Luino (Lombardia): il mercato e la visita alla cittą
Luino, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Luino dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Luino è una rinomata località turistica della provincia di Varese in Lombardia, conta quasi 15.000 abitanti e si affaccia sul Lago Maggiore occupando una porzione della sua sponda orientale.
Il 1541 rappresenta una data storica per Luino: in quell’anno, infatti, Carlo V attribuì alla cittadina il diritto di mercato spianandole così la strada per prosperare a livello commerciale, senza più le briglie di Maccagno o la concorrenza di Laveno, letteralmente soppiantate.
Allo stato attuale, il Lago Maggiore costituisce la maggiore risorsa in termini turistici ed è altamente tutelata dagli enti incaricati della sua gestione. L’episodio più rilevante della storia moderna coincise con i moti del 1848 che videro Giuseppe Garibaldi guidare i suoi contro gli occupanti austriaci. Il tributo di Luino all’eroe dei due mondi si traduce in una statua a lui dedicata nel 1867.
Per non essere prolissi, citiamo le testimonianze ecclesiastiche più importanti, che sono la Chiesa di San Pietro con la sua pala d’altare raffigurante la Madonna del Carmine e santi di Giovan Battista Discepoli, la Chiesa di San Giuseppe con il magnifico organo barocco del 1683.
Da non perdere anche il Santuario della Madonna del Carmine, anche lei provvista di organo realizzato nel 1857 da Francesco Camisi, e la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, provvista di campanile che s’eleva sull’abitato facendosi notare fiero all’orizzonte.
Quel che sotto il profilo didattico non può offrire il centro urbano nel suo insieme estetico, lo propone l’apparato museale, organizzato in un dittico che conta il Museo Ferroviario del Verbano e il Museo Civico Archeologico Paleontologico.
Luino punta sulla bellezza del Lago Maggiore per attrarre turisti e ci mette anche un po’ del suo invitandoli a gustare la sua prelibata cucina e un’enogastronomia che ha nella Formaggella del Luinese D.O.P. e nei vini Ronchi Varesini I.G.T. le sue punte di diamante assolute.
Queste allettanti lusinghe culinarie avranno certamente funzionato e seguitano a farlo, soprattutto se si pensa che anche il cinema ha proverbialmente buttato l’occhio sulla località: qui Alberto Lattuada vi ha girato nel 1970 il film Venga a prendere il caffè da noi, interpretato da Ugo Tognazzi, e sempre qui Giulio Base ha diretto nel 2013 la pellicola Il pretore, che ha coinvolto decine di comparse autoctone e il Municipio, dove sono state girate alcune scene. Nel cast anche Sarah Maestri ed Eliana Miglio, luinesi di nascita per le quali si è trattato di un piacevole ritorno a casa.
Storia e origine del nome
Di chiara origine romana, il comune era nel Medioevo un borgo citato per la prima volta nel 1169 in documenti nei quali veniva riportato il nome Luvino, destinato a permanere fino al 1889. Ribadendo in più occasioni il suo status di comune autonomo e libero, si trovò spesso e volentieri a lottare per mantenere la propria integrità costitutiva, minata dall’occupazione svizzera nel 1512, molto breve in quanto dopo soli tre anni intervenne nel liberarlo Filippo Maria Visconti.Il 1541 rappresenta una data storica per Luino: in quell’anno, infatti, Carlo V attribuì alla cittadina il diritto di mercato spianandole così la strada per prosperare a livello commerciale, senza più le briglie di Maccagno o la concorrenza di Laveno, letteralmente soppiantate.
Il mercato di Luino
Siamo agli albori del grande Mercato Internazionale del Mercoledì, che ha acquisito oggi cadenza settimanale ed è un appuntamento fisso. Ne susseguì l’innesco per l’industrializzazione ottocentesca in rapida ascesa, manna per l’economia locale, un po’ meno per le acque del lago, che necessitarono urgentemente di interventi di risanamento. Al tempo la meccanizzazione dell’artigianato tessile interessò anche numerosi imprenditori svizzeri che, approfittando dell’estrema vicinanza (Luino, non lo si è detto, si trova proprio al confine con la nazione elvetica) colsero l’occasione per fondare fabbriche e stabilimenti.Allo stato attuale, il Lago Maggiore costituisce la maggiore risorsa in termini turistici ed è altamente tutelata dagli enti incaricati della sua gestione. L’episodio più rilevante della storia moderna coincise con i moti del 1848 che videro Giuseppe Garibaldi guidare i suoi contro gli occupanti austriaci. Il tributo di Luino all’eroe dei due mondi si traduce in una statua a lui dedicata nel 1867.
Cosa vedere a Luino
Il tessuto architettonico di Luino annovera un caleidoscopio di chiese indubbiamente belle, meritevoli di una visita che le contempli tutte sebbene si abbia a che fare con un numero di edifici piuttosto alto.Per non essere prolissi, citiamo le testimonianze ecclesiastiche più importanti, che sono la Chiesa di San Pietro con la sua pala d’altare raffigurante la Madonna del Carmine e santi di Giovan Battista Discepoli, la Chiesa di San Giuseppe con il magnifico organo barocco del 1683.
Da non perdere anche il Santuario della Madonna del Carmine, anche lei provvista di organo realizzato nel 1857 da Francesco Camisi, e la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, provvista di campanile che s’eleva sull’abitato facendosi notare fiero all’orizzonte.
Quel che sotto il profilo didattico non può offrire il centro urbano nel suo insieme estetico, lo propone l’apparato museale, organizzato in un dittico che conta il Museo Ferroviario del Verbano e il Museo Civico Archeologico Paleontologico.
Luino punta sulla bellezza del Lago Maggiore per attrarre turisti e ci mette anche un po’ del suo invitandoli a gustare la sua prelibata cucina e un’enogastronomia che ha nella Formaggella del Luinese D.O.P. e nei vini Ronchi Varesini I.G.T. le sue punte di diamante assolute.
Queste allettanti lusinghe culinarie avranno certamente funzionato e seguitano a farlo, soprattutto se si pensa che anche il cinema ha proverbialmente buttato l’occhio sulla località: qui Alberto Lattuada vi ha girato nel 1970 il film Venga a prendere il caffè da noi, interpretato da Ugo Tognazzi, e sempre qui Giulio Base ha diretto nel 2013 la pellicola Il pretore, che ha coinvolto decine di comparse autoctone e il Municipio, dove sono state girate alcune scene. Nel cast anche Sarah Maestri ed Eliana Miglio, luinesi di nascita per le quali si è trattato di un piacevole ritorno a casa.