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Chambave, la visita alla cittą del vino in Valle d'Aosta

Chambave, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Chambave dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Situato nel cuore della valle centrale della Dora Baltea, a 486 metri di altitudine e ca. 18 km a est di Aosta, il comune di Chambave - detto Tsambava nel patois valdostano - ha una morfologia collinare sinuosa, contraddistinta da un clima docile e accomodante, ideale per i suoi 968 abitanti e turisti in cerca di un luogo tranquillo da visitare. Fanno infatti capolino prati e boschi di castagno, a costituire un territorio che annovera inoltre - ma più in altura, verso gli 800 metri - frondose conifere, in particolare larici e pini rossi.

Risalente addirittura al periodo romano (si colloca infatti lungo la strada consolare delle Gallie, fatta costruire dall'imperatore Augusto), ma con tracce d'insediamento in epoche molto più antiche (molti oggetti e monili riesumati fanno pensare a una qualche sorta di attività mineraria e metallurgica grezze imputabili alla presenza di qualche nucleo socio-tribale durante l'età del ferro), questa località era in origine un piccolo borgo che, con il passare degli anni, ha saputo sfruttare il suo grande potenziale commerciale, diventando in epoca medievale un polo attrattivo di preminenza intestino alla Signoria di Cly, assumendone la valenza giurisdizionale nel 1640 dopo una radicale ricostruzione a causa di un'alluvione che lo distrusse verso la fine del XI secolo.

La splendida fenice della Valle d'Aosta beneficia, come precedentemente detto, di un equilibrio meteorologico tale da sviluppare e ottimizzare la coltivazione di vitigni, di cui le colline circostanti brulicano. Chambave, facente inoltre parte a livello amministrativo della Comunità Montana Monte Cervino, vanta con orgoglio e sacrificio agricolo un'eccezionale produzione vitivinicola ch'è frutto di un meticoloso lavoro bucolico perpetrato nel tempo. Il carattere fecondo di questa terra si addice alla gestazione e creazione di vini altolocati presso i maggiori sommellier locali e internazionali: estremamente rinomati il "Rouge de Chambave" (un rosso molto delicato) e lo "Chambave Muscat" (moscato dolce e molto appagante), insieme al "Gamay", al "Pinot noir" e al "Passito di Chambave". Tali risultati, che l'hanno resa tappa cardine della Route des vins (itinerario enologico valdostano che fa da imprescindibile decumano) sono ottenuti dall'opera capillare e indefessa de "La Crotta di Vegneron", Cooperativa vitivinicola dotata di un avveniristico impianto enologico assai efficiente, con una tradizione illustre quanto industriosa in cui convogliano anche le produzioni di altri centri limitrofi come Nus, Verrayes e Saint Denis, bacini entro i quali si concepiscono ottime grappe e distillati conosciutissimi anche oltre confine regionale. In parallelo agisce un altro fondamentale sito produttivo, ovvero il "Caseificio Champagne", la cui sfera d'influenza include appunto l'ambito caseario, l'allevamento e il latte con relativi derivati.

Non è un caso che la sagra più rappresentativa del territorio - nonché la più partecipata - sia la "Sagra dell'uva", che si tiene annualmente nell'ultima domenica di settembre, per antonomasia il mese della vendemmia e degli albori d'autunno. Si tratta di un vero e proprio concorso al quale partecipano i viticoltori con i loro migliori grappoli d'uva bianca e nera, presentati all'interno di cestini degni di Bacco che solleticano vista e palato. Tale manifestazione sprigiona una forte carica di folklore autoctono e con essa uno spirito di aggregazione capace di fare eco per giorni nell'immaginario di giovani, adulti e anziani. Altra importante magnetica attrattiva s'incarna nel divertente "Gioco della rouletta", che si svolge l'11 agosto di ogni anno nel corso della Festa Patronale dedicata a San Lorenzo, e in cui un giocatore in abiti storici deve avvicinarsi con una boccia a un pallino tenendo conto, in sede di lancio, della mossa del giocatore precedente, imitandola.

Chambave non è, tuttavia, solo colline e mosto. La sua struttura urbana annovera un intrigante dualismo architettonico di connotazione storica invidiabile, d'estrazione sia civile che religiosa. Come non menzionare, ad esempio, la Casa della Contessa (villaggio Thuy) e il Palazzo Roncas, piuttosto che la Casa cinquecentesca del Guidonis o la Casa dalle belle finestre gotiche (frazione Arlier). Non ultima, si fa ammirare la Casa con torre scalare accanto alla parrocchia. Il frangente sacro viene invece rappresentato dalla chiesa parrocchiale di San Lorenzo, di base romanica ma in stile settecentesco, e la cappella della Madonna della Pietà.

Per tradizione la prima domenica d'Avvento a Chambave si organizzano dei Mercatini di Natale, con un evento chiamato Tsalende a Tsambava. E' l'occasione di venire a provare le eccelenze gastronomiche di questa regione, e andare a scoprire l'artigianato locale, dalle sculture in legno alle candele di cera, dagli zoccoli alle pantofole, tutto nell'ottica della tradizione più autentica.

Il clima di Chambave è di tipo continentale, quindi caratterizzato da estati clade e d inverni freddi e mediamente secchi. Sono comunque possibili episodi nevosi da novembre a marzo. Grazie alla sua posizione a nord della Dora Baltea, la città comunque riceve luce anche nei mesi di dicembre e gennaio, a dispetto della presenza del Mont Avic a sud che tocca i 3.006 m di altezza. Quindi si possono avere minime anche di parecchi gradi sottozero, ma nelle giornate serene poi la colonnina di mercurio riesce in genere a raggiungere il campo dei gradi positivi, fino a valori di +4-6 °C.
In estate le massime raggiungono con facilità i 30°C ma la sensazione di afa viene mitigata dalle brezze di valle. Come le altre località di fondovalle in Valle d'Aosta, il regime pluviometrico è avaro di precipitazioni con le piogge annue che si attestano a volri intorno ai 500 mm complessivi.

Arrivare a Chambave è semplice, in automobile dovete imboccare l'Autostrada A5, con uscita a Saint-Vincent se provenite da est, oppure a Nus se arrivate con proveninza dal Monte Bianco - Aosta. Da entrembe le direzioni si segue poi la statale di fondo valle per alcuni chilometri di percorrenza. A Chambave c'è anche la stazione ferroviaria.
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 Pubblicato da - 17 Ottobre 2015 - © Riproduzione vietata

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