Gerasa (Jerash): visita alle rovine archeologiche della Pompei d'Oriente
Jerash, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Jerash dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La chiamano la "Pompei d'Oriente", bella com'è, fra colonne antiche e resti di costruzioni che appartenevano a templi, bagni termali e fontane. Il sito archeologico di Jerash, in Giordania, ha tentato più volte di ricevere la qualifica Unesco di Patrimonio dell'Umanità. Non ce l'ha ancora fatta, nonostante l'indiscutibile bellezza e importanza delle testimonianze in esso custodite, per la natura dei restauri eseguiti soprattutto dopo il grande terremoto del 1927, non conservativi, quindi effettuati con materiali della stessa epoca dei reperti trattati, ma stilistici, tramite l'utilizzo di materiali simili ma non originali.
Una scelta penalizzante ma che, agli occhi dei turisti, risulta assolutamente trascurabile. Sepolta per secoli sotto la sabbia prima di essere riscoperta e portata alla luce negli ultimi 70 anni, la spledida Gerasa visse il suo massimo splendore sotto il dominio dei Romani. Per 6.500 anni è stata abitata ininterrottamente. Le sue origini risalgono al periodo in cui in Egitto era forte il governo dei Tolomei.
Il suo nome deriva dalla città greca di Antiochia e significa per l'appunto "Antiochia sul fiume d'oro", il Wadi Jerash che fa parte del bacino idrico del fiume Giordano. Quando si costituì la Lega delle 10 città, la Decapoli, Gerasa era la più ricca. A permetterle il primato, le condizioni climatiche, lo sviluppo di una fertile agricoltura grazie alla vicinanza del corso d'acqua, la disponibilità di minerali e non ultima la sua posizione, a 160 km da Damasco, 90 da Gerusalemme, 40 da Amman, in grado di renderla ricco crocevia di rotte commerciali.
Il suo impianto strutturato con la classica impostazione a centuriazione romana nel periodo del massimo sviluppo è delimitato da da due porte, quella di Damasco a Nord e quella di Philadelphia, antico nome di Amman voluto da Tolomeo II, a Sud. L'arco di trionfo fatto costruire in onore dell'imperatore Adriano nel 129 d.C, introduce al sito, che occupa una estensione di 6 km da porta a porta e di 4 km ai lati. L'intervento faceva parte di un progetto molto più ampio, mai realizzato, per contenere entro le mura sviluppate dall'arco tutto l'abitato di Gerasa. Ora quella porta segna l'entrata verso l'enorme bacino di reperti e storia, molti dei quali ancora devono essere esplorati, come l'impianto delle 20 chiese individuate ma non ancora portate alla luce.
Tra i siti degni di nota sono da non perdere:
Arco di Adriano - Eretto per commemorare la visita dell’Imperatore Adriano a Jerash nel 129 d.C., questo splendido arco trionfale doveva diventare l’ingresso meridionale principale per la città; tuttavia, i piani di espansione non furono mai portati a termine.
Ippodromo - Questa imponente arena lunga 245 metri e larga 52 conteneva 15.000 spettatori e ospitava corse con le bighe e altri sport. La data esatta in cui fu costruita non è chiara ma si ritiene che risalga al periodo compreso tra la metà del II e il III secolo d.C. È ora possibile rivivere i giorni in cui gladiatori e antichi Romani alla guida di bighe apparivano al cospetto della folla, grazie agli spettacoli portati in scena dal RACE, come spiegheremo più avanti.
Tempio di Diana. Il suo sviluppo è su tre livelli, il terzo dei quali arriva oggi all'altezza della strada. Il Decreto emanato dall'imperatore Teodosio legalizzò la distruzione dei templi pagani. Il Tempio di Diana non venne distrutto ma trasformato, conservando la struttura, in un laboratorio di ceramica. Il terribile terremoto che nel 1927 mise in serio pericolo la sopravvivenza del sito archeologico provocò diversi crolli, gli stessi che hanno lasciato traccia anche nel Tempio. Il movimento ondulatorio non è mai cessato definitivamente. Se si prova ad inserire un'asta fra le fessure delle colonne ancora in piedi si possono notare delle oscillazioni indotte dal vento.
Piazza Ovale o Ellittica - La spaziosa piazza misura 90 metri per 80 ed è circondata da un ampio marciapiede ornato da colonne in stile ionico del primo secolo d.C. Al centro della piazza vi sono due altari e una fontana fu aggiunta nel VII secolo d.C. Questa struttura quadrata presenta ora una colonna centrale, eretta recentemente per collocarvi la fiamma del Festival di Jerash.
Strada colonnata - Lastricata tutt’oggi con le pietre originali, sono ancora visibili i solchi causati dalle carrozze; con i suoi 800 metri di lunghezza, il Cardo rappresenta il fulcro architettonico di Jerash. Un sistema di fognature sotterraneo si estendeva per tutta la lunghezza del Cardo e i fori regolari ai lati della strada servivano per raccogliere le acque piovane e convogliarle nelle fognature.
Cattedrale - Lungo il Cardo Maximus, sulla sinistra si trova il monumentale ingresso, caratterizzato da squisite incisioni, di un tempio romano dedicato a Dioniso risalente al II secolo. Nel IV secolo il tempio fu ricostruito come chiesa bizantina e ora è denominato la “Cattedrale” (sebbene non vi siano prove che fosse più importante di altre chiese). In cima alla scalinata, adiacente al muro esterno orientale della Cattedrale, è situato il santuario di Santa Maria, che presenta un’iscrizione dedicatoria a Maria e agli arcangeli Michele e Gabriele.
Ninfeo - Questa fontana ornamentale fu costruita nel 191 d.C. e dedicata alle ninfe. Fontane del genere erano comuni nelle città romane e costituivano importanti punti di refrigerio per i cittadini. Questo esempio, giunto a noi in uno stato di conservazione ottimale, era originariamente adornato con marmo nella parte inferiore e gesso nella parte superiore, e coperto con una semi-cupola. Zampilli d’acqua provenienti da sette teste di leone incise si riversavano in piccole vasche sul marciapiede, da cui attraverso sistemi di drenaggio venivano convogliate nel sistema di fognature sotterraneo.
Teatro settentrionale - Il Teatro settentrionale fu costruito nel 165 d.C. La parte frontale è costituita da una piazza circondata da colonne, dove era situata una scalinata che conduceva all’entrata. Originariamente, il teatro disponeva solo di 14 filediposti e veniva utilizzato per rappresentazioni, assemblee cittadine e altri eventi. Nel 235 d.C., fu ingrandito finoaraggiungere una capienza di 1.600 spettatori. Il teatro cadde in disuso nel V secolo e molte delle pietre che lo componevano furono utilizzate per la costruzione di altri edifici.
Teatro meridionale - Costruito durante il regno dell’imperatore Domiziano, tra il 90 e il 92 d.C., il Teatro meridionale ospita più di 3.000 spettatori. Il primo piano del palco, originariamente costituito da una struttura a due piani, è stato ricostruito ed è tutt’oggi in uso. Grazie alla sua notevole acustica, l’intero uditorio del teatro può sentire un presentatore al centro del palco senza bisogno che alzi la voce. Due passaggi coperti da una volta conducono all’orchestra e quattro passaggi sul retro consentono di accedere ai posti delle filesuperiori. Alcuni posti possono essere prenotati e sono tuttora visibili le lettere greche utilizzate per designarli
Il Festival di Jerash, che si tiene ogni anno a luglio, trasforma questa antica località in uno degli eventi culturali più spettacolari del mondo. Il festival propone balli folcloristici in cui si esibiscono gruppi locali e internazionali, balletti, concerti, rappresentazioni, opera e vendita di pezzi tipici dell’artigianato locale, il tutto nei dintorni delle rovine di Gerasa, splendidamente illuminate. Per ulteriori informazioni sul Festival di Jerash, visitate il sito Web.
Fate un passo indietro nel tempo partecipando a uno degli spettacoli organizzati ogni giorno della Jerash Heritage Company che portano in scena il RACE (Roman Army and Chariot Experience), con tanto di esercito romano e bighe, presso l’ippodromo di Jerash. Lo spettacolo prevede la presenza di quarantacinque legionari in armatura impegnati in una rappresentazione delle tattiche di sfondamento e combattimento dell’esercito romano e numerose bighe che si sfidano nella classica corsa intorno all’antico ippodromo.
Jerash può essere visitata in giornata partendo da Amman. Come arrivare? In automobile o in taxi: dallo svincolo di Sport City ad Amman, dirigetevi verso nord-ovest e superate la Jordan University: Jerash si trova a 51 Km da Amman. In autobus: numerose compagnie offrono collegamenti regolari in autobus con aria condizionata e partenze da Amman.
Una scelta penalizzante ma che, agli occhi dei turisti, risulta assolutamente trascurabile. Sepolta per secoli sotto la sabbia prima di essere riscoperta e portata alla luce negli ultimi 70 anni, la spledida Gerasa visse il suo massimo splendore sotto il dominio dei Romani. Per 6.500 anni è stata abitata ininterrottamente. Le sue origini risalgono al periodo in cui in Egitto era forte il governo dei Tolomei.
Il suo nome deriva dalla città greca di Antiochia e significa per l'appunto "Antiochia sul fiume d'oro", il Wadi Jerash che fa parte del bacino idrico del fiume Giordano. Quando si costituì la Lega delle 10 città, la Decapoli, Gerasa era la più ricca. A permetterle il primato, le condizioni climatiche, lo sviluppo di una fertile agricoltura grazie alla vicinanza del corso d'acqua, la disponibilità di minerali e non ultima la sua posizione, a 160 km da Damasco, 90 da Gerusalemme, 40 da Amman, in grado di renderla ricco crocevia di rotte commerciali.
Il suo impianto strutturato con la classica impostazione a centuriazione romana nel periodo del massimo sviluppo è delimitato da da due porte, quella di Damasco a Nord e quella di Philadelphia, antico nome di Amman voluto da Tolomeo II, a Sud. L'arco di trionfo fatto costruire in onore dell'imperatore Adriano nel 129 d.C, introduce al sito, che occupa una estensione di 6 km da porta a porta e di 4 km ai lati. L'intervento faceva parte di un progetto molto più ampio, mai realizzato, per contenere entro le mura sviluppate dall'arco tutto l'abitato di Gerasa. Ora quella porta segna l'entrata verso l'enorme bacino di reperti e storia, molti dei quali ancora devono essere esplorati, come l'impianto delle 20 chiese individuate ma non ancora portate alla luce.
Tra i siti degni di nota sono da non perdere:
Arco di Adriano - Eretto per commemorare la visita dell’Imperatore Adriano a Jerash nel 129 d.C., questo splendido arco trionfale doveva diventare l’ingresso meridionale principale per la città; tuttavia, i piani di espansione non furono mai portati a termine.
Ippodromo - Questa imponente arena lunga 245 metri e larga 52 conteneva 15.000 spettatori e ospitava corse con le bighe e altri sport. La data esatta in cui fu costruita non è chiara ma si ritiene che risalga al periodo compreso tra la metà del II e il III secolo d.C. È ora possibile rivivere i giorni in cui gladiatori e antichi Romani alla guida di bighe apparivano al cospetto della folla, grazie agli spettacoli portati in scena dal RACE, come spiegheremo più avanti.
Tempio di Diana. Il suo sviluppo è su tre livelli, il terzo dei quali arriva oggi all'altezza della strada. Il Decreto emanato dall'imperatore Teodosio legalizzò la distruzione dei templi pagani. Il Tempio di Diana non venne distrutto ma trasformato, conservando la struttura, in un laboratorio di ceramica. Il terribile terremoto che nel 1927 mise in serio pericolo la sopravvivenza del sito archeologico provocò diversi crolli, gli stessi che hanno lasciato traccia anche nel Tempio. Il movimento ondulatorio non è mai cessato definitivamente. Se si prova ad inserire un'asta fra le fessure delle colonne ancora in piedi si possono notare delle oscillazioni indotte dal vento.
Piazza Ovale o Ellittica - La spaziosa piazza misura 90 metri per 80 ed è circondata da un ampio marciapiede ornato da colonne in stile ionico del primo secolo d.C. Al centro della piazza vi sono due altari e una fontana fu aggiunta nel VII secolo d.C. Questa struttura quadrata presenta ora una colonna centrale, eretta recentemente per collocarvi la fiamma del Festival di Jerash.
Strada colonnata - Lastricata tutt’oggi con le pietre originali, sono ancora visibili i solchi causati dalle carrozze; con i suoi 800 metri di lunghezza, il Cardo rappresenta il fulcro architettonico di Jerash. Un sistema di fognature sotterraneo si estendeva per tutta la lunghezza del Cardo e i fori regolari ai lati della strada servivano per raccogliere le acque piovane e convogliarle nelle fognature.
Cattedrale - Lungo il Cardo Maximus, sulla sinistra si trova il monumentale ingresso, caratterizzato da squisite incisioni, di un tempio romano dedicato a Dioniso risalente al II secolo. Nel IV secolo il tempio fu ricostruito come chiesa bizantina e ora è denominato la “Cattedrale” (sebbene non vi siano prove che fosse più importante di altre chiese). In cima alla scalinata, adiacente al muro esterno orientale della Cattedrale, è situato il santuario di Santa Maria, che presenta un’iscrizione dedicatoria a Maria e agli arcangeli Michele e Gabriele.
Ninfeo - Questa fontana ornamentale fu costruita nel 191 d.C. e dedicata alle ninfe. Fontane del genere erano comuni nelle città romane e costituivano importanti punti di refrigerio per i cittadini. Questo esempio, giunto a noi in uno stato di conservazione ottimale, era originariamente adornato con marmo nella parte inferiore e gesso nella parte superiore, e coperto con una semi-cupola. Zampilli d’acqua provenienti da sette teste di leone incise si riversavano in piccole vasche sul marciapiede, da cui attraverso sistemi di drenaggio venivano convogliate nel sistema di fognature sotterraneo.
Teatro settentrionale - Il Teatro settentrionale fu costruito nel 165 d.C. La parte frontale è costituita da una piazza circondata da colonne, dove era situata una scalinata che conduceva all’entrata. Originariamente, il teatro disponeva solo di 14 filediposti e veniva utilizzato per rappresentazioni, assemblee cittadine e altri eventi. Nel 235 d.C., fu ingrandito finoaraggiungere una capienza di 1.600 spettatori. Il teatro cadde in disuso nel V secolo e molte delle pietre che lo componevano furono utilizzate per la costruzione di altri edifici.
Teatro meridionale - Costruito durante il regno dell’imperatore Domiziano, tra il 90 e il 92 d.C., il Teatro meridionale ospita più di 3.000 spettatori. Il primo piano del palco, originariamente costituito da una struttura a due piani, è stato ricostruito ed è tutt’oggi in uso. Grazie alla sua notevole acustica, l’intero uditorio del teatro può sentire un presentatore al centro del palco senza bisogno che alzi la voce. Due passaggi coperti da una volta conducono all’orchestra e quattro passaggi sul retro consentono di accedere ai posti delle filesuperiori. Alcuni posti possono essere prenotati e sono tuttora visibili le lettere greche utilizzate per designarli
Il Festival di Jerash, che si tiene ogni anno a luglio, trasforma questa antica località in uno degli eventi culturali più spettacolari del mondo. Il festival propone balli folcloristici in cui si esibiscono gruppi locali e internazionali, balletti, concerti, rappresentazioni, opera e vendita di pezzi tipici dell’artigianato locale, il tutto nei dintorni delle rovine di Gerasa, splendidamente illuminate. Per ulteriori informazioni sul Festival di Jerash, visitate il sito Web.
Fate un passo indietro nel tempo partecipando a uno degli spettacoli organizzati ogni giorno della Jerash Heritage Company che portano in scena il RACE (Roman Army and Chariot Experience), con tanto di esercito romano e bighe, presso l’ippodromo di Jerash. Lo spettacolo prevede la presenza di quarantacinque legionari in armatura impegnati in una rappresentazione delle tattiche di sfondamento e combattimento dell’esercito romano e numerose bighe che si sfidano nella classica corsa intorno all’antico ippodromo.
Jerash può essere visitata in giornata partendo da Amman. Come arrivare? In automobile o in taxi: dallo svincolo di Sport City ad Amman, dirigetevi verso nord-ovest e superate la Jordan University: Jerash si trova a 51 Km da Amman. In autobus: numerose compagnie offrono collegamenti regolari in autobus con aria condizionata e partenze da Amman.