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Rogliano (Calabria): visita al comune della Valle del Savuto

Rogliano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Rogliano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Rogliano è, prima ancora che cittadina, un vero punto di riferimento geografico ma anche economico del circondario di Cosenza, e ciò si deve a una posizione pressoché perfetta entro un comprensorio di colline coltivate a frutteti e vigneti nel bel mezzo della Valle del Savuto.

6.000 abitanti conta Rogliano, atipico centro urbano calabrese che non risente del carattere selvaggio della regione di appartenenza ritrovandosi luogo ideale per un turismo amante delle comodità e degli intrattenimenti sia in campo sociale che culturale. Il tessuto cittadino sorprende con l’ingente quantità di negozi, esercizi commerciali in genere e botteghe dove l’artigianato resta più vivo che mai specialmente nell’inerenza della lavorazione del ferro battuto, della ceramica nonché del legno e del cuoio.

Cenni di storia

La sua rigorosa divisione a rioni (Serra, Spani, Donnanni, Cuti e Forche) – rappresentati ciascuno con tratti identificativi come la parrocchiale, la piazza con relativa fontana, il palazzo gentilizio e i caseggiati – segue una conformazione urbanistica maturata nell’arco di una storia contraddistinta da civiltà e operosità, inficiata da eventi imprevedibili come il terremoto del 1638 che distrusse quasi per intero l’abitato. Rogliano era ben prima della sua rifondazione a monte un casale casentino, oggi soprannominato “borgo delle 12 chiese”.

Cosa vedere a Rogliano

La nomea ci porta a visitare tanto per cominciare il Duomo dei Santi Pietro e Paolo, una ricostruzione successiva alla distruzione del cinquecentesco impianto primigenio di cui sopravvive solo la campana maggiore, salvatasi miracolosamente dal sisma. Se l’esterno si presenta meravigliosamente classicista grazie alle linee morbide impresse dalle colonne doriche, ioniche e corinzie, l’interno è una propagazione assoluta del barocco contrassegnante tutte e tre le navate. Al Seicento è ascrivibile la Chiesa dei Santi Domenico e Nicola, mononavata che presenta un pezzo molto speciale in prospettiva artistica, ovvero una Madonna col Bambino, San Domenico e Santa Rita riprodotta con tecnica a mosaico sull’altare maggiore. Coeva la Chiesa di Santa Lucia.

In rione Donnanni s’erge stilosa la rinascimentale Chiesa di San Giorgio, vera esponente della corrente artistica cinquecentesca. Quella che un tempo era soltanto una cappella, ora si è emancipata a luogo di culto compiuto, parliamo della Chiesa di Sant’Ippolito, che si fregia di un bel portale in tufo datato 1709.

San Michele è invece una chiesetta ubicata in contrada Serra ed è un esempio limpido di architettura rurale, essenziale contrariamente alla Chiesa della Madonna delle Grazie, il cui soffitto rifinito in oro zecchino anela ricchezza.

Fra il ‘600 e l’800 sono state erette altre strutture ecclesiali, ovverosia le chiese della Madonna di Costantinopoli, dell’Assunta, del Carmine, della Madonna della Saletta e dell’Annunciata, aggiungendovi infine la Chiesa di San Giuseppe, riconoscibile per la cupola ottagonale e sede del Museo di Arte Sacra.

Su Piazza San Domenico si affaccia il Palazzo Comunale e a breve distanza i palazzi Morelli (ospitò Ferdinando II di Borbone, Giuseppe Garibaldi e Luigi Fera), Cardamone e Ricciulli, quest’ultimo visitato da Carlo V.

Infine è da segnalare che Rogliano, presso la Tenuta Bocchineri, vanta la possibilità di ospitare i tutisti sun una caso costruita su di un albero. unica possibilità nel sud del paese dove poter dormire e mangiare sugli alberi in Italia.

Eventi, sagre e Manifestazioni

Nel campionario festaiolo si inseriscono diverse manifestazioni che scandiscono un anno di ferventi celebrazioni. Molto sentita la rappresentazione scenica della Passione di Cristo, che durante la Domenica delle Palme trasforma il paese in un teatro all’aperto costituito da quattordici scene che affrontano il percorso del Calvario, per le quali vengono impiegati oltre 200 attori, moltissime comparse, tecnici, musicisti e altri professionisti impegnati nella riuscita della religiosa rievocazione.

Molto più rapportate ai costumi del territorio risultano essere la kermesse Gulìa Urbana, che dispensa street art nelle principali aree del borgo al fine di migliorare e riqualificare alcune zone peculiari, e la sagra del DiVino Savuto che nel mese di ottobre fa conoscere ai forestieri la specialità locale, il Savuto DOC la cui tradizione risale fino all’antica Roma. Anche al di fuori di queste reunion, la cucina autoctona seguita a farsi prolissa, sfornando bontà gastronomiche favolose, pane fragrante, insaccati di maiale da gustarsi in qualunque occasione, castagne e tantissimi dolci come i turdilli e i mustazzoui, conosciuti più largamente con il nome di mustaccioli.

Come arrivare a Rogliano

Dall’Autostrada A3 si deve uscire a Rogliano/Grimaldi continuando sulla SS 108 fino a destinazione; Rogliano ha una propria stazione servita dalla linea ferroviaria Cosenza – Catanzaro Lido; l’aeroporto di riferimento è quello di Lamezia Terme.

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