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Suzhou (Cina), la Venezia d'Oriente sul fiume Azzurro e il lago Taihu

Suzhou, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Suzhou dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Come altre grandi città della Cina, anche Suzhou, metropoli di oltre 5.700.000 abitanti situata nella provincia del Jiangsu, ha assistito inerme alla distruzione di buona parte del suo patrimonio architettonico da parte di alcuni interventi urbanistici del governo comunista, che ha profondamente alterato l’anima di quest’antichissima località. Tuttavia, sebbene stenterete a capire l’origine dell’appellativo tanto abusato di “Venezia dell’Est o d'Oriente”, sarete affascinati da Suzhou quanto basta per decidere di dedicarle almeno un paio di giorni. L’attrattiva principale è rappresentata dai giardini, alcuni dei quali risalgono ad oltre mille anni fa, mentre alcuni splendidi musei, quel che rimane delle zone dei canali, le pagode ed i ponti a schiena d’asino vanno a completare la variegata offerta turistica della città.

Fondata 2.500 anni fa, Suzhou è una delle città più antiche del bacino dello Yangzi. In seguito al completamento del Canale Imperiale sotto la dinastia Sui, l’insediamento cominciò a svilupparsi come centro dei trasporti marittimi e dello stoccaggio del grano, riempiendosi ben presto di mercanti e artigiani. Nel XIV secolo la città si impose come principale centro cinese per la produzione della seta e cominciò ad attirare aristocratici, gaudenti, studiosi, attori e pittori famosi, che vi costruirono ville e giardini. L’immagine vincente di Suzhou come “Città Giardino” o “Venezia dell’Est” deriva dall’antica compresenza di corporazioni di artigiani dediti alla xilografia e di circoli di ricamo, case imbiancate a calce, strade acciottolate, viali alberati e canali.

La maggior parte dei turisti in visita a Suzhou destina prevalentemente ai giardini la propria attenzione. Nei pressi di Shiquan Jie si estende il Giardino del Maestro delle reti, il più piccolo della città, ma anche quello meglio conservato: realizzato nel XII secolo, il giardino fu abbandonato e quindi ristrutturato nel XVIII secolo, quando divenne parte della residenza di un ufficiale in pensione che si era dedicato al mestiere di pescatore. La caratteristica più stupefacente dell’area è l’uso dello spazio, dato che il labirinto di cortili, le cui finestre incorniciano altre aree del giardino, è stato progettato per creare l’illusione di uno spazio molto più ampio. Altrettanto labirintico è il Giardino dell’Amministrazione Umile, realizzato agli inizi del XVI secolo, che si estende per cinque ettari disseminati di ponti a zigzag, padiglioni, boschetti di bambù e stagni ricoperti da fiori di loto; al suo interno spiccano anche una casa da tè e un piccolo museo in cui sono illustrati i fondamenti dell’architettura dei giardini in Cina. Vicino al Giardino dell’Amministrazione Umile sorge il Giardino del Leone, progettato nel 1342 dal monaco buddhista Tianru in onore del suo maestro, che si ritirò sul Dirupo del Leone presso il Monte Tianmu, nel Zhejiang. Da non perdere anche il Giardino del Dolce Oziare, che si estende per ben tre ettari e risale alla dinastia Ming, ed il Giardino della Coppia, un luogo tranquillo lontano dai principali circuiti turistici.

Per quanto riguarda l’aspetto museale, una delle attrattive più affascinanti della città è il Museo di Suzhou, progettato da I.M. Pei accanto alla vecchia sede, la residenza del leader dei Taiping, Li Xiucheng. La nuova struttura, che presenta un delicato contrasto di acqua, bambù e linee rette, offre una magnifica interpretazione geometrica dell’essenza del giardino classico di Suzhou, riprende i motivi architettonici tradizionali della regione del Jiangnan ed eccelle per l’uso sapiente dello spazio e della luce; all’interno è esposto un vasto assortimento di pezzi di giada, ceramiche, stoffe ed altri oggetti preziosi. Altri musei da visitare sono: il Museo della seta di Suzhou, all’interno del quale sono allestite numerose mostre che forniscono esaustive informazioni sulla storia della produzione della seta a Suzhou negli ultimi 4.000 anni; il Museo dell’Opera Kunqu, ospitato in un teatro dove sono custoditi vecchi strumenti musicali, costumi e fotografie di artisti famosi; ed il Museo Pingtan, che organizza bellissime esibizioni di pingtan, l’arte del cantastorie nel dialetto di Suzhou.

Altre tipologie di edifici che attirano l’attenzione dei visitatori sono le pagode e i templi. Alla prima categoria appartiene la Pagoda del Tempio Settentrionale, la più alta dello Yangzi con i suoi nove piani, che domina l’estremità settentrionale di Renmin Lu; tra gli edifici annessi alla pagoda si può visitare il Padiglione di Nanmu Guanyin, che fu ricostruito sotto i Ming con alcuni elementi importati da altri luoghi. Di fronte ai resti della Sala degli Arhat si innalzano invece le Pagode Gemelle, dipinte in toni arancio e rosa chiaro, che furono costruite durante la dinastia dei Song settentrionali da alcuni candidati all’esame imperiale che vollero rendere omaggio ai loro insegnanti. Tra i templi più suggestivi di Suzhou ricordiamo invece: il Tempio del Mistero, un tempio taosta che sorge nel sito occupato un tempo dal bazaar di Suzhou, un chiassoso quartiere dei divertimenti frequentato da artisti, acrobati e attori girovaghi; ed il Tempio della Montagna Fredda, che sorge un paio di chilometri ad ovest del Giardino del Dolce Oziare e che custodisce una stele del poeta Zhang Ji che immortala sia il vicino Ponte degli Aceri, nell’area panoramica di Fengqiao, sia la campana del tempio.

Ogni anno a settembre la città ospita il Festival della Seta di Suzhou, che prevede esposizioni dedicate alla storia e alla produzione della seta; i commercianti di questo prezioso tessuto colgono l’occasione per esibire la loro merce a migliaia di visitatori, che non si lasciano sfuggire l’opportunità di acquistare seta di alta qualità a prezzi stracciati.

Il clima è caldo e umido in estate, tra i mesi di maggio e agosto, mentre in inverno, da dicembre a febbraio, le temperature sono generalmente piuttosto basse. D’inverno, inoltre, cade spesso una pioggerellina sottile che conferisce alla regione un’atmosfera di grande suggestione, con l’unico grave problema rappresentato dalla nebbia che può rendere la visibilità praticamente nulla. In primavera e all’inizio dell’estate si concentra la maggior parte delle precipitazioni, mentre l’autunno è la stagione più secca dell’anno, nonché la migliore per visitare la città.

Suzhou non è dotata di un aeroporto, ma China Eastern Airlines offre il servizio di prenotazione dei voli in partenza dall’Aeroporto di Shanghai, ai quali è collegata da un’efficiente linea di autobus. Suzhou dispone di tre stazioni degli autobus a lunga percorrenza, mentre bus locali consentono di muoversi agevolmente presso tutti i principali siti da visitare. Comodi e veloci sono i collegamenti ferroviari, che consentono di muoversi a costi ragionevoli tra le città di Nanjing e Shanghai, mentre il mezzo di trasporto migliore per visitare il centro è la bicicletta, anche se a causa del traffico sempre più intenso l’esperienza di pedalare per la città può rivelarsi piuttosto snervante, soprattutto nei pressi della stazione ferroviaria.
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