Tavernerio (Lombardia): visita al comune in provincia di Como
Tavernerio, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Tavernerio dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Clima, fertilità, bellezze naturali e delizie di un ameno territorio che arride una campagna soave, quella di Tavernerio la cui immersione completa nel comasco regala chicche paesaggistiche: fiumi pacati, prati fra laghi e tanto mormorio silente sono i sigilli su un pezzo di Lombardia dove un paese di quasi 6.000 abitanti ritrova gli echi instancabili della propria storia.
Il torrente Cosia ci mise del suo nel 1951, sicché una tremenda alluvione rischiò seriamente di spazzar via il paese, che invece resistette, sopravvisse alle due guerre mondiali incrementando successivamente la sua urbanità, la residenzialità e l’area industriale. Tutto ha fatto sì che un aumento demografico prendesse forma prima che Tavernerio si riscoprisse luogo molto piacevole anche per i viandanti e i turisti estemporanei.
Molti di questi si riversano quasi subito al cospetto della summenzionata Chiesa di San Martino, parrocchia locale che vanta la custodia di una prestigiosa croce d’argento finemente cesellata da Gaspare Molo. Altri tre luoghi di culto, ovvero gli oratori di San Fereolo Martire, San Fermo e Sant’Anna, sono concentrati in frazione Urago. Di particolare interesse il primo, che all’interno di una quattrocentesca cappella ospita numerosi affreschi non trascurabili. La Chiesa di San Giovanni Battista presso Solzago accoglie una stupenda pala d’altare dipinta interamente da Lodovico Pogliaghi nel 1884. Un piccolo tesoretto di stampo quattrocentesco è conservato dalla Chiesa di Santa Brigida a Ponzate. L’edificio più recente è sorto nel 1993, parliamo della Chiesa dell’Eucarestia posta in Piazza Benzoni nel centro del borgo.
Storia
Quella di Tavernerio, appunto, affonda le proprie autentiche radici nell’epoca romana e via via andò a legarsi imprescindibilmente al più eclatante viatico di Como condividendone le sorti medievali, croci e gioie, irraggiamenti bellici e aneliti d’autonomia. Il borgo era allora come oggi strategicamente importante sia dal punto di vista della posizione geografica che in termini di rilevanza commerciale data la sua capacità di perfetta intermediazione spaziale fra Como e la Brianza.Cosa vedere a Tavernerio
Per la sua preziosità in tal senso, l’abitato venne inscritto in un articolato sistema di fortificazioni capeggiato dal castello unitamente a un torrione molto alto e una spessa muraglia. Del maniero non rimane traccia, sostituito dalla Chiesa di San Martino in prossimità della quale ha trovato posto anche Villa Santa Maria. La causa della sua scomparsa si deve alle violente incursioni dei soldati capitanati da Francesco Sforza, avvezzi a saccheggi, incendi, ruberie e distruzioni che non risparmiarono nel 1449 il massimo emblema difensivo di Tavernerio.Il torrente Cosia ci mise del suo nel 1951, sicché una tremenda alluvione rischiò seriamente di spazzar via il paese, che invece resistette, sopravvisse alle due guerre mondiali incrementando successivamente la sua urbanità, la residenzialità e l’area industriale. Tutto ha fatto sì che un aumento demografico prendesse forma prima che Tavernerio si riscoprisse luogo molto piacevole anche per i viandanti e i turisti estemporanei.
Molti di questi si riversano quasi subito al cospetto della summenzionata Chiesa di San Martino, parrocchia locale che vanta la custodia di una prestigiosa croce d’argento finemente cesellata da Gaspare Molo. Altri tre luoghi di culto, ovvero gli oratori di San Fereolo Martire, San Fermo e Sant’Anna, sono concentrati in frazione Urago. Di particolare interesse il primo, che all’interno di una quattrocentesca cappella ospita numerosi affreschi non trascurabili. La Chiesa di San Giovanni Battista presso Solzago accoglie una stupenda pala d’altare dipinta interamente da Lodovico Pogliaghi nel 1884. Un piccolo tesoretto di stampo quattrocentesco è conservato dalla Chiesa di Santa Brigida a Ponzate. L’edificio più recente è sorto nel 1993, parliamo della Chiesa dell’Eucarestia posta in Piazza Benzoni nel centro del borgo.