Onano (Lazio): visita alla cittadina della Tuscia
Onano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Onano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Epico e delizioso allo stesso tempo, il borgo di Onano va ad arricchire ulteriormente una già opulenta Alta Tuscia che entro la provincia di Viterbo nobilita le corde più vanitose del Lazio. Il comune si trova a esigua distanza dal lago di Bolsena e quest’ultimo non è che un’arma in più al servizio della località, il cui nome costituito curiosamente da un palindromo è ancora oggetto di studio in relazione alla sua etimologia.
Parlando invece di civiltà più complesse rispetto a meri gruppi coesi e tribù, gli Umbri batterono sul tempo gli Etruschi, sopraggiunti dopo e progressivamente scalzati dai Romani, sebbene resistette a lungo una colonia di agricoltori cui si deve la formazione di un primigenio centro urbano organizzato e successivamente cristianizzato, senonché le incursioni barbare ostacolarono non poco tale processo, comunque inesorabile. Inoltre, Onano venne spazzata via e gli abitanti sopravvissuti dovettero traslare il paese occupando una zona nuova nella quale, non volendo ripetere un’esperienza così tragica, si dotarono di una Rocca fortificata e di una Pieve dedicata a San Giovanni Battista entro cui praticare liberamente la propria religione. Gli anni a partire dal 1000 entrano in un fastidioso cono d’ombra documentativo che non permette di ricostruire con chiarezza la filologia dei fatti, ma si sa che il Feudalesimo fece il suo corso destinando Onano ai tanti passaggi di proprietà pressoché inevitabili all’epoca, con potenti famiglie che, impegnate nell’annosa disputa contrapponente le fazioni avverse dei Guelfi e dei Ghibellini, si avvicendarono convulsamente nel controllo del borgo.
A rivendicarne la proprietà fu anche un commerciante di seta olandese, certo Giuseppe Denham, la cui figlia Carlotta riuscì a ottenere Onano venendo soprannominata dai sudditi Madame, cosicché la rocca prese il nome di Palazzo Madama, dove venne ospitato anche Giuseppe Garibaldi prima che si decidesse di adibirlo a Municipio cittadino. La stabilità politica avvenne dopo il 1870 e l’Unità d’Italia permise al borgo di espandersi costituendosi definitivamente comune autonomo e legandosi a personaggi che lasciarono una vivida traccia, fra questi la cantante Lina Cavalieri, più volte soggiornante nel paese natale della madre.
Storia di Onano
La storia di Onano si è sempre legata in un certo qual modo al territorio d’insorgenza, nel quale il fenomeno del vulcanesimo (è il motivo per il quale intorno al paese si possono visitare numerose terme dall’acqua sulfurea e bicarbonatica) ha tardato di molti secoli lo stanziamento definitivo dell’uomo in epoca preistorica.Parlando invece di civiltà più complesse rispetto a meri gruppi coesi e tribù, gli Umbri batterono sul tempo gli Etruschi, sopraggiunti dopo e progressivamente scalzati dai Romani, sebbene resistette a lungo una colonia di agricoltori cui si deve la formazione di un primigenio centro urbano organizzato e successivamente cristianizzato, senonché le incursioni barbare ostacolarono non poco tale processo, comunque inesorabile. Inoltre, Onano venne spazzata via e gli abitanti sopravvissuti dovettero traslare il paese occupando una zona nuova nella quale, non volendo ripetere un’esperienza così tragica, si dotarono di una Rocca fortificata e di una Pieve dedicata a San Giovanni Battista entro cui praticare liberamente la propria religione. Gli anni a partire dal 1000 entrano in un fastidioso cono d’ombra documentativo che non permette di ricostruire con chiarezza la filologia dei fatti, ma si sa che il Feudalesimo fece il suo corso destinando Onano ai tanti passaggi di proprietà pressoché inevitabili all’epoca, con potenti famiglie che, impegnate nell’annosa disputa contrapponente le fazioni avverse dei Guelfi e dei Ghibellini, si avvicendarono convulsamente nel controllo del borgo.
Il Castello di Onano
Gli Aldobrandeschi sembra abbiano inaugurato l’effetto domino, cui parteciparono poi i Visconti di Campiglia, i Farnese, i Monaldeschi della Cervara (si deve a loro l’erezione dell’austero quanto elegante Castello Monaldeschi, oggi un monumento storico rappresentativo), gli Sforza e la Santa Sede.A rivendicarne la proprietà fu anche un commerciante di seta olandese, certo Giuseppe Denham, la cui figlia Carlotta riuscì a ottenere Onano venendo soprannominata dai sudditi Madame, cosicché la rocca prese il nome di Palazzo Madama, dove venne ospitato anche Giuseppe Garibaldi prima che si decidesse di adibirlo a Municipio cittadino. La stabilità politica avvenne dopo il 1870 e l’Unità d’Italia permise al borgo di espandersi costituendosi definitivamente comune autonomo e legandosi a personaggi che lasciarono una vivida traccia, fra questi la cantante Lina Cavalieri, più volte soggiornante nel paese natale della madre.