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Grotte di Castro (Lazio): le necropoli e cosa vedere nel borgo sul Lago di Bolsena

Grotte di Castro, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Grotte di Castro dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

E’ una delle attrazioni dei Monti Volsini, un borgo giacente trionfale su una rupe tufacea a 45 km da Viterbo e nelle vicinanze dell’ammiccante lago di Bolsena nel Lazio.

Storia

S’intenda dunque il comune di Grotte di Castro un favolistico sogno ancorato al sapore dell’antichità di marca etrusco-romana, un sogno iniziato in fase embrionale intorno al III secolo a.C. e sviluppatosi in maniera del tutto atipica nel periodo di massima aggressività saracena (IX e X secolo).

Costretti a rifugiarsi nelle grotte circostanti, gli abitanti (oggi attestati sulle 2.600 unità) impararono a sopravvivere in un contesto coercitivo che valse al paese l’appellativo di Castrum Criptarum, a ribadire il carattere “retrattile” della popolazione in grado con quest’atteggiamento di far fronte all’incontro-scontro con civiltà potenzialmente usurpanti e conquistatrici. Qui è ancora visitabile la Necropoli delle cento Camere che insieme alla Necropoli Pianezze hanno fornito materiale importante al Museo Etrusco cittadino. Le raggiungete percorrendo la Strada Provinciale 48 in direzione del Lago di Bolsena.

Sotto il dominio di Orvieto cambiò radicalmente l’approccio verso gli avventori poiché la sicurezza venne da lì in poi garantita da una possente cinta di mura con la quale dal 1119 Grotte potè acquisire maggiore consapevolezza di sé specialmente in seguito all’acquisizione da parte del Ducato di Castro presieduto dall’influente famiglia Farnese nel 1537. Dopo ca. un secolo di crescita prospera, il feudo passò allo Stato Pontificio, che lo traghettò fino all’Unità d’Italia e all’indipendenza comunale.

Cosa vedere a Grotte di Castro

Le origini della località non si perdono e il pronto recupero avviene a cominciare dalla visita alle necropoli di Pianezze e Vigna La Piazza, ricche rispettivamente di tombe rupestri a pianta complessa e a cassone. Facile spostarsi rapidamente nel centro storico, dove svetta importante il Palazzo del Podestà serbante al suo interno il Museo Archeologico e delle Tradizioni Popolari con oltre 160 cimeli etruschi.

Edificio monumento che testimonia l’espansione storica del paese è da identificarsi con la Basilica di Maria Santissima del Suffragio, costruita nel 1625 su quanto resta della vecchia Chiesa di San Giovanni Battista, risalente addirittura al VIII secolo. Può sfoggiare una bella Madonna del Suffragio, rappresentata da una statua in legno colorato, portata in processione nel corso di una grande festa celebrata ogni 10 anni. Nei sotterranei s’apre un ambiente ipogeo molto suggestivo che conduce a un Museo d’Arte Sacra la cui collocazione è quanto mai azzeccata.

Rimanendo in centro ci si imbatte inevitabilmente nella gradevole alterigia del Palazzo Municipale (progettato dal Vignola dopo il terremoto del 1563), che si inorgoglisce vanesio per la sontuosa doppia scalinata a definirne i tratti in facciata prima dell’ammirazione della “scala a lumaca” in pietra lavica. Come in tantissimi altri luoghi, Matilde di Canossa ha lasciato la sua impronta, in tal caso nella Chiesa di San Pietro Apostolo, in piedi dall’XI secolo. A passo celere si arriva davanti alla Fontana Grande, il cui significato è tutto da ricondurre all’anno 1886, quando l’acqua arrivò a Grotte di Castro.

Eventi sagre e manifestazioni

Dapprima centro agricolo, il comune storico sta ottenendo una certa popolarità anche nelle vesti di località turistica esprimente una vitalità incisiva soprattutto attraverso il folclore che sprigionano eventi, appuntamenti e feste a cadenza annuale, sicché la tradizione viene mantenuta alta con le fiere dell’8 maggio e dell’8 settembre, la Vivi il Lago la prima domenica d’agosto comprensiva della Sagra della Panzanella, infine la Sagra della Patata dall’11 al 15 agosto. Proprio la patata sta alla base di un modo di mangiare genuino e nutriente che contempla altresì il consumo di molta carne, pesce e verdura fresca, farro e legumi di prima scelta.

Questa cucina verace delle origini si ritrova anche nella proposta a menù di moltissimi ristoranti locali, in particolare l’”Ajo Ojo e Peperoncino”, locale molto tranquillo, rustico al punto giusto, accogliente e idoneo per apprezzare le risorse del territorio impiegate nella gastronomia.

Come arrivare a Grotte di Castro

Tramite l’Autostrada A1 uscire a Orvieto, seguire per Bolsena, Castel Giorgio, San Lorenzo Nuovo e infine Grotte di Castro; la stazione ferroviaria di Allerona-Castel Viscardo si trova a 19 km da Grotte; la località è servita dall’aeroporto di Roma Fiumicino, il più vicino alla destinazione.

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