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La Basilica di Santa Maria dei Servi a Bologna

La chiesa di Santa Maria dei Servi, poco distante dalle Due Torri, è famosa per il mercatino di Natale di Santa Lucia. È preceduta da un quadriportico di origine trecentesca .

A pochi minuti di camminata dalle Due Torri, scendendo lungo Strada Maggiore si incontra la Basilica di Santa Maria dei Servi. Di origine medievale, la chiesa è molto conosciuta a Bologna specialmente per il mercatino di Santa Lucia , uno dei mercatini natalizi di Bologna, che si tiene ogni anno sotto ai suoi portici.

Storia

I lavori di costruzione della chiesa ebbero inizio nel 1346 sotto la direzione di Antonio di Vincenzo, che qualche anno più tardi si sarebbe occupato anche della progettazione della Basilica di San Petronio. Nelle successive opere di ampliamento intervenne poi l’architetto e generale dell’ordine dei Servi di Maria padre Andrea Manfredi da Faenza, che concluse i lavori poco meno di 30 anni dopo (1383).

Dall’esterno la chiesa si presenta in maniera molto semplice, con una facciata in laterizio alleggerita da un oculo in origine destinato a diventare un rosone. Il vero protagonista della basilica è però il porticato, che con le sue arcate leggere corre lungo il profilo frontale e laterale dell’edificio. Le esili colonne in marmo veronese creano un passaggio di ampio respiro e di grande atmosfera, perfetto per ospitare le bancarelle nei giorni di festa.

Progettata dell’architetto Andrea Manfredi stesso, la porzione laterale è la più antica dell'intero porticato in quanto risale al 1392, ma anche la più rimaneggiata. Ne sono prova gli affreschi quattrocenteschi di artisti emiliani che decorano le lunette al di sotto delle arcate, coperti da successive decorazioni del '600 e oggi purtroppo molto rovinati.

Grazie a successive aggiunte, nel corso del tempo il portico di Santa Maria dei Servi si è ampliato in direzione della facciata fino a raggiungere la forma attuale a quadriportico, ottenuta su progetto di Giuseppe Modonesi nel 1864.

Gli interni della basilica

Appena varcata la soglia della basilica, l’osservatore si ritrova in un vasto spazio suddiviso in tre navate e sorretto da colonne alternate a piloni ottagonali, in cui predominano le tonalità rosso-brune del cotto e il bianco delle volte a crociera. L’attenzione si posa poi sull’altare maggiore, un tabernacolo in marmo di Giovanni Angelo Montorsoli, raffigurante Cristo risorto tra la Vergine e San Giovanni Battista.

Tra le opere d’arte che adornano le cappelle laterali si può ammirare un Padre Eterno del Guercino (prima cappella a destra), oltre a dipinti di Dionisio Calvaert, Lippo di Dalmasio, Innocenzo da Imola e Bartolomeo Cesi. Altri tesori pittorici si celano però dietro all’abside, nella zona del deambulatorio: qui, entrando a destra dell’altare si scorgono ancora lacerti di affreschi attribuiti a Vitale da Bologna, le cui opere sono esposte anche alla Pinacoteca Nazionale.

Lungo il percorso si aprono poi tre cappelle radiali; la terza ospita uno dei capolavori più antichi della Basilica dei Servi, la Maestà di Cimabue (circa 1280-1290), una tempera e oro su tavola che rappresenta la Madonna seduta in trono con Bambino e angeli. Il soggetto è ripreso nella stessa cappella anche da Lippo di Dalmasio con l’affresco dedicato alla Madonna col Bambino e i santi Cosma e Damiano.
Santa Maria dei Servi accoglie inoltre la pietra tombale del padre e architetto Andrea Manfredi da Faenza, visibile nella navata sinistra.

I concerti d'organo a Santa Maria dei Servi

La tradizione musicale e in special modo organistica della Basilica di Santa Maria dei Servi risale al ‘600, epoca in cui la chiesa era dotata addirittura di quattro organi. Tutt’oggi la chiesa vanta un pregiato organo a canne disegnato su progetto di Luigi Ferdinando Tagliavini, il Tamburini opus 544 del 1968, che diffonde le sue note dal braccio sinistro del transetto, e una cappella musicale che ospita l’omonimo coro.
Grazie a questo legame con la musica la basilica si è distinta nel corso del tempo per l’organizzazione di concerti di alta qualità, soprattutto di musica classica, che ogni anno si tengono all’interno delle sue mura.

Rimanendo in tema musicale, una curiosità: il portico di Santa Maria dei Servi e il suo mercatino natalizio vengono citati anche da Francesco Guccini nella canzone Eskimo del 1978.

Informazioni utili per la visita

Orario di apertura
Lunedì: dalle 7.30 alle 12.30
Dal martedì alla domenica: 7.30-12.30 e 16.00-19.00.
Come arrivare
Santa Maria dei Servi si trova nella ZTL di Bologna. Se si arriva in treno, per raggiungerla consigliamo di prendere un autobus dalla stazione centrale. Chi arriva a Bologna in auto invece può cercare parcheggio nelle strisce blu o nei parcheggi limitrofi, al di fuori delle mura.
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