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Vacanze wellness e benessere in Trentino, in due parole Vita Nova

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1° immagine: Pale di San Martino e cavalli al pascolo

Quando si parla di Trentino il pensiero si associa automaticamente alla neve, e alle settimane bianche trascorse a coapofitto tra piste e cime dolomitiche. Ma sci e snowboard rappresentano solo una minima parte dell'offerta turistica del Trentino, regione capace di stupire i turisti in ogni periodo dell'anno. Trekking tra i sentieri, attività sportive di ogni tipo, cultura e tradizioni, e soprattutto una attenta gestione del territorio, hanno reso i paesaggi del Trentino luoghi del benessere dell'anima, a cui si aggiunge un innato senso di ospitalità e attenzione verso gli ospiti, che vengono accolti e coccolati come in nessun altro luogo del nostro Bel Paese.

Proprio per scoprire questo benessere a 360° che il Trentino offre ai suoi ospiti, la redazione de ilTurista.info ha partecipato al Blog Trip di #vitanova12 (blog), che si è svolto nello spazio di un week-end lungo tra Trento e le magnifiche Val di Fiemme e Val di Fassa, due delle tre valli create dal percorso del torrente Avisio, (detto La Veisc in lingua ladina) che dal passo di Fedaia scorre per 88 km fino al fiume Adige, muovendosi tra scenari montani di grande intensità e bellezza. In questa galleria fotografica trovate prima gli scatti salienti del tour, e poi la serie completa dei momenti di questo viaggio all'insegna del benessere che, sottolineiamo, ha anche avuto fasi di vero relax tra saune e massaggi, oltre che essere un viaggio attivo tra la natura meravigliosa di questo angolo del Trentino.

I quattro giorni del percorso hanno avuto inizo a Trento, capoluogo della regione, dove abbiamo imparato a conoscere uno dei prodotti più importanti della terra trentina: il suo vino. Una lezione sui spumanti di Trento Doc, presso il Palazzo Roccabruna, sede dell'Enoteca Provinciale, ci ha preparato per gustare al meglio questa eccellenza regionale, accompagnato dai deliziosi prodotti tipici regionali, ed il vino ha fatto da trade-union del tour, comune denominatore per ogni luogo toccato dal nostro Blog Trip.

La prima tappa del percorso ci ha portati in direzione della Val di Fiemme, con arrivo in Val di Stava, appena più in alto di Tesero, presso l'Hotel Shandranj (Wellness & Family Hotel). E' stato qui che abbiamo imparato come l'accoglienza negli Hotel Dolcevita non sia un mero esercizio di fidelizzazione, ma come la cultura dell'ospitalità sia radicata nel DNA delle persone, e soprattutto di Evelyn  e Alberto, e che la gioia nell'accogliere il turisita abbia davvero uno scopo più profondo del semplice servizio ad un cliente. Dopo un pomeriggio a tutto benessere, tra piscina, bagno turco e jacuzzi del centro Chandra&Surya, una cena nel pieno della migliore tradizione trentina, l'hotel ci ha organizzato una escursione notturna a Predazzo, per vedere una cascata in un contesto diverso dal solito, sotto ad un cielo stellato. Poi il giorno seguente ci siamo dedicato all'activity del rafting in Val di Fiemme, recandoci presso la stazione intermedia della telecabina del Cermis. Qui abbiamo fatto esperienza di torrente, tra rapide, cascate e tuffi spericolati che ci hanno creato un benessere interiore, autogratificante, ogni qual volta riuscivamo a superare le prove di "coraggio" cui siamo stati sottoposti, come il passaggio sotto ad una cascata ed un salto nel lago da quasi 5 m di altezza.

Dopo un benessere di tipo sportivo, quasi adrenalinico, la tappa successiva è stata l'Hotel Veronza di Cavalese, dove abbiamo partecipanto ad un TrekKing del Benessere, attività che prevede una passeggiatta rilassante nel bosco, seguita da una fase di relax guidato, accompagnato da un delicato massaggio del viso. Trovarsi nel silenzio del bosco, interrotto unicamente dai cinguettii degli uccellini, tra la magia di betulle, larici e prati di un verde brillante, è già di per sè un momento di grande pace e benessere interiore, ma ovviamente la meditazione guidata, distesi su di un soffice prato, ha reso la giornata particolarmente indimenticabile. Dopo una cena di grande livello, sempre all'Hotel Lagorai, la sera abbiamo incontrato l'anima artistica della Val di Fiemme, l'artigianato in legno del Bepo, una corale maschile con i canti tradizionali della Valle di Fiemme, il tutto accompagnato delle grappe di qualità di L'Ones, produttore attento all'eccellenza.

Il penultimo giorno del blog tour è stata la volta della Val di Fassa, salutato l'Hotel Shandranj sotto un temporale, abbiamo raggiunto Moena , e da qui ci siamo arrampicati oltre il Passo San Pellegrino: da qui siamo a saliti a Fuciade, un angolo poco conosciuto del Trentino orientale. Il luogo ci si è rivelato con la sua bellezza disarmante, per nulla intaccata dal cielo nuvoloso, che minacciava pioggia. L'incontro con la famiglia Pellegrin, capitanata dall'inossidibaile Carlo, detto "Opa" ci ha catapultati nel mondo delle tradizioni ladine, oltre che accompagnandoci tra paesaggi fiabeschi, con pascoli trapuntati di mucche e cavalli, e con un fondale magico in cui si stagliavano le Pale di San Martino. La salita verso la baita, posta a circa quota 2.300, è avvenuta con il metodo del Nordic Walking, e cioè con l'ausilio dei bastoncini, da muovere in modo armonico con il prorio passo di camminata. Durante l'esercizio fisico c'è stato tutto il tempo di ammirare le fioriture intense dei pascoli, in cui spiccavano le Nigritelle, una infiorescenza protetta, famosa per le sue proprietà benefiche, utilizzate dai centri benessere di questa zona del Trentino.

Arrivati in quota ci aspettava un percorso Kneipp, e cioè una camminata rilassante a piedi nudi sui muschi d'alta quota, che prevedeva anche l'ingresso, per pochi secondi, nelle acque gelide di un ruscello. Il metodo Kneipp fu infatti inventato da un omonimo austriaco, che comprese gli effetti imunizzanti ed energizzanti di questi rapidi cambi di temperatura per il nostro organismo. Ad essere sinceri gli effetti di stanchezza della camminata sono svaniti rapidamente, anche grazie ad un massaggio podalico guidato dall'esperto della famiglia Pellegrin. La stessa famiglia ci ha accolti in baita, offrendoci un pranzo a base di prodotti tipici, un desinare gustoso, fatto di una cucina povera ma con grande cura dei prodotti, genuini e praticamente a chilometro zero. Il tutto condito con una vera gioia ladina, fatta di canti ed allegrie contagiosi. Nel pomeriggio poi la discesa a Vigo di Fassa, nella struttura alberghiera di famiglia, l'Active Hotel Olympic. Presso l'annesso centro benessere Te Jaga abbiamo sperimentato momenti di vero benessere, dai bagni di fieno ai massaggi, dalla classica sauna al rito teutonico dell'Aufguss. il tutto nella cornice magnifica della Val di Fassa, avvolta da una calda luce estiva.

L'ultima sera in Val di Fassa, dopo il check in all'Hotel Medil di Campitello di Fassa, ha visto il blog tour trasferirsi a Pozza di Fassa, con l'incontro con la famiglia Gross. Prima una cena al ristorante, al'inzio della valle di San Nicolò, dove il palato è stato sedotto da acune speciailtà della Valle di Fassa, poi l'escursione notturna, con le fiaccole, nel buio della Valle San Nicolò. Obiettivo una baita della famiglia Gross, dove ci aspettava un momento di cultura ladina, reso ancora più suggestivo dalla cornice di un meraviglioso cielo stellato , spettacolo che solo le valli dolomitiche sono in grado di regalare in modo così superbo. La presenza di astrofili trentini, muniti di telescopio e puntatore laser, hann oreso indimenticabile l'ultima serata di #vitanova12.

La mattina successiva ha visto la conclusione del nostro viaggio da Trento alla Val di Fiemme/Val di Fassa. Dall'Hotel Medil che ci ha messo a disposizione il suo centro benessere, e che ci ha consentito magnifiche passeggiate tra i boschi intorno a Campitello di Fassa, ci siamo trasferiti all'Hotel Ladinia, sempre della famiglia Gross, a Pozza di Fassa. Qui ci aspettava l'ultimo appuntamento gastronomico, preceduto da un apertivo a base dei migliori formaggi, a cura del Caseificio Sociale della Val di Fassa. A conferma dell'ospitalità del Trentino orientale, anche la famiglia Gross si è spesa per farci apprezare al meglio cultura e gastronmia di questa terra, regalandoci gli ultimi momenti di vero benessere di tutta #vitanova12. Il destino però ci attendeva per un ultimo, inaspettato saluto ladino: a Moena l'incontro con una manifestazione folcloristica, la Segra de San Vile, con una sfilata in costumi tipici, cosa che non ha fatto che aumentare la nostalgia del gruppo, rendendo ancora più triste il rientro a Trento...
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