Soggiorno a Il Cairo: visita al Museo Egizio e a La Cittadella
Il Cairo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Il Cairo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Fondata, là dove un tempo dominava Babilonia, vicino alle rovine dell’antica Menfi, al centro di tre Continenti, sorge oggi il Cairo che, con i suoi venti milioni di abitanti, è considerata la più grande città d’Africa; avvolta dal fascino di Cinquemila anni di storia e cultura, scena di misteri, miti e antiche leggende, punto d’incontro del mondo medievale e di quello contemporaneo occidentale. Città caotica che attrae e al tempo stesso respinge con i suoi ritmi, odori, il rumore dei clacson, l’elegante profilo dei mille minareti; villaggi di mattoni sorgono accanto alle grandiose rovine dell'epoca faraonica, a loro volta contrapposte a moderni grattacieli.
I beduini vivono in tende di pelle di capra e i contadini lavorano la terra con i semplici strumenti utilizzati dai loro antenati, mentre gli abitanti delle città vestono indifferentemente lunghi abiti svolazzanti o jeans e scarpette da tennis e chi si trova immerso nel traffico urbano deve vedersela anche con carretti tirati da asinelli e da capre che circolano liberamente per le strade. I colori dei mercati e lo scorrere lento del Nilo verso il Mediterraneo segnano il tempo di una terra dalla storia millenaria. Dopo il primo impatto, se ci si lascia trasportare dai ritmi della città che pulsa e vibra senza opporre resistenza, si riesce a conoscere un luogo fantastico che rimane a lungo nei ricordi. L’atmosfera che si respira è ineguagliabile, eccita e rilassa allo stesso tempo.
Per scoprire le radici di questa città ed assaporare meglio il misticismo che trasuda, non potete non recarvi al Museo Egizio, il "Louvre dei Faraoni". Inaugurato nel 1901, nel corso degli anni il museo si è arricchito grazie ad una serie di scoperte straordinarie: è il caso del tesoro di Tutankhamon, delle mummie del nuovo Egitto oltre ad altri oggetti di valore storico inestimabile. Il museo espone più di 120.000 pezzi, senza contare i reperti non visibili al pubblico che sono contenuti nei suoi depositi. In nessun altro museo del mondo è possibile abbracciare con una sola visita un così vasto panorama della produzione artistica di un popolo.
Altra visita obbligata è la Cittadella del Cairo, eretta tra il 1176 e il 1183 durante il regno di Saladino, sorge sui contrafforti del monte Moqattam, da cui si domina la città. Il complesso, cinto da mura e torri possenti, è stato realizzato per resistere ad eventuali attacchi dei crociati. Ospita anche uno dei palazzi residenziali del sultano: il primo a risiedervi fu el-Kamil, nipote di Saladino. La cittadella subì continue modifiche e fu ingrandita nel XVI secolo dai Turchi fino a che, in seguito ad un'esplosione, Muhammad Ali decise di radere al suolo i vecchi palazzi per costruirvi la moschea. Una costruzione barocco-islamica del XIX secolo in stile turco; l'impressione che si ha è quella di trovarsi a Istanbul. Nella moschea si entra passando attraverso un cortile sul lato orientale; lungo il perimetro sorge un colonnato sormontato da piccole cupole e al cui centro vi è un chiostro che serve come fontana per le abluzioni.
Sul lato destro del cortile vi è un grande orologio barocco francese che fu dato a Muhammad Ali dai Francesi in cambio dell'obelisco faraonico che oggi adorna Place de la Concorde a Parigi (nota per il turista l'orologio non ha mai funzionato). L'interno della moschea, decorato su modello dei grandi templi di Costantinopoli, è di uno sfarzo impressionante. La grande cupola poggia su mezze cupole più piccole e a queste si aggiungono nella decorazione le quattro cupole esterne di dimensioni minori. Negli angoli alla base della costruzione i sei enormi medaglioni portano incisi il nome di Allah e i nomi del profeta Maometto insieme ai primi quattro califfi mussulmani d' Egitto. Nella parte meridionale della Cittadella sorge il palazzo di El-Gawhara, questo è il luogo dove Muhammad Ali attese che i suoi uomini portassero a termine il massacro dei Mamelucchi. L'edificio è stato totalmente distrutto da un incendio nel 1974 e poi ricostruito secondo la struttura originale e oggi ospita un piccolo museo che espone mobili e oggetti d'arte appartenuti a Muhammad Ali e la sua famiglia.
I beduini vivono in tende di pelle di capra e i contadini lavorano la terra con i semplici strumenti utilizzati dai loro antenati, mentre gli abitanti delle città vestono indifferentemente lunghi abiti svolazzanti o jeans e scarpette da tennis e chi si trova immerso nel traffico urbano deve vedersela anche con carretti tirati da asinelli e da capre che circolano liberamente per le strade. I colori dei mercati e lo scorrere lento del Nilo verso il Mediterraneo segnano il tempo di una terra dalla storia millenaria. Dopo il primo impatto, se ci si lascia trasportare dai ritmi della città che pulsa e vibra senza opporre resistenza, si riesce a conoscere un luogo fantastico che rimane a lungo nei ricordi. L’atmosfera che si respira è ineguagliabile, eccita e rilassa allo stesso tempo.
Per scoprire le radici di questa città ed assaporare meglio il misticismo che trasuda, non potete non recarvi al Museo Egizio, il "Louvre dei Faraoni". Inaugurato nel 1901, nel corso degli anni il museo si è arricchito grazie ad una serie di scoperte straordinarie: è il caso del tesoro di Tutankhamon, delle mummie del nuovo Egitto oltre ad altri oggetti di valore storico inestimabile. Il museo espone più di 120.000 pezzi, senza contare i reperti non visibili al pubblico che sono contenuti nei suoi depositi. In nessun altro museo del mondo è possibile abbracciare con una sola visita un così vasto panorama della produzione artistica di un popolo.
Altra visita obbligata è la Cittadella del Cairo, eretta tra il 1176 e il 1183 durante il regno di Saladino, sorge sui contrafforti del monte Moqattam, da cui si domina la città. Il complesso, cinto da mura e torri possenti, è stato realizzato per resistere ad eventuali attacchi dei crociati. Ospita anche uno dei palazzi residenziali del sultano: il primo a risiedervi fu el-Kamil, nipote di Saladino. La cittadella subì continue modifiche e fu ingrandita nel XVI secolo dai Turchi fino a che, in seguito ad un'esplosione, Muhammad Ali decise di radere al suolo i vecchi palazzi per costruirvi la moschea. Una costruzione barocco-islamica del XIX secolo in stile turco; l'impressione che si ha è quella di trovarsi a Istanbul. Nella moschea si entra passando attraverso un cortile sul lato orientale; lungo il perimetro sorge un colonnato sormontato da piccole cupole e al cui centro vi è un chiostro che serve come fontana per le abluzioni.
Sul lato destro del cortile vi è un grande orologio barocco francese che fu dato a Muhammad Ali dai Francesi in cambio dell'obelisco faraonico che oggi adorna Place de la Concorde a Parigi (nota per il turista l'orologio non ha mai funzionato). L'interno della moschea, decorato su modello dei grandi templi di Costantinopoli, è di uno sfarzo impressionante. La grande cupola poggia su mezze cupole più piccole e a queste si aggiungono nella decorazione le quattro cupole esterne di dimensioni minori. Negli angoli alla base della costruzione i sei enormi medaglioni portano incisi il nome di Allah e i nomi del profeta Maometto insieme ai primi quattro califfi mussulmani d' Egitto. Nella parte meridionale della Cittadella sorge il palazzo di El-Gawhara, questo è il luogo dove Muhammad Ali attese che i suoi uomini portassero a termine il massacro dei Mamelucchi. L'edificio è stato totalmente distrutto da un incendio nel 1974 e poi ricostruito secondo la struttura originale e oggi ospita un piccolo museo che espone mobili e oggetti d'arte appartenuti a Muhammad Ali e la sua famiglia.