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Uttar Pradesh, viaggio nello Stato indiano pił popoloso

Uttar Pradesh, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Uttar Pradesh dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Spesso indicato come “fascia della mucca” o “fascia dell’hindi”, l’Uttar Pradesh è sin dall’indipendenza lo stato più importante dell’India dal punto di vista politico e culturale. Questa posizione preminente è dovuta anzitutto al fatto che si tratta della zona più popolata del paese e anche al ruolo fondamentale svolto da questa regione nel panorama religioso hindu. Il fiume Gange, spina dorsale dell’Uttar Pradesh, è il corso d’acqua sacro alla religione induista e quattro delle sette città sante di questa confessione, tra cui Varanasi, si trovano appunto in questo stato. L’Uttar Pradesh è anche molto importante per il buddhismo perché proprio a Sarnath, nelle immediate vicinanze di Varanasi , il Buddha predicò per la prima volta il suo messaggio della “via di mezzo”.

La maggior parte della superficie dello stato è ricoperta dalle grandi pianure del Gange, una zona di imponente vastità spesso soggetta a gravi inondazioni durante la stagione dei monsoni. La popolazione che vive in questa regione è formata soprattutto da contadini semianalfabeti, con la grande disparità di ricchezze e risorse che vige tra le metropoli e le campagne che è diventata un vero e proprio problema sociale. In netto contrasto con le pianure, lo scenografico angolo nordoccidentale dello stato vanta invece località di villeggiatura disseminate sulle colline ai piedi dell’Himalaya, innalzandosi a formare alcune delle più alte montagne dell’India, meta ideale per gli amanti del trekking.

Oltre due millenni or sono la regione che avrebbe poi preso il nome di Uttar Pradesh faceva parte del grande impero buddhista del sovrano Ashoka, con le bande di razziatori musulmani provenienti da nord-ovest che iniziarono a flagellare la zona a partire dall’XI secolo. Intorno al XVI secolo lo stato entrò a far parte del celebre impero moghul, la cui capitale fu per un certo tempo stabilita ad Agra ed a Fatehpur Sikri. Con il declino dell’impero, i nawab di Avadh assunsero gradualmente il controllo della parte centrale della regione e a loro va il merito della grande fioritura artistica di Lucknow. In tempi recenti questo stato è diventato il principale centro di attività del partito nazionalista hindu, il BJP.

L’ideale punto di partenza per visitare l’Uttar Pradesh può essere la regione di Agra, antica capitale dell’India moghul, che vanta ancora alcuni superbi monumenti risalenti al periodo compreso tra il XVI ed il XVII secolo. Tra questi spiccano il magnifico forte di Agra ed il mausoleo che ogni attira decine di migliaia di turisti da ogni parte del mondo: il Taj Mahal. Fatto costruire nel 1632 dall’imperatore moghul Shan Jahan in memoria della moglie Arjumand Banu Begum, il Taj Mahal è da sempre considerato una delle bellezze architettoniche più suggestive di tutta l’India, tanto che nel 2007 è stato inserito tra le sette meraviglie del mondo moderno. Tra le altre attrattive di Agra ricordiamo: la Diwan-i-Am, ovvero la Sala delle pubbliche udienze, che fu fatta erigere da Shan Jahan in sostituzione di una preesistente struttura lignea; la Diwan-i-Khas, la Sala delle udienze private, realizzata tra il 1636 ed il 1637 sempre per ordine di Shan Jahan; la Musammam Burj, conosciuta anche come la Torre ottagonale, che si eleva nei pressi della Diwan-i-Khas e della piccola moschea privata Mina Masjid; il Palazzo di Jehangir, la più grande residenza privata del forte, fatta costruire da Akbar per il proprio figlio; il Khas Mahal, una splendida struttura in marmo bianco utilizzata nei secoli come palazzo privato; e la Hauz-i-Jehangri, un’enorme vasca ricavata da un unico blocco di pietra situata proprio dinanzi al Palazzo di Jehangir. Nelle vicinanze di Agra non si può non visitare il Mausoleo di Akbar, la tomba in arenaria e marmo del più grande tra gli imperatori moghul, che sorge al centro di un tranquillo giardino dove pascolano i cervi a Sikandra, 4 chilometri a nord-ovest del centro del capoluogo.

Successivamente ci si può spostare a Fatehpur Sikri, una splendida città fortificata che fu capitale dell’impero tra il 1571 ed il 1585. Attualmente il centro ha perso la sua importanza politica e sociale, tanto che non ospita più di 30.000 abitanti, ma detiene un grande valore storico ed architettonico, con la magnifica Jama Masjid, ovvero la Mosche di Dargah, che ruba la scena ad altri edifici unici nel loro genere. Tra questi ricordiamo il Palazzo di Jodh Bai, il Birbal Bhavan, un elegante edificio affacciato sulle Lower Haramsara, il Panch Mahal e la Naubat Khana solo per citare i più famosi.

Uno dei più importanti centri di pellegrinaggio per gli induisti della zona è Mathura, comunemente nota come Brij Bhoomi, che si ritiene essere il luogo di nascita di Krishna, la famosa incarnazione di Vishnu. Per quanto Mathura sia stata nel passato un importante centro artistico, il fascino della regione è piuttosto di tipo spirituale, tanto che le sue attrattive materiali impallidiscono a cospetto degli importanti riferimenti tratti dalla mitologia hindu. Molto bello è il Shri Krishna Janmbhoomi, un tempio sorto a non più di 200 metri dal luogo esatto dove, secondo la tradizione, nacque Krishna. Da non perdere anche l’Archaeological Museum, che vale la pena di visitare per la sua superba raccolta di antiche sculture indiane, tra cui il celebre “Buddha in piedi” del V secolo.

Uttarakhand, o “Terra del nord”, è il nome dato alla parte settentrionale dell’Uttar Pradesh. La regione è ricca di colline, montagne e laghi, e la sua metà occidentale è nota come Garhwal, mentre quella orientale si chiama Kumaon. Qui si trovano diverse famose località di villeggiatura collinari, come Nainital e Mussoorie, oltre a molti percorsi di trekking, quasi tutti ancora poco noti e ancor meno utilizzati. D’estate i pellegrini si dirigono a piedi verso le sorgenti del sacro Gange situate nei pressi di Gangotri, un villaggio non lontano dalla frontiera con la Cina. Gangotri è una delle quattro principali mete dello yatra (pellegrinaggio) himalayano, insieme a Badrinath, Kedarnath e Yamunotri, note tutte insieme come Char Dham. Più accessibili sono invece Haridwar e Rishikesh, situate dove il Gange abbandona l’Himalaya e raggiunge le pianure per intraprendere il suo lungo viaggio verso il mare. Dalla parte settentrionale dell’Uttar Pradesh si può entrare in Nepal.

Spostandosi verso la parte centrale dell’Uttar Pradesh, si incontreranno decine di città che rappresentano importanti testimonianze architettoniche. Tra queste ricordiamo Aligarh, anticamente nota con il nome di Koil, dove si trova un magnifico forte risalente al 1194, ma anche Etawah, che ospita la Jama Masjid, una moschea che presenta diverse affinità con quella di Jaunpur, e Kannauj, dove nel VII secolo d.C. sorgeva la potente capitale hindu della regione. La metropoli più popolosa della zona è Kanpur, un enorme distesa di baracche che ospita più di due milioni e mezzo di persone e che ha la fama di essere una delle città più inquinate al mondo. Tra le poche attrattive della città vi sono le trincee del generale Wheeler, situate a poco più di un chilometro dalla stazione ferroviaria, e l’All Souls’ Memorial Church, una chiesa eretta in memoria delle vittime della tragedia del Mutiny. Di dimensioni decisamente inferiori, ma di grande spessore culturale, Ayodhya, situata a 6 chilometri da Faizabad, è una delle sette città sante dell’induismo e un importantissimo centro di pellegrinaggio non soltanto perché luogo di nascita del dio Rama, ma anche per i suoi stretti legami con molti eventi narrati nel Ramayana. Purtroppo però il suo nome è anche tristemente famoso per i fatti accaduti il 6 dicembre 1992, giorno in cui un gruppo di fanatici induisti distrusse una moschea scatenando ripercussioni in tutto il paese. Una delle regioni più belle dell’Uttar Pradesh è quella di Varanasi.

Varanasi, la città di Shiva, sorta sulle sponde del sacro Gange, è uno dei luoghi più sacri di tutta l’India. I pellegrini hindu vi giungono per bagnarsi nelle acque del fiume, un rituale che purifica da tutti i peccati, e la città è anche un luogo propizio dove morire: chi spira qui si assicura la liberazione dal ciclo delle rinascite e l’immediato accesso al paradiso hindu. Il centro storico di Varanasi si estende lungo la sponda occidentale del Gange e verso l’interno, partendo dai ghat in riva al fiume e sviluppandosi poi in un labirinto di viuzze troppo strette per consentire il transito dei veicoli. Le attrattive principali, oltre ai numerosi ghat, sono il Vishwanath Temple, il Tempio di Durga, il Tempio di Tulsi Manas, la Benares Hindu University, il Forte di Ram Nagar ed il Tempio di Bharat Mata.

Dell’Uttar Pradesh orientale ricordiamo Gorakhpur, luogo di transito della maggior parte dei turisti in viaggio verso il Nepal. La cittadina non presenta attrattive particolari, ed è spesso invasa da veri e propri sciami di zanzare e mosche che rendono la vita molto difficile anche agli abitanti. Nelle vicinanze si trova Kushinagar, dove pare che il Buddha abbia pronunciato le sue ultime parole prima di spirare. Oggi questo piccolo centro abitato è meta di folle di pellegrini che rendono omaggio ai resti del suo stupa della cremazione in mattoni, alla statua del Buddha dormiente nel Tempio di Mahaparinirvana, e che visitano il moderno Indo-Japan-Sri Lanka Buddhist Centre ed i monasteri buddhisti della località. A cavallo della frontiera nepalese si trova invece il sonnolento villaggio di Sunauli, non certo particolarmente affascinante dal punto di vista turistico, ma fondamentale scalo degli autobus che valicano il confine.

Per quanto riguarda gli eventi e le manifestazioni che ogni anno si tengono nell’Uttar Pradesh, la maggior parte di questi sono di carattere religioso. Tra i più importanti ricordiamo: il Magh Mela, che si tiene a Sangam e Allahabad tra gennaio e febbraio; il Taj Mhotsav, ad Agra in febbraio; il Buddha Purnima, a Sarnath in maggio; il Lucknow Festival, a Lucknow tra novembre e dicembre; ed il Shi’ite Muharram, sempre a Lucknow in un periodo variabile ogni anno.

Il clima è caratterizzato fondamentalmente da tre stagioni ben distinte: la stagione calda, che ha inizio verso la fine di febbraio quando le temperature cominciano a superare i 40 gradi nei pomeriggi più caldi e secchi; la stagione umida, con il monsone proveniente da sud-ovest che a partire dalla fine di giugno porta piogge e temporali su tutto lo stato; e la stagione fresca, che succede al monsone verso la metà di ottobre. Proprio quest’ultima è la stagione migliore per visitare il paese, nel quale si registrano temperature gradevoli e precipitazioni sporadiche.

L’aeroporto più importante e trafficato dello stato è il Kheria di Agra, situato a 7 chilometri di distanza dal centro ed a 3 chilometri dalla fermata degli autobus di Idgah. Altri scali aerei di dimensioni più piccole consentono di coprire le distanze maggiori all’interno del paese, anche se la stragrande maggioranza dei visitatori si muove in autobus. In alternativa ci sono i treni, che si spostano lungo una rete ferroviaria che ha del leggendario per estensione e proporzione, pur presentando spesso gravi lacune. Noleggiare una macchina è semplice ed economico, anche se lo stato delle strade, ed il traffico caotico degli agglomerati urbani più grandi, sconsiglia di mettersi alla guida in molte zone non solo dell’Uttar Pradesh.
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 Pubblicato da - 23 Novembre 2012 - © Riproduzione vietata

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