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Palazzo Ducale di Venezia, tour tra le sale della storica dimora dei Dogi

Il Palazzo Ducale di Venezia offre itinerari segreti e percorsi artistici di grande livello. Un tour include la Sala del Maggior Consiglio, il cortile e grazie alla Scala dei Censori la visita delle Logge del primo piano. Visibili affreschi di Tiziano e T.

Il più grande e suggestivo edificio civile di Venezia, Palazzo Ducale o dei Dogi, si affaccia sulla Piazzetta e sul molo del bacino di San Marco offrendo a chi arriva dal mare l’armonia cromatica delle sue facciate e l’elegante disegno dei suoi archi. Vero e proprio capolavoro in stile gotico veneziano, questo sontuoso palazzo, che si trova vicino al famoso Ponte dei Sospiri, grazie anche alle sue collezioni d’arte, fra cui alcune opere a firma di Tiziano, fa parte della Fondazione Musei Civici di Venezia.

Dimora del Doge e delle più alte cariche amministrative della Repubblica, fu costruito al posto del vecchio castello merlato edificato nell’814 devastato da incendi divampati nel 976 e nel 1105. L’aspetto architettonico attuale iniziò a prendere forma nella prima metà del 1300 e passò attraverso tre fasi costruttive affidate a famosi architetti fra cui Dalle Masegne, Lamberti, Rizzo, Lombardo e Scarpagnino.

Nell prima fase vennero costruite la Sala del Maggior Consiglio e la parte che affaccia sulla Piazzetta mentre in un secondo momento fu edificata l’ala lungo il rio del Palazzo, la cui facciata verso il cortile fu successivamente riprogettata dal Rizzo. La fase conclusiva della costruzione del Palazzo Ducale riguardò il proseguimento del lato sulla Piazzetta sino alla Basilica di San Marco dopo la demolizione dell’edificio che si trovava fra il palazzo e la chiesa.

Decorato all’interno con numerosi dipinti di scuola veneta, tali da far parlare di una vera e propria pinacoteca, il palazzo dei Dogi conserva quasi intatto il suo aspetto da circa 4 secoli nonostante sia stato gravemente danneggiato da rovinosi incendi.

Le due facciate principali, che si rispecchiano uguali sul molo e sulla Piazzetta, sono divise in tre ordini: al livello del terreno vi è un porticato con grandi arcate a sesto acuto; su questo, un loggiato aperto ad archi inflessi, due per ogni arco sottostante; la parte superiore, a parete liscia, ha finestre ogivali ed è decorata in tutta la sua superficie da disegni geometrici a rombi in marmo bianco, rosso e grigio con un effetto cromatico particolarmente interessante.

La Porta della Carta, ingresso principale della dimora, conduce al cortile di grandi dimensioni racchiuso dalle facciate interne dell’edificio ricche di elementi decorativi gotici, rinascimentali e classicheggianti. Sul lato nord del cortile si trova il porticato Foscari con l’omonimo arco, costruzione in stile gotico veneziano a cui sono stati sapientemente abbinati elementi di impronta rinascimentale. Se di fronte all’arco Foscari troneggia la Scala dei Giganti con le due imponenti statue di Nettuno e di Marte, opera del Sansovino, sopra il porticato si innalza la Facciata dell’Orologio realizzata dal Monopola.

Salendo sulla Scala dei Censori si accede al piano delle logge, aperte sul cortile lungo tre lati e all’esterno sulle due facciate. Per raggiungere invece i due piani superiori, chiamati anche piani nobili, si sale la Scala d’Oro, opera cinquecentesca realizzata dallo Scarpagnino su progetto del Sansovino, anticamente riservata a magistrati e alte personalità. Fra le numerose sale comprese al primo piano nobile vi sono la Sala del Maggior Consiglio, quella dello Scrutinio, del Magistrato al Criminal e del Magistrato alle Leggi oltre a quella che un tempo era l’abitazione stessa del Doge. Tutte le sale conservano ancora oggi preziose opere d’arte che ricoprono pareti e soffitti fra cui spiccano la tela del Tintoretto (padre e figlio) raffigurante il Paradiso e l’Apoteosi di Venezia di Paolo Veronese. Altrettanto degni di nota sono il Giudizio Universale di Palma il Giovane, ospitata nella Sala dello Scrutinio, e le celebri statue di marmo di Adamo e Eva scolpite da Antonio Rizzo e oggi conservate nella Sala del Magistrato.

In quella che fu la dimora del Doge spiccano opere di Carpaccio e Bellini oltre ad interessanti quanto singolari dipinti di ispirazione satirica, conosciuti come “stregozzi”, di Jeronimus Bosch. Da questo piano una scala accompagna alla cappella privata del Doge in cui si trova un affresco di Tiziano, il San Cristoforo, dipinto dal grande artista fra il 1523 e il 1524 su incarico affidatogli da Andrea Gritti.

La Scala d’Oro conduce poi al secondo piano nobile, diviso come il primo in numerose sale sede di organismi di governo e ricchissime di dipinti e altre opere d’arte. Fra tutte spiccano la raccolta di armi da guerra esposta nelle Sale d’Armi del Consiglio dei Dieci con armi da taglio e da fuoco che risalgono ai secoli XV° e XVI°, il dipinto di Tiziano “Il Doge Grimani in ginocchio davanti alla Fede”, “Mercurio e le Grazie” e “Bacco e Arianna” del Tintoretto.

Gli incendi che danneggiarono in diversi episodi Palazzo Ducale portarono purtroppo alla distruzione di capolavori artistici custoditi nell’edificio civile simbolo di Venezia la cui storia politica si può comunque ancora ripercorrere grazie alla ricca narrazione pittorica qui esposta.

Palazzo Ducale ospita inoltre le prigioni vecchie che sono suddivise in due aree, i Pozzi nei sotterranei e i Piombi nel sottotetto. Quasi sotto il livello dell’acqua e quindi nella zona più insalubre e malsana, i primi ospitavano i delinquenti comuni in piccole celle rischiarate da una debole luce. I Piombi, invece, altro non erano che le celle di prigionieri illustri come nobili, religiosi e persone di un certo rango sociale accusate di qualche crimine. Nei secoli in quest’ultima area delle carceri vennero rinchiusi personaggi come Silvio Pellico, Niccolò Tommaseo e Giacomo Casanova che fu autore, tra l’altro, di una spettacolare evasione.

Proseguendo si possono visitare le Sale dell’Armeria che rappresentano un’interessante collezione d’armi e munizioni di diversa provenienza, arricchita da cimeli preziosi, che oggi conta oltre due mila pezzi. Da non perdere la sala del Gattamelata dove vi è esposta l’armatura del condottiero Erasmo da Narni e alcuni altri oggetti fra cui uno stendardo conquistato durante le battaglia di Lepanto del 1571 decorato da una bordatura su cui vi sono dei versetti del Corano e l’armatura di Enrico IV° di Francia. Si possono inoltre vedere balestre da fuoco, accette e spade oltre che strumenti di tortura.

Il percorso museale accompagna inoltre alla visita del Museo dell’Opera, conosciuto anche come fabbriceria o procuratoria, dove al piano terra del Palazzo dei Dogi sono conservati documenti e vestigia dell’attività legata alla manutenzione e alla gestione dell’edificio. Nelle sei sale in cui attualmente si sviluppa l’Opera si possono ammirare soprattutto capitelli e colonne del porticato trecentesco e del loggiato.

Per chi lo desidera è infine possibile visitare (ma solo su prenotazione e con accompagnatore) gli Itinerari Segreti di Palazzo Ducale che si snodono attraverso alcune stanze nelle quali, durante l’epoca della Serenissima, si svolgevano attività legate all’amministrazione dello stato e del potere: l’Ufficio del Cancellier Grande, quello del Notaio Ducale, la Stanza della Tortura e la Sala degli Inquisitori, la temutissima magistratura istituita nel 1539.

L’ingresso per il pubblico a Palazzo Ducale è attraverso la Porta del Frumento, così chiamata perché si trovava accanto all’Ufficio della Biada, che si apre sotto il porticato della facciata trecentesca nei pressi del Bacino San Marco.

Palazzo Ducale è aperto tutti i giorni (tranne il 25 Dicembre e il 1° gennaio) al pubblico dal 1° Aprile al 31 Ottobre dalle 8.30 alle 19 e dal 1° Novembre al 31 Marzo dalle 8.30 alle 17.30. Ingresso consentito sino ad un’ora prima della chiusura.

Il biglietto d’ingresso, valido anche per il percorso integrato del Museo Correr, il Museo Archeologico Nazionale e le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, ha validità tre mesi e consente una sola entrata a Palazzo Ducale e percorso integrato. L’intero costa 17 Euro e il ridotto 10 Euro (ragazzi dai 6 ai 14 anni, studenti dai 15 ai 25 anni, ultra 65enni, accompagnatori di gruppi di ragazzi o studenti…). Gratuito per residenti e nati nel Comune di Venezia, portatoti di handicap e accompagnatore, volontari del servizio civile…). Per chi desidera visitare gli Itinerari Segreti il costo del biglietto ammonta a 20 Euro per l’intero e a 14 per il ridotto. Infine il Museo Pass, biglietto cumulativo per tutte le collezioni permanenti dei musei civici di Venezia aperti e di quelli collegati, è acquistabile a 24 e 18 Euro.

Per raggiungere Palazzo Ducale, situato in San Marco 1, si può utilizzare il vaporetto: da Piazzale Roma e dalla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria, linea 2 fermata Giardinetti, linea 5.1 o 4.1 fermata San Zaccaria; da Lido di Venezia linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria, linea 5.2 fermata San Zaccaria.

Accessibile a portatori di disabilità ad eccezione degli Itinerari Segreti, Prigioni e Armeria.

Sito ufficiale: www.palazzoducale.visitmuve.it

 Pubblicato da il 12/03/2015 - 15.941 letture - ® Riproduzione vietata

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