Lajatico (Toscana): il Teatro del Silenzio e cosa vedere nel borgo di Bocelli
Lajatico, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Lajatico dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Capita sovente che una piccola realtà dell’Italia più timida e nascosta sia destinata a salire alla ribalta quasi inaspettatamente e per motivi essenzialmente legati ai natali dati a un personaggio diventato celebre.
Questo preambolo calza a pennello per il minuscolo borgo di Lajatico, nido urbano di poco più di 1.300 abitanti giacente in provincia di Pisa, nella bella Toscana: ebbene, qui ha mosso i primi passi ed è cresciuto uno dei più grandi tenori al mondo, se non il più grande attualmente in circolazione, l’italianissimo Andrea Bocelli.
Al centro della scenografica area (la superficie complessiva è di ben 5.000 metri quadrati) spicca alla vista un monumento, che ogni anno viene cambiato, assicurando una nuova magia al sito che possiede un fascino unico.
Altri luoghi di culto si trovano nell’immediato hinterland popolato dalle varie frazioni: a Orciatico sorge la Chiesa di San Michele Arcangelo insieme alla Chiesa della Compagnia, mentre al Villaggio San Giovanni di Val d’Era spunta la Chiesa di San Giovanni Bosco. Presenti anche due oratori, quello di San Sebastiano a Lajatico e l’Oratorio della Santissima Annunziata in località Il Poggio.
Non solo di chiese è lecito parlare, difatti l’architettura locale si è manifestata altresì attraverso esempi di civica realizzazione condotta con indubbia eleganza e incarnata da Palazzo Gotti Lega, Palazzo Pretorio e Villa di Spedaletto, quest’ultima fra le residenze signorili abitate un tempo da Lorenzo il Magnifico e annoverata fra le più belle ville medicee della regione.
Le vestigia militari si sintetizzano coese nella Rocca di Pietracassia, struttura castellare immersa nei boschi a 530 metri di altitudine, forse d’epoca longobarda, più un’ipotesi che una certezza. La costruzione distingue prettamente la rocca e il castello: l’una avvolge l’altro con la sua cinta muraria, corona che abbraccia un mastio a pianta squadrata e due torri collegate da una lunga fortificazione, quanto resta dell’unicum antico.
Questo preambolo calza a pennello per il minuscolo borgo di Lajatico, nido urbano di poco più di 1.300 abitanti giacente in provincia di Pisa, nella bella Toscana: ebbene, qui ha mosso i primi passi ed è cresciuto uno dei più grandi tenori al mondo, se non il più grande attualmente in circolazione, l’italianissimo Andrea Bocelli.
Il Teatro del Silenzio
Il noto cantante lirico, rimasto affezionato alla terra natia, non ha mai completamente tagliato il cordone ombelicale che lo lega alla località, anzi la sua costanza nel valorizzarla ha prodotto una creazione sensazionale da lui stesso voluta e promossa, vale a dire il Teatro del Silenzio, in verità un suggestivo anfiteatro sorto su una collina ideale per la sussistenza di questa struttura montata una volta l’anno per ospitare sul palcoscenico circolare spettacoli di rara bellezza ammantati di cultura a tutto tondo.Al centro della scenografica area (la superficie complessiva è di ben 5.000 metri quadrati) spicca alla vista un monumento, che ogni anno viene cambiato, assicurando una nuova magia al sito che possiede un fascino unico.
Cosa vedere a Lajatico e dintorni
Lajanico dista soltanto 45 km dalla Città della torre pendente e la sua nascita risale al periodo etrusco-romano in qualità di primigenio insediamento denominato dapprima Larius e declinato molto più tardi in borgo medievale sviluppatosi a partire dal XII secolo intorno al Castello dei Pannocchieschi d’Elci. Risale al secolo successivo la costruzione del più importante edificio di culto presente nel comune, cioè la Chiesa di San Leonardo, ricostruita però nel XIX secolo dall’architetto livornese Angiolo della Valle, incaricato peraltro di operare massicci restauri volti a conferire alla chiesa un profilo marcatamente neoclassico nelle forme così come nell’impianto fondante. I lavori perdurarono dal 1853 al 1856 ma la facciata venne definita solo nel 1925, quindi posteriore al campanile eretto alla fine dell’Ottocento. All’interno a tre navate (quella centrale presenta una copertura a volta a botte) sussisteva un prezioso altare maggiore che, ha causa della sua completa distruzione a seguito di un ingente danno arrecato alla chiesa in piena Seconda Guerra Mondiale, venne sostituito nel 1957.Altri luoghi di culto si trovano nell’immediato hinterland popolato dalle varie frazioni: a Orciatico sorge la Chiesa di San Michele Arcangelo insieme alla Chiesa della Compagnia, mentre al Villaggio San Giovanni di Val d’Era spunta la Chiesa di San Giovanni Bosco. Presenti anche due oratori, quello di San Sebastiano a Lajatico e l’Oratorio della Santissima Annunziata in località Il Poggio.
Non solo di chiese è lecito parlare, difatti l’architettura locale si è manifestata altresì attraverso esempi di civica realizzazione condotta con indubbia eleganza e incarnata da Palazzo Gotti Lega, Palazzo Pretorio e Villa di Spedaletto, quest’ultima fra le residenze signorili abitate un tempo da Lorenzo il Magnifico e annoverata fra le più belle ville medicee della regione.
Le vestigia militari si sintetizzano coese nella Rocca di Pietracassia, struttura castellare immersa nei boschi a 530 metri di altitudine, forse d’epoca longobarda, più un’ipotesi che una certezza. La costruzione distingue prettamente la rocca e il castello: l’una avvolge l’altro con la sua cinta muraria, corona che abbraccia un mastio a pianta squadrata e due torri collegate da una lunga fortificazione, quanto resta dell’unicum antico.