Hermitage Amsterdam, la filiale olandese del museo di San Pietroburgo
Il museo Hermitage di Amsterdam si trova nel cuore della capitale dei Paesi Bassi (Olanda) sulle rive del fiume Amstel, ospitato nello storico plazzo dell'Amstelhof. Qui si svolgono esposizioni temporanee e una mostra permanente.
Lo storico legame tra Russia e Paesi Bassi è stato ulteriormente consolidato nel 2009 con l’inaugurazione dell’Hermitage di Amsterdam, la terza filiale estera del celebre museo di San Pietroburgo dopo quelle di Londra e Las Vegas. Lo spazio espositivo, situato nella cintura meridionale dei canali, lungo le rive del fiume Amstel, ospita mostre prestigiose che ruotano in media un paio di volte all’anno e una collezione permanente suddivisa in due sezioni relative rispettivamente alla storia dei rapporti tra Russia e Paesi Bassi e alla descrizione dell’Amstelhof, l’edificio seicentesco all’interno del quale è stato istituito il museo.
Quest’ultimo risale al 1682, quando il diacono della Chiesa olandese riformata Oude Vrouwen Huys ne commissionò la costruzione in seguito alla cospicua donazione da parte del ricco mercante Barent Helleman, scomparso nell’ottobre del 1680. A progettarlo fu l’architetto Hans van Petersom, che declinò una facciata lunghissima, di oltre cento metri, e un ampio cortile interno secondo uno stile classico, piuttosto diffuso per l’epoca. Ai tempi l’Amstelhof ospitava una casa di accoglienza femminile per indigenti in cui vivevano e lavorano oltre 400 donne; tale funzione è rimasta sostanzialmente inalterata fino all’inizio del XXI secolo, quando il complesso è stato interamente restaurato nell’ottica di accogliere una branca del museo statale dell’Hermitage.
La scelta di Amsterdam come sede estera della più importante istituzione museale russa è tutt’altro che casuale e affonda le proprie radici nel rapporto consolidato nei secoli tra i due paesi. Ad avvicinarli per la prima volta fu la scelta dello zar Pietro il Grande che, nel 1697, scelse proprio la capitale olandese per completare i suoi studi inerenti ai fondamenti di ingegneria navale, durante i quali si dice che imparò anche le più diffuse imprecazioni in lingua locale. Proprio il legame tra Russia e Paesi Bassi è raccontato minuziosamente all’interno di alcune sale dell’esposizione permanente, ma la fama del museo è legata soprattutto alla qualità delle sue mostre temporanee.
Dal 19 giugno 2009, giorno di inaugurazione dell’Hermitage olandese, ad oggi, molte di queste hanno riguardato tematiche russe, sia storiche che culturali. Tuttavia, oltre a collezioni russe di ogni genere, il complesso ha ospitato rassegne incentrate su prestigiosi artisti del panorama internazionale, da Van Gogh a Picasso, da Matisse a Van Dyck, affermandosi come uno dei musei più visitati della città. Oltre alla qualità degli allestimenti, tra le ragioni del suo successo ci sono anche le dimensioni, in quanto quello di Amsterdam è il più grande tra i satelliti di San Pietroburgo, con ben 12.800 mq di superficie, di cui oltre 2.000 dedicati alle esposizioni.
Ad ampliare e diversificare l’offerta culturale dell’Hermitage concorrono tante altre funzioni condensate all’interno del vasto complesso sulla rive dell’Amstel. Ai più piccoli è stata dedicata un’intera ala dell’edificio, dove sotto la guida di esperti educatori possono stimolare la propria creatività partecipando a laboratori artistici in inglese. Presso il Garden Wing si trova il café-ristorante Neva, che offre splendidi scorci sul giardino, mentre incontri, conferenze e dibattiti animano si susseguono per tutto l’anno in vari ambienti del palazzo.
Per conoscere i titoli delle mostre e la loro durata potete consultare il sito www.hermitage.nl/en, all’interno del quale troverete tutte le informazioni che vi occorrono. Il museo è aperto tutti i giorni, tranne il 25 dicembre e il 27 aprile, dalle 10.00 alle 17.00, ma tenete presente che l’ultimo biglietto di ingresso viene stampato alle 16.30. Per entrare gli adulti pagano 15 €, sebbene esistano sconti sostanziosi per bambini, gruppi e possessori di tessere come la I amsterdam City Card. La strada più breve per raggiungere l’Hermitage coi mezzi pubblici è prendere la metropolitana e scendere alla fermata Waterlooplein, da cui passano 3 linee (51, 53 e 54), o in alternativa prendere i tram n° 9 o 14.
Quest’ultimo risale al 1682, quando il diacono della Chiesa olandese riformata Oude Vrouwen Huys ne commissionò la costruzione in seguito alla cospicua donazione da parte del ricco mercante Barent Helleman, scomparso nell’ottobre del 1680. A progettarlo fu l’architetto Hans van Petersom, che declinò una facciata lunghissima, di oltre cento metri, e un ampio cortile interno secondo uno stile classico, piuttosto diffuso per l’epoca. Ai tempi l’Amstelhof ospitava una casa di accoglienza femminile per indigenti in cui vivevano e lavorano oltre 400 donne; tale funzione è rimasta sostanzialmente inalterata fino all’inizio del XXI secolo, quando il complesso è stato interamente restaurato nell’ottica di accogliere una branca del museo statale dell’Hermitage.
La scelta di Amsterdam come sede estera della più importante istituzione museale russa è tutt’altro che casuale e affonda le proprie radici nel rapporto consolidato nei secoli tra i due paesi. Ad avvicinarli per la prima volta fu la scelta dello zar Pietro il Grande che, nel 1697, scelse proprio la capitale olandese per completare i suoi studi inerenti ai fondamenti di ingegneria navale, durante i quali si dice che imparò anche le più diffuse imprecazioni in lingua locale. Proprio il legame tra Russia e Paesi Bassi è raccontato minuziosamente all’interno di alcune sale dell’esposizione permanente, ma la fama del museo è legata soprattutto alla qualità delle sue mostre temporanee.
Dal 19 giugno 2009, giorno di inaugurazione dell’Hermitage olandese, ad oggi, molte di queste hanno riguardato tematiche russe, sia storiche che culturali. Tuttavia, oltre a collezioni russe di ogni genere, il complesso ha ospitato rassegne incentrate su prestigiosi artisti del panorama internazionale, da Van Gogh a Picasso, da Matisse a Van Dyck, affermandosi come uno dei musei più visitati della città. Oltre alla qualità degli allestimenti, tra le ragioni del suo successo ci sono anche le dimensioni, in quanto quello di Amsterdam è il più grande tra i satelliti di San Pietroburgo, con ben 12.800 mq di superficie, di cui oltre 2.000 dedicati alle esposizioni.
Ad ampliare e diversificare l’offerta culturale dell’Hermitage concorrono tante altre funzioni condensate all’interno del vasto complesso sulla rive dell’Amstel. Ai più piccoli è stata dedicata un’intera ala dell’edificio, dove sotto la guida di esperti educatori possono stimolare la propria creatività partecipando a laboratori artistici in inglese. Presso il Garden Wing si trova il café-ristorante Neva, che offre splendidi scorci sul giardino, mentre incontri, conferenze e dibattiti animano si susseguono per tutto l’anno in vari ambienti del palazzo.
Per conoscere i titoli delle mostre e la loro durata potete consultare il sito www.hermitage.nl/en, all’interno del quale troverete tutte le informazioni che vi occorrono. Il museo è aperto tutti i giorni, tranne il 25 dicembre e il 27 aprile, dalle 10.00 alle 17.00, ma tenete presente che l’ultimo biglietto di ingresso viene stampato alle 16.30. Per entrare gli adulti pagano 15 €, sebbene esistano sconti sostanziosi per bambini, gruppi e possessori di tessere come la I amsterdam City Card. La strada più breve per raggiungere l’Hermitage coi mezzi pubblici è prendere la metropolitana e scendere alla fermata Waterlooplein, da cui passano 3 linee (51, 53 e 54), o in alternativa prendere i tram n° 9 o 14.