizialmente, tanto che il palazzo venne soprannominato dalla stampa Palacio de Oro. Una mistero si cela ancora dietro la morte dell’architetto Vittorio avvenuta il 1 luglio del 1904. L’italiano fu assassinato e l’incarico di terminare l’opera fu affidato al belga Jules Dormal.
Il palazzo è in stile greco-romano (neoclassico), ed è frutto delle conoscenze accademiche di Vittorio Meno. La caratteristica principale dell’edificio è la sua maestosa cupola, che arriva all’altezza di 80 metri, e che fu una grande sfida ingegneristica per i mezzi del tempo ed il peso che invece doveva sostenere. La copertura della cupola è sostenuta da una struttura reticolare in legno, che poggia sul tamburo, sostenuto da 4 pilastri in granito. L’edificio ha diverse entrate, e spazia su diversi lati e strade, ma l’ingresso principale è quello chiamato Entrada de honor, che si apre sull’Avenida Entre Rios ed è decorata da sei colonne in stile corinzio, che sostengono un frontone triangolare. Senatori e Deputati entrano utilizzando altri ingressi.
Alcuni cambiamenti vennero apportati nel corso del tempo, uno in particolare fu assai bizzarro. Due gruppi scultorei di un artista argentino furono criticati e poi rimossi per le loro nudità esplicite. La scalinata, dove un tempo erano presenti queste statue, è attualmente decorata da quattro leoni alati. Anche al fianco del frontone triangolare della facciata principale sono nuovamente raffigurati due leoni alati, mentre sulla sommità è posizionato uno scudo con lo stemma nazionale. Sul frontone c’è una piattaforma, e sopra di essa è sistemata una quadriga di bronzo, simbolo del trionfo della Repubblica, alta 8 metri e pesante 20 tonnellate. Infine si può notare anche ad occhio nudo, come la cupola abbia un rivestimento in rame che con il passare del tempo ha assunto il classico colore verdastro. Sulla sommità della cupola è posta una coronatura decorata con figure chimeriche fra le quali è anche sistemato un parafulmine.
L’interno del palazzo è sede del potere esecutivo argentino, ed è molto affascinante poter vedere, ma non fotografare, luoghi storici dove venivano e vengono ancora discusse leggi e provvedimenti per tutta la nazione. La classe politica in questa terra gode ancora di una considerazione maggiore rispetto all’Italia, frutto probabilmente di un recente passato tormentato da una feroce dittatura militare che ha lasciato il segno, e che ha risvegliato nelle persone la passione per la politica e la lotta per la democrazia, e frutto anche di capacità maggiori dimostrate dai politici del luogo che stanno facendo crescere anno dopo una nazione delle grandi potenzialità e risorse, non solo in termini di talenti calcistici. La gente esprime questo e la politica è vicina al popolo. Qui lo si avverte, qui è vero, e pertanto state attenti magari a pronunciare quelle frasi fatte tipiche italiane contro la classe politica in generale … potrebbero non essere capite!
Situato dalla parte opposta della strada il monumento a Los Dos Congresos celebra i congressi di Buenos Aires (1810) e Tucuman (1816) che sancirono ufficialmente l’indipendenza argentina. La piazza come già ricordato in precedenza è assai vasta e vede la presenza di numerosi punti di attrazione. Ovviamente il Palazzo del Congreso è l’attività principale, ma fare una breve siesta sotto un albero della piazza o dedicare qualche minuto allo stupendo presepe di grandezza naturale che viene allestito ogni anno in questa piazza potrebbe essere una cosa buona e giusta.
E’ buffo notare come tutte le piazze non solo del quartiere Congreso (dove è ubicato questo il Palacio del Congreso) ma dell’intera Buenos Aires indichino all’interno del cartello con il loro nome, e la loro storia, anche l’indirizzo e la pagina Facebook. Questo può far sorridere, ma è chiaro il grande e veloce sviluppo che sta portando avanti questa nazione, anche in termini di competenze e risorse tecnologiche.