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Torralba (Sardegna): Nuraghe Santu Antine e le chiese

Torralba, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Torralba dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Non arriva a 1.000 abitanti e il suo carattere semplice di centro agricolo potrebbe farlo risultare vagamente noioso come paese, eppure Torralba – i cui termini turris e alba danno adito al significato di "Torre Bianca" – possiede in verità delle sicure attrattive per chi ama la Sardegna e i suoi tesori sparsi.

La Valle dei Nuraghi

E’ questo un vasto territorio che in provincia di Sassari (la località dista dal capoluogo ca. 38 km) caratterizza specificamente la regione del Meilogu, prevalentemente collinare, ricca di sorgenti e fonti idriche tali per cui già in epoca preistorica l’antropizzazione divenne un fenomeno piuttosto dilagante, facilitato proprio dalla morfologia dell’area, dove la mano dell’uomo ha dato origine a una primigenia urbanizzazione in cui si possono annoverare nel Neolitico strutture tipiche come le domus de janas di Su Siddadu, Nughedu e Santu Jorzi, preliminari all’introduzione massiccia dei nuraghi (ve ne sono ben 30) e successive tombe dei giganti (famosa quella di Sa Pedra Covaccada), tale per cui la zona si è familiarmente affermata con l’appellativo – lusinghiero per gli autoctoni – di “Valle dei Nuraghi”, entro la quale prende posto il secondo complesso più importante presente in Sardegna, vale a dire la Reggia Nuragica di Santu Antine.

Santu Antine

Essa rappresenta una testimonianza archeologica estremamente interessante, una possente struttura megalitica di 17 metri di altezza, monumento con le fattezze di fortezza dotata di un’antica torre centrale a tre piani intorno alla quale si sviluppa un bastione a pianta triangolare a sua volta corredata da tre torri. Qui si è gettata la base per la formazione di un ampio villaggio che ebbe il suo zenit in epoca romana, e in tutto questo l’avviluppante complesso accoglie il Museo della Valle dei Nuraghi del Logudoro-Meilogu.

Colonia nel periodo romano, Torralba fece in seguito parte della curatoria di Cabu Abbas sotto la giurisdizione della diocesi di Torres, poi divenne marchesato sotto l’egida aragonese. La costituzione compiuta di centro urbano si ottenne però solo con l’avvento del Medioevo, più precisamente nel corso del XII secolo.

Cosa vedere a Torralba

Scomparsa la Chiesa di Santa Maria, allora un punto di riferimento, oggi a suffragare il periodo delle origini civili pensano altri elementi come le pezzas (sedili in pietra), fontanelle e pavimentazioni in arenaria. Torralba non rimase a lungo orfana di un edificio sacro, infatti nel 1615 venne eretta la Chiesa di San Pietro Apostolo che, costruita in pietra calcarea, segue le linee gotico-rinascimentali serbando al suo interno un bell’altare ligneo e un trittico di statue raffiguranti i Santi Pietro, Giuseppe e Sebastiano, affiancate da un fonte battesimale e un’ancona settecentesca.

Lungo la strada che conduce alla reggia nuragica sorge la Chiesa di Nostra Signora di Cabu Abbas, edificata in stile romanico-pisano a cavallo fra XII e XIII secolo: la sua ossatura presenta due diversi materiali, calcare bianco per l’esterno, pietra trachitica per l’interno.

Il lignaggio antico si riflette nelle tipicità gastronomiche che Torralba può offrire, dal pane carrasau alla fresa niedda, il pane untinadu e i dolci quali le mantogadas, le casalinas e sa gozzula de s’ou.

Eventi, feste e manifestazioni

Tali prelibatezze vengono sfornate praticamente tutto l’anno o in determinate occasioni di aggregazione popolare: una di queste è la Festa dello Spirito Santo, una quattro giorni che si conclude con il lunedì successivo alla Pentecoste e viene ospitata nella discreta Chiesa dello Spirito Santo, luogo di culto campestre da cui parte la suggestiva processione a cavallo diretta in paese. Nel giugno 2017 Torralba ha accolto per la celebrazione della festa il celebre duo comico cabarettistico Ale e Franz.

Come arrivare a Torralba

Percorrendo in auto la SS 131 fra Cagliari e Sassari, bisogna uscire allo svincolo per Torralba; il paese possiede una stazione ferroviaria; l’aeroporto di Alghero-Fertilia è quello di riferimento.
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