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Marone (Lombardia): la visita alla cittą e le sue chiese sul Lago d'Iseo

Marone, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Marone dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

È indubbiamente nota la bellezza dei piccoli comuni che circondano le rive del Lago d’Iseo e fra essi vi sono borghi che per storia e fortuna sono più noti di altri. Fra i paesi meno conosciuti della sponda bresciana del lago vi è Marone.

Piccolo e pittoresco, Marone è un comune di poco più di 3200 abitanti dove a predominare sono tre colori: il blu delle acque del lago, il verde della ricca vegetazione e il rosso dei tetti delle sue graziose ed antiche dimore. L’ingresso nel territorio comunale è reso suggestivo dalla bellezza delle ricche ville patrizie che nel corso degli anni sono sorte, sempre più numerose, sulle sponde del lago e sulle dolci colline circostanti. Per la maggior parte si tratta di proprietà di fortunati privati e non sono quindi visitabili al loro interno ma si lasciano ammirare vanitosamente da turisti e passanti.

Il centro storico del paese è caratterizzato dalla rilassante passeggiata lungolago che offre immagini poetiche e scorci da cartolina. Percorrendo questa bella strada l’attenzione viene catturata dall’antica Cattedrale di San Martino Vescovo. Eretta nel corso del ‘700, sostituisce la precedente cattedrale ben più antica e mostra in facciata tutte le caratteristiche stilistiche del suo secolo. Essa, come l’intera costruzione, è chiara e luminosa. Divisa in due ordini è caratterizzata dal semplice portone ligneo e da due coppie di statue di santi. Quattro lesene ioniche separano gli spazi verticalmente e al posto del rosone si trova una grande finestra rettangolare. L’interno, ad una sola navata, è caratterizzato dall’altare marmoreo sovrastato dalla volta affrescata raffigurante il santo a cui è dedicata la chiesa.

L’altro edificio sacro del paese è la Chiesa di Santa Maria della Neve, la cui struttura è ben più antica della precedente risalendo al XV secolo. Ha un’unica navata con volte a crociera e attualmente presenta una piccola cappella voluta dai frati agostiniani, il cui convento era un tempo annesso alla struttura. Oggi si possono ammirare al suo intero affreschi e dipinti di discreto valore artistico.

Uscendo dal centro di Marone è importante soffermarsi ad ammirare il paesaggio circostante e un’interessante giornata può essere trascorsa spostandosi fra i vari luoghi di culto presenti nel territorio. In una gola della Valle dell’Opol si trova, ad esempio, l’incantevole Santuario di Santa Maria della Rota. Costruito nel corso del XVI secolo sopra i resti di una chiesa quattrocentesca, il Santuario è stato restaurato più volte, per giungere a noi con l’aspetto attuale solo nel 1974. Scenograficamente posto nel punto più alto della valle e circondato dalla parete rocciosa, la chiesa è all’esterno particolarmente semplice e, forse per questo, estremamente suggestiva. L’interno contrasta per la ricchezza delle decorazioni: ricchi affreschi settecenteschi, elegante crocifisso e statue di santi locali con la statua della Vergine Assunta nella nicchia centrale.

Un altro edificio sacro di notevole fascino è l’Eremo di San Pietro, il quale merita indubbiamente una visita. Situato su di un’illuminata collina panoramica nella frazione di Pregasso, è raggiungibile percorrendo una lunga gradinata tra le ombre degli alberi, alternati alle piccole cappelle della Via Crucis. La facciata è semplicissima e priva di decorazioni, all’ingresso si accede passando sotto un pronao con volta a crociera e dopo essere entrati l’unica navata con annessa piccola abside quadrata non stupiscono per la modestia delle bellissime decorazioni pittoriche e lignee. Da notare sono le travature di legno della struttura originale.

Allontanandosi ancora dal centro storico si arriva in località Vela dove si trovano i ruderi di una villa romana del I secolo d.C. È qui possibile ammirare circa 80 metri di resti di quello che era indubbiamente un edificio appartenuto ad una ricca famiglia romana. Se ne riconoscono le terrazze digradanti verso il lago, il piano di un portico e le nicchie per le statue, oggi scomparse.

Tutte le frazioni del comune sono graziose e caratteristiche ma fra tutte spicca indubbiamente Vello. Collegata con Marone mediante l’Antica Strada Litoranea, è la meta ideale per una dolce passeggiata. Il percorso è indubbiamente riposante grazie alla tiepida brezza che nei giorni più caldi proviene dalle acque del lago e può essere compiuto anche in bicicletta. La frazione consiste in realtà in un piccolo gruppo di case più la bella parrocchiale di Sant’Eufemia. Quest’ultima si presenta con la facciata barocca e portale in pietra e il suo interno è in linea con l’aspetto esteriore: affreschi e ricchi dipinti riempiono l’ambiente.

Sempre a Vello si trova un altro edificio sacro dotato di un fascino assolutamente particolare: si tratta della piccola Chiesa del cimitero, conosciuta anche come Chiesa dei Morti. Fu costruita sul finire del XV secolo ed è estremamente semplice e modesta, come il campanile che la completa. Annessa ad essa è la cappella dei preti esorcisti.

Non resta che, tornando a Marone, cercare l’orrido rupestre del “Bogn di Zorzino”.
Marone oltre ad essere un comune tutto da scoprire a livello architettonico è anche la meta di partenza di numerosi itinerari che permettono di entrare in pieno contatto con la natura magnifica del territorio.

Da qui ad esempio si può raggiungere il Monte Guglielmo, appartenente alla catena del Sebino, passando dai 200 m s.l.m. del borgo ai 1946 della cima della montagna attraverso un sentiero piacevole e indubbiamente panoramico.
Un altro interessante percorso è quello che risale il torrente Bagnadore e dal quale è possibile ammirare il fenomeno delle piramidi di terra, ovvero alte cuspidi con sopra una grande pietra.

I veri amanti della flora e della fauna preferiranno forse il Sentiero Corna Trentapassi, il quale attraversa il bosco portando alla grande croce posta nel punto più alto del percorso. Qui domina incontrastata la presenza di castagni e roveri i quali nascondono a fatica l’azzurro delle acque del lago. Una volta raggiunta la croce del Trentapassi si possono scorgere le montagne principali della zona come il Monte Rosa o i versanti della Franciacorta. Numerose sono le specie animali che vivono nel bosco e in cui non è raro imbattersi.

A Marone si torva anche una grande cava e proprio da qui parte il Sentiero Punta Cunicolo che, come il precedente, attraversa il bosco. Prevalentemente in salita conduce prima al “preda del lac”, una particolare roccia, poi si raggiunge il canale della lepera. In un lungo saliscendi è possibile riposarsi nei verdi prati terrazzati, fra le coltivazioni di olivo e vite. Raggiunga la cima Cunicolo si può ammirare un ineguagliabile panorama.

Resta infine da citare un ultimo paesaggistico sentiero, il Trentapassi. Entrando nel vallone del fiume Linsì si arriva alla radura che introduce alla piccola ed emozionante chiesa della Madonnina, proprio sottostante il dosso di Crecole. Proseguendo in salita si arriva alla cima del percorso, toccando i 1248 m s.l.m. e godendo, come sempre, di un panorama a 360° su tutto il territorio.

Marone è quindi una meta ideale per quanti desiderano scoprire le bellezze più nascoste della nostra penisola non rinunciando al piacere della vita all’aria aperta e al relax garantito dalle tante spiagge libere lungo le coste del lago. Sentieri adatti ai più esperti amanti della montagna ma anche ai principianti che vogliono solo scoprire qualche bel paesaggio senza faticare troppo, percorsi per gli amanti della bicicletta e della mountainbike, attività adatte a tutta la famiglia in ogni periodo dell’anno.

Come arrivare
Il metodo più pratico e veloce per raggiungere Marone è indubbiamente l’automobile. Da Brescia basta un viaggio di poco più di trenta minuti attraverso la SP BS 510 che porta senza deviazioni a destinazione.
A Marone è presente una piccola stazione ferroviaria la “Marone-Zone” che permette di raggiungere il comune comodamente da ogni parte d’Italia, passando ovviamente attraverso Brescia.

Maggiori informazioni: Pro Loco di Marone
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