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Khon Kaen (Thailandia). La cittą universitaria e i suoi templi

Khon Kaen, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Khon Kaen dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Al riparo dai maggiori flussi turistici del paese, la provincia di Khon Kaen e il suo capoluogo rappresentano una valida alternativa per chi vuole scoprire gli angoli più autentici della Thailandia. L’insediamento, che conta all’incirca 150.000 abitanti, è sede della più grande università dell’Isan (Thailandia del Nordest) e rappresenta il principale centro commerciale e finanziario di una zona contraddistinta da un pregevole connubio tra vecchio e nuovo, città e campagna, tradizione e modernità. Oltre all’atmosfera effervescente e positiva che vi si respira, Khon Kaen vanta alcune interessanti attrattive di carattere culturale e artistico, troppo spesso messe in secondo piano rispetto ad altri aspetti negativi quali gli orrendi casermoni di cemento della periferia ed il traffico perennemente congestionato delle sue strade.

Vitale e in continuo movimento, l’area metropolitana di Khon Kaen è costellata di numerosi templi risalenti a periodi diverse. Il più importante è il Wat Nong Wang, costruito sulla riva meridionale del Buengk Aenn Akhon, un lago di quasi 100 ettari di superficie. L’edificio ospita il Phra Mahathat Kaen Nakhon, un magnifico stupa decorato da mirabili dipinti murali contenente una ricca collezione di oggetti storici tra cui diverse statue del Buddha disposte al 4° piano. Più in alto, al 9° piano, si trova una piattaforma panoramica da cui si apprezzano alcuni degli scorci migliori della città e una vista incantevole sul lago e il verde che lo circonda. Quest’ultimo è il polmone verde di Khon Kaen, nonché il luogo migliore per rilassarsi e prendere un po’ di fresco nei torridi pomeriggi di sole.

Altri due templi da visitare a Khon Kaen sono il Sanjao Bueng Tao Gong Ma e il Wat Pho Ban Nontan. Il primo, talvolta chiamato Sanjao Bueng Kaen Nakhon, è il tempio cinese più grande e bello della città, fronteggiato da un parco dominato da un’enorme statua raffigurante Guan-Im, la dea cinese della misericordia. Il Wat Pho Ban Nontan, invece, si trova anch’esso a ridosso del lago, circondato dal verde, ed è una delle testimonianze più antiche tutt’ora visibili a Khon Kaen, essendo risalente a un’epoca addirittura anteriore alla fondazione dell’insediamento. Rimanendo in ambito sacro, ci sono almeno un paio di santuari che meritano di essere visti. Uno è il Santuario di Mahesak, un prang khmer in stile moderno dedicato alla divinità hindu Indra, mentre l’altro è la “pagoda a un pilastro”, la copia fedele dell’autentica Chùa Một Cột (pagoda a un pilastro unico) di Hanoi fatta costruire dalla comunità vietnamita locale.

Per completare la visita al centro non restano da vedere che alcuni interessanti musei. Anzitutto, per cercare di comprendere meglio usi, costumi e storia del luogo è da visitare il Khon Kaen National Museum, che ospita un’ampia collezione di manufatti dalla preistoria ai giorni nostri tra cui spiccano magnifiche ceramiche provenienti dal sito archeologico di Ban Chiang e un sontuoso săir-mah del periodo Dvaravati. Successivamente si può passare in rassegna il più piccolo Khon Kaen City Museum, all’interno del quale l’Isan viene raccontato da altre preziose testimonianze del passato tra cui alcuni affascinanti diorami.

Ogni giorno, dalle 16.00 alle 22.00, si tiene il mercato di Rim Bueng Kaen Nakhon, una piccola ma vivace distesa di bancarelle all’ombra del Wat That dove acquistare un po’ di tutto, da prodotti gastronomici a produzioni di artigianato locale. Verso la fine di novembre, invece, si tengono ogni anno i due eventi principali del calendario di Khon Kaen: la Festa della Seta e la Festa di Phuk Siaw, entrambe della durata di 12 giorni. Ancor più della prima, la Festa di Phuk Siaw calamita l’attenzione della cittadinanza grazie al suo profondo carico emotivo, imperniato sul tradizionale legame di amicizia del pòok sèe-o, il rito che prevede l’utilizzo di un vero e proprio filo allacciato simbolicamente ai polsi dei partecipanti.

Il clima è tropicale, nettamente suddiviso in due stagioni: quella umida, tra maggio e ottobre, e quella secca da novembre a aprile. La prima, innescata dal monsone, comporta violente e abbondanti precipitazioni che toccano l’apice tra agosto e settembre, durante i quali cadono complessivamente circa 500 mm di pioggia in appena due mesi. In questo periodo le temperature sono particolarmente elevate durante la notte, quando è raro scendere sotto i 23/24 gradi, mentre di giorno fa leggermente meno caldo rispetto a marzo e aprile, con massime comunque intorno a 32/33 gradi e un alto tasso di umidità che genera un’afa insopportabile. Decisamente migliore è la stagione secca, ed in particolare i mesi di dicembre e gennaio, durante i quali non piove praticamente mai e la temperatura oscilla mediamente tra 31 e 16 gradi.

Khon Kaen dispone di un proprio aeroporto collegato più volte al giorno a quello di Bangkok. Molti visitatori giungono in città in autobus, venendo fatti scendere o presso il terminal di Prachasamosorn Rd o in quello centralissimo di Klang Muang Rd, distanti una quindicina di minuti a piedi l’uno dall’altro. Ai margini del centro, in fondo a Ruen Ron Rd, c’è invece la stazione ferroviaria, da cui partono ogni giorno diversi treni diretti a Bangkok, Nong Khai e Nakhon Ratchasima.
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 Pubblicato da - 24 Febbraio 2015 - © Riproduzione vietata

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