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San Donato in Collina (Toscana): cosa vedere nel villaggio in provincia di Firenze

San Donato in Collina, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. San Donato in Collina dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Frazione a metà strada fra i comuni di Rignano sull’Arno e Bagno a Ripoli (entrambi in provincia di Firenze), fa parte di quest’ultimo (ma ancora adesso in moltissime guide sembra non essere così e Rignano prevarrebbe nelle attribuzioni di paternità) ma li coinvolge ambedue arrivando a toccarli a seguito di una notevole espansione urbanistica, cosicché San Donato in Collina si è fatto adottare assorbendo quasi un’aura di natura genitoriale.

La località si presenta tacita, timida contrariamente alla linfa fiorentina tutta sale e toscanità, eppur consapevole di vivere cullata dal duo di bellezze comunali cui fa ampio riferimento, se non esclusivo. Sarebbe, tuttavia, un errore trattare San Donato in Collina come mera frazione in quanto lo è politicamente ma socialmente possiede le carte giuste per autocelebrarsi quale borgo a se stante, non prodigo di attrattive ma geloso di quelle che può a ragione mostrare ai visitatori.

Non dimentichiamo, poi, che il territorio tosco instilla in qualunque suo sito urbano un fascino indubbio e una vitalità in grado di diversificare assolutamente ogni più piccola realtà locale, sicché San Donato come frazione non fa eccezione e rientra fra i pori aperti di una delle regioni indubbiamente più solari e sanguigne dello Stivale.

La Villa di Torre a Cona

Bene, cosa c’è da vedere e toccare qui? Presto detto, l’unica architettura-monumento presente è la Villa di Torre a Cona, su cui spicca immediatamente la torre medievale costituente di fatto il nucleo più antico dell’edificio. La residenza è più recente, risale alla fine del ‘700 e la sua paternità riconduce alla famiglia dei Rinuccini, tenutari fino al 1848, anno del passaggio di proprietà ai marchesi Trivulzio di Milano, che la cedettero nel 1882 al barone Padoa.

La struttura nel suo insieme si palesa magnificente, forte delle sue imponenti dimensioni che risaltano ulteriormente in considerazione alla posizione preminente rialzata del complesso e livellata da terrazzamenti collegati da una doppia rampa di scale. Alla sua visione si deve essere introdotti a piccole dosi perché non è da tutti i giorni trovarsi di fronte a un edificio simile, sorridente eppur austero con la sua facciata tripartita e una veste da antica matrona elegante.

Sembrerà incredibile ma cotanta sontuosità prelude in verità all’accesso al bellissimo parco posto a sinistra della villa, area verde del XVII secolo la cui forma a losanga non sgarra dalla disciplina geometrica impostale, tessuto per allee (viali) lungo le quali si dispongono ordinatamente sculture d’imprinting mitologico-allegorico in laterizio e muratura ma rivestite in stucco. Una cornice fantastica, quindi, esaltata anche dal tocco della delicata flora incarnata in cipressi, lecci e roverelle che incorniciano due bellissimi Cedri dell’Atlante, alberi che possono raggiungere la ragguardevole altezza di 45 metri condotta con chioma eretta e piramidale.

Il Bosco di Fonte Santa

Il patrimonio architettonico si conclude qui, ma il giro turistico prosegue e questa volta c’è spazio per la natura senza artifizi o incastonature particolari. Parliamo in tal caso del Bosco di Fonte Santa, trait d’union dei poggi Al Mandorlo e di Firenze: è il polmone verde dove tutti, prima o poi, vanno a rifugiarsi in cerca di aria buona da respirare e silenzio di cui godere, confinati liberamente in un’oasi fatta di sorgenti naturali, pini, ginestre e orchidee, querce e castagni intorno e dentro i quali fanno capolino scoiattoli, istrici e poiane, senza trascurare la presenza del cinghiale, principe della fauna toscana.
La Sagra delle Frittelle
Si sa, i compatrioti di Dante Alighieri (i toscani) conoscono il significato della parola “divertimento” associata al peccato di gola, che in regione si commette in assoluta leggerezza ed esenzion di colpa: lo diciamo per dare giustificazione alla famosa

Sagra delle Frittelle

Questo evento si tiene a San Donato in Collina tutti gli anni nei weekend compresi fra metà gennaio e fine marzo. La Sagra delle Frittelle è un appuntamento atteso e partecipato, figlio di una tradizione volta a osannare il bagaglio enogastronomico locale di cui queste squisitezze dolci a base di arance, latte, riso e zucchero sposano l’essenza, specialmente se accompagnate al vinsanto, prodotto da un’azienda agricola.

Come arrivare a San Donato in Collina

In auto si deve percorrere l’Autostrada del Sole A1 fino all’uscita di Firenze sud, dalla quale si prosegue sulla SP 127 fino all’uscita Bagno a Ripoli-Pontassieve con successive indicazioni per San Donato in Collina; la stazione ferroviaria si trova a Firenze ed è la Santa Maria Novella, che prevede numerosi collegamenti in autobus ATAF per la frazione; l’aeroporto di riferimento è a Firenze e dista dalla località ca. 32 km.
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