Zambia: Cascate Vittoria (Victoria Falls), un tonante diluvio d'acqua del fiume Zambesi
Zambia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Zambia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Sudafrica. Lo Zambesi, nel suo percorso di 3689 chilometri, dai monti del Katanga dove nasce all'Oceano Indiano dove sfocia, traversa molti Stati dell'Africa sub-equatoriale e fa da conflne quelle che un tempo erano le due Rhodesie., quella del Nord e quella del Sud, oggi rispettivamente Zambia e Zimbabwe.
Proprio in questo tratto, a 1200 chilometri dalla sorgente, si allarga, pigro e placido, sul tetto uniforme di un altopiano,·per sparire d'improvviso, come fosse ingoiato dalla terra, in un immane pennacchio di fumo candido. È il punto dove si spalancano le Cascate Vittoria, una delle meraViglie del mondo. Il flume è largo 1700 metri e precipita in un baratro profondo in media 128 metri, dalle pareti verticali come fossero tagliate da un coltello. L'enorme massa d'acqua che cade da quell'altezza su un fondo roccioso e strettissimo (appena 50 metri di "letto") evapora e si solleva nell'aria, dando vita a spettacoli di suggestiva e selvaggia bellezza.
Sul ciglio del precipizio, tre isole dividono lo Zambesi, in modo che le cascate sono in realtà quattro, una accanto all'altra. Dalla riva destra del fiume inizia una prima cateratta di 35 metri chiamata Leaping Water (Acqua che salta), seguita dall' Isola Boaruka, larga circa 300 metri, e che divide la prima cateratta dalla cascata principale, che si estende per 460 metri. L' Isola di Livingstone divide la cascata principale da un altro ampio canale d'acqua di circa 530 metri, infine sulla riva sinistra si trova la Cateratta Orientale.
Ma quando il fiume è in piena, diventa difficile vederle distintamente, perché tutto ribolle in un vortice di schiuma.
Le Victoria Falls rovesciano nella stagione delle pioggge una quantità d'acqua pari a 9.100 m³/s che durante la stagione secca si riducono poco più di 350 m³/s (in questo periodo si può apprezzare la profondità della gola, normalmente oscurata dal vapore).
Come metro di paragone si pensi che sono quasi due volte più larghe e più alte di quelle del Niagara; però il salto d'acqua di maggior dislivello è quello della cascata Yosemite, in California, che misura 775 metri d'altezza. Dopo il salto, lo Zambesi scorre tra gole profonde e tortuose, una delle quali è traversata da un ponte arditissimo, su cui passa la Iinea ferroviaria di Capo Congo.
La storia geologica delle Cascate Vittoria è piuttosto controversa. L'ipotesi più attendibile è che l'altopiano sul qual~ scorre lo Zambesi si sia formato 150 milioni di anni or sono, in seguito all'eruzione di rocce basaltiche friabili. Quando poi il fiume vi aprì il suo letto, oltre 500 mila anni fa, l'azione corrosiva delle acque avrebbe poco per volta scavato il precipizio delle attuali cascate.
Partendo da Città del Capo, l'esploratore inglese David Livingstone scoprì molte terre nuove, discese in piroga il fiume Zambesi e il 16 novembre 1855 giunse alle cascate. Sembra che a uso e consumo dei biografi il celebre esploratore abbia esclamato: «Solo gli angeli, nei loro volti celesti, possono ammirare cose ugualmente stupende». Poi chiese agli indigeni Ba-Toka che popolavano la zona come essi chiamassero la cascata: gli risposero che il nome era qualcosa come Mo-ku-sa-Tunya o Mosf-oa-Tunya, che vuoi dire pressappoco "fumo che sale",' Livingstone, traducendo la parola tunya in base al suono, che è un po' simile a quello di thunder (tuono, in inglese), le chiamò "acque dal fumo che tuona". Ma nell'imposizione del nome ufficiale, che è un diritto dello scopritore di terre ignote, volle rendere omaggio alla sua patria e le dedicò alla grande regina: da quel giorno, dunque, il precipizio in cui si getta lo Zambesi si chiamò "Cascate Vittoria".
Oggi alle Cascate Vittoria si va in aereo. La cittadina di Victoria Falls accoglie i turisti con alberghi lussuosi provvisti di piscine e strade che portano tutte quante ai ba1coninaturali affacciati sul leggendario dirupo.
Le cascate alimentano il lago artificiale di Kariba, 5800 chilometri quadrati (un primato assoluto), che attraverso la gigantesca diga fornisce 5 miliardi di chilowattore l'anno. La diga è stata costruita dagli italiani. Inaugurata il 17 maggio 1960, le acque crearono rapidamente il lago costringendo alla fuga migliaia di animali. Ma altre migliaia morirono annegati.
Le cascate fanno parte di due parchi nazionali, il Mosi-oa-Tunya National Park in Zambia ed il Victoria Falls National Park in Zimbabwe, e sono oggi una delle attrazioni turistiche più importanti del sud del continente africano. Le cascate Vittoria sono patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO.
Nota per il turista: nelle notti di luna piena, si può assistere ad uno degli spettacoli più rari della natura, cioè all'arcobaleno prodotto dai raggi lunari. Le tinte dell'arco sono opalescenti e delicate: il mIglior punto di osservazione del fenomeno è il lato orientale della cascata.
Proprio in questo tratto, a 1200 chilometri dalla sorgente, si allarga, pigro e placido, sul tetto uniforme di un altopiano,·per sparire d'improvviso, come fosse ingoiato dalla terra, in un immane pennacchio di fumo candido. È il punto dove si spalancano le Cascate Vittoria, una delle meraViglie del mondo. Il flume è largo 1700 metri e precipita in un baratro profondo in media 128 metri, dalle pareti verticali come fossero tagliate da un coltello. L'enorme massa d'acqua che cade da quell'altezza su un fondo roccioso e strettissimo (appena 50 metri di "letto") evapora e si solleva nell'aria, dando vita a spettacoli di suggestiva e selvaggia bellezza.
Sul ciglio del precipizio, tre isole dividono lo Zambesi, in modo che le cascate sono in realtà quattro, una accanto all'altra. Dalla riva destra del fiume inizia una prima cateratta di 35 metri chiamata Leaping Water (Acqua che salta), seguita dall' Isola Boaruka, larga circa 300 metri, e che divide la prima cateratta dalla cascata principale, che si estende per 460 metri. L' Isola di Livingstone divide la cascata principale da un altro ampio canale d'acqua di circa 530 metri, infine sulla riva sinistra si trova la Cateratta Orientale.
Ma quando il fiume è in piena, diventa difficile vederle distintamente, perché tutto ribolle in un vortice di schiuma.
Le Victoria Falls rovesciano nella stagione delle pioggge una quantità d'acqua pari a 9.100 m³/s che durante la stagione secca si riducono poco più di 350 m³/s (in questo periodo si può apprezzare la profondità della gola, normalmente oscurata dal vapore).
Come metro di paragone si pensi che sono quasi due volte più larghe e più alte di quelle del Niagara; però il salto d'acqua di maggior dislivello è quello della cascata Yosemite, in California, che misura 775 metri d'altezza. Dopo il salto, lo Zambesi scorre tra gole profonde e tortuose, una delle quali è traversata da un ponte arditissimo, su cui passa la Iinea ferroviaria di Capo Congo.
La storia geologica delle Cascate Vittoria è piuttosto controversa. L'ipotesi più attendibile è che l'altopiano sul qual~ scorre lo Zambesi si sia formato 150 milioni di anni or sono, in seguito all'eruzione di rocce basaltiche friabili. Quando poi il fiume vi aprì il suo letto, oltre 500 mila anni fa, l'azione corrosiva delle acque avrebbe poco per volta scavato il precipizio delle attuali cascate.
Partendo da Città del Capo, l'esploratore inglese David Livingstone scoprì molte terre nuove, discese in piroga il fiume Zambesi e il 16 novembre 1855 giunse alle cascate. Sembra che a uso e consumo dei biografi il celebre esploratore abbia esclamato: «Solo gli angeli, nei loro volti celesti, possono ammirare cose ugualmente stupende». Poi chiese agli indigeni Ba-Toka che popolavano la zona come essi chiamassero la cascata: gli risposero che il nome era qualcosa come Mo-ku-sa-Tunya o Mosf-oa-Tunya, che vuoi dire pressappoco "fumo che sale",' Livingstone, traducendo la parola tunya in base al suono, che è un po' simile a quello di thunder (tuono, in inglese), le chiamò "acque dal fumo che tuona". Ma nell'imposizione del nome ufficiale, che è un diritto dello scopritore di terre ignote, volle rendere omaggio alla sua patria e le dedicò alla grande regina: da quel giorno, dunque, il precipizio in cui si getta lo Zambesi si chiamò "Cascate Vittoria".
Oggi alle Cascate Vittoria si va in aereo. La cittadina di Victoria Falls accoglie i turisti con alberghi lussuosi provvisti di piscine e strade che portano tutte quante ai ba1coninaturali affacciati sul leggendario dirupo.
Le cascate alimentano il lago artificiale di Kariba, 5800 chilometri quadrati (un primato assoluto), che attraverso la gigantesca diga fornisce 5 miliardi di chilowattore l'anno. La diga è stata costruita dagli italiani. Inaugurata il 17 maggio 1960, le acque crearono rapidamente il lago costringendo alla fuga migliaia di animali. Ma altre migliaia morirono annegati.
Le cascate fanno parte di due parchi nazionali, il Mosi-oa-Tunya National Park in Zambia ed il Victoria Falls National Park in Zimbabwe, e sono oggi una delle attrazioni turistiche più importanti del sud del continente africano. Le cascate Vittoria sono patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO.
Nota per il turista: nelle notti di luna piena, si può assistere ad uno degli spettacoli più rari della natura, cioè all'arcobaleno prodotto dai raggi lunari. Le tinte dell'arco sono opalescenti e delicate: il mIglior punto di osservazione del fenomeno è il lato orientale della cascata.