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Itinerario umbro: Gubbio, Assisi, Passignano, Panicale, e Castiglione

Umbria, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Umbria dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Dominata dal monte Ingino, ecco Gubbio, la città umbra situata su un altipiano presso lo sbocco della gola del torrente Camignano, in posizione assai pittoresca. Gubbio, tra le tante città umbre. di notevole interesse storico-artistico, è quella che ha meglio conservato il fascino dei secoli lontani, con monumenti considerevoli dell'età di mezzo. Nella foto si riconoscono piuttosto chiaramente piazza dei Quaranta Martiri, l'imponente palazzo del Bargello , una costruzione gotica del XIII secolo, e, alle prime falde del monte Ingino, il Duomo, con alla sinistra il palazzo Ducale. Anche il Duomo venne eretto nel XIII secolo; la sua facciata venne rifatta tre secoli più tardi. Di fronte c'è palazzo Ducale, detto «la Corte», iniziato nel 1476 da Federico di Montefeltro e realizzato da Guidobaldo, ad imitazione di quello di Urbino. Alla destra del Duomo si possono ancora vedere le mura che cingevano tutta la città. Da non perdere la festa dei ceri che ogni 15 maggio prevede una corsa di tre ceri gicanteschi per un percorso di 4 chilometri e 300 metri fino alla Basilica di S. Ubaldo. Uno spettacolo di gente, grida e colori da vedere almeno una volta nella vita.

Il nostro itinerario continua ad Assisi, una delle più interessanti e storiche località italiane. Percorrendo la statale numero 444, costeggiata dalle mura antiche, subito dopo il tornante ci si imbatte nell'anfiteatro romano e in via di Porta Perlici, uno dei punti più caratteristici. Ha carattere medioevale per i palazzi che la circondano: il palazzo dei Priori, ora Municipio, eretto nel 1337; sul lato opposto, il duecentesco palazzo del Capitano del Popolo, accompagnato dalla merlata torre del Popolo, accanto al quale spicca il pronao a colonne scanalate del romano Tempio di Minerva dei primi secoli dell'Impero e trasformato in chiesa. Osservando in alto, verso destra, si vede il Sacro Convento di San Francesco. La Basilica, uno dei maggiori santuari della fede e dell'arte nel mondo, fu iniziata nel 1228, due anni dopo la morte del Santo, e ne fu promotore e ideatore frate Elia. Nel 1253 veniva solennemente consacrata. Con alcune aggiunte eseguite nel corso dei secoli (XIII-XIV) prese l'aspetto attuale. Consta di due chiese sovrapposte: quella inferiore è il santuario vero e proprio.

Poi ci spostiamo a occidente, verso le zone collinari umbre: su una punta che si protende sulla sponda Nord del lago Trasimeno, qui solitaria sorge Passignano.
Passignano è una cittadina costituita da due nuclei: quello vecchio, cinto ancora da mura medioevali, e quello moderno sviluppatosi attorno ai cantieri aeronautici e agli stabilimenti balneari, assai frequentati nella stagione estiva. Passignano vanta storia antica. Nel 917 fu dato in signoria, con diploma dell'imperatore Berengario, al marchese Uguccione Il Bourbon del Monte, poi fu conteso fra aretini, perugini e fiorentini, quindi tra gli Oddi e i Della Corgna.

A Panicale, il tempo sembra essersi fermato. E una cittadina situata sopra un piccolo sperone che domina il lago Trasimeno, d'aspetto ancora medioevale, con resti di mura e di porte. Panicale è ricordato la prima volta nel 917; fu più volte distrutto e riedificato. Dai perugini ebbe, in riconoscenza di aiuti prestati, il grifo per insegna, da aggiungersi al proprio stemma. L'accesso alla cittadina è lungo un viale alberato; a destra c'è la chiesa della Madonna della Sbarra (con facciata rinascimentale), a sinistra si gode di un bellissimo panorama sul lago. Si sbocca poi sulla piazza Regina Margherita dove c'è la chiesa di Sant'Agostino con portale ogivale, mentre sulla sinistra ci sono le mura e le torri che cingono la zona più antica.

Castiglione è il paese più importante del lago Trasimeno: si tratta di Castiglione del Lago, che qui vediamo dal basso in alto, in bella panoramica. Si trova su un promontorio ellittico di calcare, tutto piantato a ulivi, unito alla terraferma da una pianura alluvionale (ciò che mostra come un tempo fosse un'isola). Conserva tutt'oggi la cinta delle mura medioevali merlate e turrite. Il castello, discretamente conservato, con quattro torri e un alto mastio a pianta triangolare, dal quale si gode un bellissimo panorama «circolare». Il castello è unito al Palazzo Comunale da un camminamento. La località fu abitata nell'epoca etrusca (rovine di tombe ed altre testimonianze si rinvennero sparse nel territorio), ed è ricordata dagli antichi col nome di Clasium Novum. Nell'epoca romana fu accampamento degli eserciti consolari. Nel Medioevo vi sorse un castello che Ottone III cedette nel 996 a Ugo Marchese di Toscana; lo distrusse Enrico IV nel 1091. Risorto, fu di Perugia, cui lo contesero Cortona, Orvieto e anche Arezzo. Il palazzo comunale (un tempo dei Della Corgna) è una costruzione del XVI secolo con una ricca decorazione interna ad affreschi coevi. Nella chiesa della Maddalena si trova una tavola la cui paternità viene attribuita ad un allievo del Perugino (1500).

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