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San Giorgio a Cremano (Napoli): visita alla cittą e le sue ville

San Giorgio a Cremano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. San Giorgio a Cremano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Posto in provincia di Napoli in Campania, il comune di San Giorgio a Cremano ospita una popolazione quantificata in ca. 45.000 abitanti. Un carattere, dunque, da cittadina più che da paese, perturbato spesso e volentieri dagli umori volubili del Vesuvio che adombra l’abitato ubicato proprio alle sue pendici.

Storia ed origine del nome

Il nome della località si deve alla venerazione del Santo Patrono, una figura religiosa ma combattente cui venne attribuita un’azione salvifica nei confronti del borgo, sottratto all’eruzione vesuviana del X secolo. Intercessione celeste o semplice fortuna, sta di fatto che San Giorgio a Cremano ha assistito suo malgrado dal 79 d.C. al 1944 a ben 53 eruzioni, cui sono seguiti periodi di calma contraddistinti dal placido silenzio del vulcano, a volte un po’ borbottante ma senza alcuna ripercussione.

Il compianto attore di teatro e cinema Massimo Troisi, nato proprio qui, avrebbe sicuramente ironizzato sulla strana situazione geologica palesando il suo solito tenero sorriso. Certo, l’eruzione del 1631 rischiò di spazzare via il centro urbano, allora diviso in parte alta e parte bassa presiedute dalle chiese di San Giorgio Vecchio e Santa Maria del Principio, quest’ultima distrutta ma prontamente ricostruita nel 1670, un segnale per dare avvio a una ripopolazione del territorio lasciato dapprima alla mercé delle sfuriate laviche.

La voglia di riscatto partenopeo incentivò la progressione economica sotto il dominio di Carlo III di Borbone innovandone il profilo turistico nascente sotto forma di villeggiatura scelta dalle famiglie nobili napoletane: San Giorgio a Cremano se la passò talmente bene in quel determinato periodo da essere fortemente riluttante al buon esito dei moti indipendentisti, contro i quali oppose strenua resistenza fino all’istituzione della Repubblica Paesana nel 1799 e della Carboneria in cerca di adepti per i moti del 1820. L’Unità d’Italia smorzò lievemente il benessere del paese, che tuttavia ha saputo nel tempo sviluppare una spiccata vocazione sartoriale fecondando poi 58 aziende tessili e dando adito alla creazione di numerose botteghe specializzate nella produzione artigianale di camicie e cravatte, una tradizione già viva nel ‘700.

Cosa vedere a San Giorgio a Cremano

Proprio per la preferenza accordata a San Giorgio dagli avventori interessati a soggiornarvi in grande stile in epoca passata, il tessuto territoriale non si è mai fatto trovare impreparato riservando eleganti dimore in cui ospitare il vezzo dei villeggianti, edifici questi capaci di coniugare prestigio, comodità e viatico storico. Non si contano ma in tal caso cercheremo di farlo e l’ideale punto di partenza è Villa Bruno, appartenuta alle famiglie Monteleone e Lieto, che si trova in via Cavalli di Bronzo in veste di polo culturale e sede di alcuni uffici comunali.

La struttura accoglieva un tempo la prestigiosa fonderia Righetti e successivamente la vetreria Bruno. Il corpo di fabbrica legato a queste attività è ancora oggi intatto e si nota per il tufo giallo di cui è composto. A un imprinting barocco esterno si accosta il rococò delle porte interne, mentre la presenza di un cortile e di un parco alleggeriscono l’aura nobiliare incarnata nel verde da alcune statue risonanti, tra le quali si distingue il Busto di Giove, manufatto greco-romano più antico della villa. I coronamenti spaziali, le decorazioni, l’area teatrale e il contrasto interno-esterno infondono notevole accentuazione scenografica ch’è un elemento distintivo rispetto alle colleghe meno illustri.

Si prenda Villa Almirante, altra residenza da vedere: non raggiunge la grandiosità complessiva di Villa Bruno, ma è comunque unica nel suo genere per la presenza delicata della cappella votiva dedicata alla Vergine con Bambino dipinta su intramontabili maioliche.

Passeggiando in lungo e in largo per San Giorgio, di ville se ne vedono tante, tutte bellissime e distinte, da Villa Bonocore –ex masseria rurale – a Villa Borrelli, da Villa Caracciolo di Forino a Villa Carafa Percuoco, passando per tal altre residenze componenti il famoso Miglio d’Oro. Serve quasi una calcolatrice per non perdere il conto, che annovera un caleidoscopio composto da più di una trentina di dimore signorili, per la cui visita occorre più di qualche mero giorno.

Il numero degli edifici di culto non desta invece particolari sensazioni di trasecolamento: segnaliamo le già citate chiese di San Giorgio Vecchio e Santa Maria del Principio e le più piccole chiese di Santa Maria dell’Aiuto, Sant’Anna e Sant’Antonio da Padova.

Eventi, feste e manifestazioni

Il folclore e la rievocazione si manifestano in due appuntamenti imperdibili, la Processione di San Giorgio e la Festa della lava, coincidenti in un unico partecipato evento che il 19 maggio vuol essere un collettivo ringraziamento al Santo che, secondo la leggenda, riuscì a fermare la lava prima che essa investisse l’abitato.

Anche se rimane fuori di qualche metro dal territorio comunale, se vi trovate a San Giorgio a Cremano non perdetevi il vicino Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, che offre una ricca collezione di cimeli

Tra il 16 dicembre e il 5 gennaio 2017 è stato allestito il primo Presepe Vivente che ha coinvolto felicemente residenti, studenti e commercianti impegnati nella riuscita di una prima edizione coi fiocchi. A Villa Vannucchi il Natale si celebra con la mostra di arte presepialeAnch’io… presepio”, che ogni anno espone ben 80 creazioni e un presepe monumentale.

Come arrivare a San Giorgio a Cremano

San Giorgio a Cremano dista da Napoli ca. 9 km e ci si arriva in auto percorrendo l’Autostrada A3/E45 fino all’uscita in direzione del paese; i treni da Napoli Centrale arrivano alla stazione di San Giorgio a Cremano tramite la circumvesuviana sulle linee Napoli-Sorrento, Napoli-Pompei-Poggiomarino e Napoli-San Giorgio a Cremano; attive le autolinee bus Anm 156 e 256; l’aeroporto di riferimento è quello di Napoli.

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