Skansen: visita al museo all'aperto e allo zoo di Stoccolma
Il Museo etnografico Skansen di Stoccolma consente di scoprire le tradizioni e gli edifici più antichi della Svezia.
Skansen è il primo museo etnografico all'aperto della storia, costruito nel 1891 e talmente ben riuscito da costituire il riferimento per i musei all'aperto realizzati in seguito, al punto da diventarne persino un sinonimo. Si trova sull'isola di Djurgården a Stoccolma, la capitale della Svezia. Il suo ideatore e realizzatore fu Artur Hazelius, uno studioso svedese nato nel 1833, che si ispirò al Norsk Folkmuseum di Oslo, ma che seppe rivoluzionare il concetto stesso di museo.
Alla fine del XIX secolo la rivoluzione industriale e l'irrefrenabile progresso tecnologico avevano già da tempo cominciato a manifestare i propri effetti sulla vita di tutti giorni, in Svezia come in tutto il Vecchio Continente. Hazelius, amante del suo paese e delle sue tradizioni, le vedeva pian piano svanire e decise di dedicare la propria esistenza, nonché le proprie risorse economiche, alla salvaguardia di un patrimonio che oggi non fatichiamo a considerare prezioso ma che all'epoca ben pochi si curavano di tutelare.
Mancavano una dozzina d'anni al cambio di secolo quando Hazelius cominciò a raccogliere oggetti di artigianato, utensili, strumenti e arredi tipici della sua regione. Con questi primi reperimenti partecipò all'Esposizione di Parigi, proponendo un “quadro vivente” che raffigurava una famiglia in lutto raccolto attorno al letto di una bambina deceduta. La rappresentazione non passò inosservata, Hazelius ricevette molti complimenti per la minuziosità e il realismo con il quale aveva ricreato la scena e ebbe la conferma che avrebbe avuto un pubblico.
Quando tornò a Stoccolma creò il Museo Nordico, inizialmente con l'intenzione di documentare gli usi e costumi di tutta la Scandinavia, in seguito concentrandosi solo sulla Svezia. Adottò l'allora innovativa tecnica dell'ambientazione. Ma ormai Hazelius si era talmente immedesimato nella missione che si era dato da non accontentarsi più di semplici oggetti o vestiti, voleva “salvare” anche gli edifici, che correvano lo stesso pericolo, e cominciò a raccoglierli.
Nel corso dei suoi viaggi lungo tutto il paese ne acquistò circa 150. Li fece smontare, trasportare e rimontare, pezzo per pezzo, in un'area di oltre 30 ettari sulla citata isola di Stoccolma. Il risultato fu straordinario: abitazioni, chiese, negozi, botteghe artigianali (alcune funzionanti come il forno e che vendono quanto producono) e edifici di vario genere, disposti su una vasta collina come se fossero parte di un villaggio rurale di fine Ottocento realmente esistente, ognuno dei quali regolarmente arredato con oggetti e mobili dell'epoca. Solo tre di questi edifici non sono stati smontati e rimontati, ma fedeli e minuziose copie di edifici originali.
Gli edifici sono quasi tutti accessibili, la maggior parte “abitati” da figuranti in costume dell'epoca. L'assoluto realismo dell'ambientazione è reso ancor più credibile dai “lavori” svolti dai figuranti, che cambiano al variare delle stagioni. Durante il periodo natalizio nella piazza centrale viene allestito un mercatino con prodotti tradizionali svedesi.
L'edificio più antico di tutti è l'unico non svedese: si tratta di un magazzino reperito in Norvegia, con decorazioni intagliate e originario del XIV secolo, anche se in parte ricostruito nell'Ottocento. Fra le altre costruzioni più significative vi è la Torre Bredablick in mattoni, preesistente alla destinazione dell'area a museo all'aperto, e la stupenda chiesa in legno di Seglora, del XVIII secolo. Durante gli anni '20 è stato ricostruito un quartiere di Stoccolma spostandovi delle abitazioni e botteghe originali in disuso.
In una parte del museo vi è lo zoo, il più antico del paese, con orsi, foche, renne, giganteschi alci, lupi, linci e altri animali scandinavi, tra cui degli sfrontatissimi scoiattoli che non si fanno problemi ad arrampicarsi sui pantaloni dei turisti per prendere il cibo dalle loro mani. Il parco attira circa 1,3 milioni di visitatori all'anno ed è ovviamente amato dai bambini, ma anche dagli adulti, perché combina aspetti educativi e ampi spazi verdi per giocare o rilassarsi.
Biglietti
I biglietti hanno prezzi che variano in base alla stagione. Gli adulti pagano da un minimo di 100 corone svedesi tra gennaio e marzo ad un massimo di 180 a luglio e agosto. I componenti di un gruppo e i pensionati hanno prezzi inferiori anch'essi legati alla stagionalità mentre i bambini dai 6 ai 15 anni pagano sempre 60 corone. Stessa modularità per gli orari. L'apertura è sempre alle 10:00 di mattina, la chiusura varia dalle 15:00 in pieno periodo invernale fino alle 20:00 di giugno-agosto. Maggiori informazioni sul sito ufficiale (in inglese): www.skansen.se.
Alla fine del XIX secolo la rivoluzione industriale e l'irrefrenabile progresso tecnologico avevano già da tempo cominciato a manifestare i propri effetti sulla vita di tutti giorni, in Svezia come in tutto il Vecchio Continente. Hazelius, amante del suo paese e delle sue tradizioni, le vedeva pian piano svanire e decise di dedicare la propria esistenza, nonché le proprie risorse economiche, alla salvaguardia di un patrimonio che oggi non fatichiamo a considerare prezioso ma che all'epoca ben pochi si curavano di tutelare.
Mancavano una dozzina d'anni al cambio di secolo quando Hazelius cominciò a raccogliere oggetti di artigianato, utensili, strumenti e arredi tipici della sua regione. Con questi primi reperimenti partecipò all'Esposizione di Parigi, proponendo un “quadro vivente” che raffigurava una famiglia in lutto raccolto attorno al letto di una bambina deceduta. La rappresentazione non passò inosservata, Hazelius ricevette molti complimenti per la minuziosità e il realismo con il quale aveva ricreato la scena e ebbe la conferma che avrebbe avuto un pubblico.
Quando tornò a Stoccolma creò il Museo Nordico, inizialmente con l'intenzione di documentare gli usi e costumi di tutta la Scandinavia, in seguito concentrandosi solo sulla Svezia. Adottò l'allora innovativa tecnica dell'ambientazione. Ma ormai Hazelius si era talmente immedesimato nella missione che si era dato da non accontentarsi più di semplici oggetti o vestiti, voleva “salvare” anche gli edifici, che correvano lo stesso pericolo, e cominciò a raccoglierli.
Nel corso dei suoi viaggi lungo tutto il paese ne acquistò circa 150. Li fece smontare, trasportare e rimontare, pezzo per pezzo, in un'area di oltre 30 ettari sulla citata isola di Stoccolma. Il risultato fu straordinario: abitazioni, chiese, negozi, botteghe artigianali (alcune funzionanti come il forno e che vendono quanto producono) e edifici di vario genere, disposti su una vasta collina come se fossero parte di un villaggio rurale di fine Ottocento realmente esistente, ognuno dei quali regolarmente arredato con oggetti e mobili dell'epoca. Solo tre di questi edifici non sono stati smontati e rimontati, ma fedeli e minuziose copie di edifici originali.
Gli edifici sono quasi tutti accessibili, la maggior parte “abitati” da figuranti in costume dell'epoca. L'assoluto realismo dell'ambientazione è reso ancor più credibile dai “lavori” svolti dai figuranti, che cambiano al variare delle stagioni. Durante il periodo natalizio nella piazza centrale viene allestito un mercatino con prodotti tradizionali svedesi.
L'edificio più antico di tutti è l'unico non svedese: si tratta di un magazzino reperito in Norvegia, con decorazioni intagliate e originario del XIV secolo, anche se in parte ricostruito nell'Ottocento. Fra le altre costruzioni più significative vi è la Torre Bredablick in mattoni, preesistente alla destinazione dell'area a museo all'aperto, e la stupenda chiesa in legno di Seglora, del XVIII secolo. Durante gli anni '20 è stato ricostruito un quartiere di Stoccolma spostandovi delle abitazioni e botteghe originali in disuso.
In una parte del museo vi è lo zoo, il più antico del paese, con orsi, foche, renne, giganteschi alci, lupi, linci e altri animali scandinavi, tra cui degli sfrontatissimi scoiattoli che non si fanno problemi ad arrampicarsi sui pantaloni dei turisti per prendere il cibo dalle loro mani. Il parco attira circa 1,3 milioni di visitatori all'anno ed è ovviamente amato dai bambini, ma anche dagli adulti, perché combina aspetti educativi e ampi spazi verdi per giocare o rilassarsi.
Biglietti
I biglietti hanno prezzi che variano in base alla stagione. Gli adulti pagano da un minimo di 100 corone svedesi tra gennaio e marzo ad un massimo di 180 a luglio e agosto. I componenti di un gruppo e i pensionati hanno prezzi inferiori anch'essi legati alla stagionalità mentre i bambini dai 6 ai 15 anni pagano sempre 60 corone. Stessa modularità per gli orari. L'apertura è sempre alle 10:00 di mattina, la chiusura varia dalle 15:00 in pieno periodo invernale fino alle 20:00 di giugno-agosto. Maggiori informazioni sul sito ufficiale (in inglese): www.skansen.se.