Cerca Hotel al miglior prezzo

Il Castello di Drottningholm a Stoccolma: il parco e la visita degli interni

Il suo nome significa "isolotto della regina" e per il suo magnifico giardino e i ricchi interni è stato inserito nel 1991 tra i Patrimoni mondiali dell'Umanità dell'UNESCO.

Il suo nome significa “isolotto della regina”, dal 1991 fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e s’ispira alla celebre reggia di Versailles. Di cosa stiamo parlando? Del castello di Drottningholm, residenza reale privata di Stoccolma, costruita nel 1662 su progetto dell’architetto Nicodemus Tessin il Vecchio e completata una decina di anni più tardi dal figlio.

Sorge nell’isola di Lovon, 13 km a ovest del centro storico di Stoccolma (la si può raggiungere anche con la bicicletta), nel lago di Malaren, il terzo più grande della Svezia con una superficie di 1140 chilometri quadrati.

Storia

E’ la fine del 1500 quando re Giovanni III° ordina la costruzione del castello in onore della sua consorte Caterina Jagellona affidandone il progetto a Willem Boy che lo realizzò come un austero palazzo in pietra in stile rinascimentale. Proprio a quel periodo risalirebbe per la prima volta il nome di Drottningholm. Nel 1661 un incendio distrusse però quella parte di palazzo acquistato lo stesso anno dalla regina Hedvig Eleonora: fu lei ad affidare a Nicodemus il Vecchio l’incarico di costruire nuovamente la reggia svedese ultimata negli interni da Nicodemus il Giovane dopo la scomparsa del padre.

Residenza della corte reale negli anni dal 1720 al 1792, il palazzo venne dato in dono a Luisa Ulrica di Prussia quando andò in sposa a Adolfo Federico di Svezia: per l’intera durata del loro regno risiedettero nella reggia abbellita ulteriormente grazie anche alla costruzione del Teatro Drottningholm in sostituzione di quello precedente andato in fiamme nel 1762. Fu sempre Luisa Ulrica nel 1777 a vendere il palazzo allo stato svedese.

Abbandonato all’epoca di Carlo XIV° Giovanni di Svezia, il sontuoso edificio cadde in rovina e molti arredi furono portati via e addirittura venduti all’asta. Grazie al re Oscar I° di Svezia il castello tornò in auge: il regnante non solo ne evitò la demolizione ma si prodigò anche affinché venissero effettuati i necessari interventi di restauro. Venne tuttavia accusato, assieme a Oscar II°, di aver voluto l’ammodernamento della reggia e di non averne ordinato il ripristino come nella versione originaria.

Dal 1981, Drottningholm è tornata ad essere la residenza della famiglia reale di Svezia che dimora nell’ala sud. Immerso in un grande parco, il palazzo è diventato una delle principali attrazioni turistiche della capitale: tigli, siepi lineari e altre irregolari, prati erbosi e fontane meritano una passeggiata alla scoperta di questa bellezza storica e culturale.

I giardini e il parco

Costruiti in epoche diverse, i giardini della reggia si presentano con stili differenti. Inanzitutto vi è il parco barocco voluto alla fine del XVII° secolo da Hedvig Eleonora con grandi e spessi alberi che fiancheggiano il giardino di fronte all’edificio centrale: trascurato nel corso del XIX° secolo, è stato poi riportato all’antico splendore grazie a Gustavo VI° Adolfo di Svezia. Ospita numerose statue dello scultore olandese Adrian de Vries fra cui una splendida Fontana di Ercole. Altrettanto suggestivo è il parco all’inglese, situato a nord di quello barocco, con viali, alberi piantumati a gruppi, ponti, due stagni con canali e sculture in marmo fatte arrivare da Roma nel 1783 da re Gustavo III° (le statue originali si trovano nel Palazzo Reale di Stoccolma).

Costruito fra il 1763 e il 1770, il padiglione cinese è uno dei gioielli di questo castello: ispirato alla tradizionale architettura della Cina, fu il regalo di compleanno di re Adolfo Federico per la moglie Luisa Ulrica di Prussia. E’ considerato un bell’esempio di rococò con elementi di cineseria fra i più suggestivi d’Europa.

Completata invece nel 1746, la chiesa della reggia è tutt’ora utilizzata dai fedeli della parrocchia di Lovon e al suo interno si trovano un organo Cahman del 1730, uno splendido arazzo e il fonte battesimale realizzato dall’orafo francese Ambroise-Nicolas Cousinet.

Gli interni del Castello di Drottningholm

I consistenti interventi di restauro e di rinnovamento avvenuti in 400 anni di storia (i più grandi riguardano i primi del 1900 quando vennero installate fognature, riscaldamento, acqua e il nuovo tetto) hanno reso questa dimora uno dei luoghi simboli del paese.

Visitabile tutto l’anno (sia il castello che il parco), al suo interno si possono ammirare la scala monumentale (disegnata da Tessin il Vecchio) con decori e stucchi dell’italiano Giovanni Carove, la balaustra della scala con le statue di 9 muse, i dipinti trompe-l’oeil su pareti e soffitti di Johan Sylvius e David Ehrenstrahl, la stanza da letto di Hedvig Eleonora in stile barocco, la biblioteca della regina Luisa Ulrica e la cappella del palazzo. Da non perdere inoltre il Salone Verde dove Caterina II° di Russia firmò il trattato di pace con la Svezia; il Salone delle Udienze; il Salone Azzurro, quello di Carlo XI° e la Sala di Stato in cui si sono festeggiati compleanni e celebrati banchetti di nozze reali.

Aperto al pubblico per la prima volta nel lontano 1819, oggi il castello di Drottningholm permette di respirare l’atmosfera regale e sofisticata di una dimora che si è fortemente ispirata a quella di Versailles.

Informazioni utili, orari, come arrivare e prezzi dei biglietti

Orario: gennaio, marzo, novembre e dicembre, sabato e domenica dalle 12 alle 15.30; aprile e ottobre, da venerdì a domenica, dalle 11 alle 15.30; da maggio a agosto tutti i giorni dalle 10 alle 16.30; settembre, tutti i giorni dalle 11 alle 15.30. Chiuso alle visite dal 15 al 31 dicembre.

Per raggiungere il castello si possono utilizzare i mezzi pubblici: T-Bana (metropolitana) per Brommaplan e bus n° 301, 323, 177 e 179. In estate si può prendere il battello dal molo del Municipio (Stadshuskajen).

Prezzi d’ingresso: adulti 120 SEK (circa 11,50€); studenti 60 SEK (5,70€); gratuito sino a 17 anni.

Maggiori informazioni sul sito ufficiale.

 Pubblicato da il 02/04/2018 - 6.880 letture - ® Riproduzione vietata

18 Aprile 2024 La Sagra di Primavera a Pieve Corleto, Faenza ...

La Sagra di Primavera a Pieve Corleto, nella campagna di Faenza, ritorna ...

NOVITA' close