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Trontano (Piemonte): la cittadina nel Parco Nazionale della Val Grande

Trontano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Trontano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il comune di Trontano vive e vegeta in un territorio ricco di corsi d’acqua che bagnano già copiosi l’intera provincia del Verbano Cusio Ossola e buona parte del Parco nazionale della Val Grande, area protetta che inscrive le due riserve naturali Val Grande e Monte Mottac in un comprensorio dal carattere selvaggio, esteso su una superficie complessiva di 15.689 ettari e capace di beneficiare di una veloce ricolonizzazione faunistica grazie a un periodo di abbandono e conseguente incoltura.

Sono proprio flora e fauna le principali attrattive per turisti desiderosi di escursioni nel verde di un’oasi naturale praticamente incontaminata, concepita per la protezione delle specie animali e botaniche ma altresì per gite e camminate confacenti a un turismo conforme alle norme di eco-sostenibilità.
I 1693 trontanesi respirano aria salutare a 520 metri s.l.m. circondandosi di un abitato architettonicamente assurto a valente area d’interesse considerati gli edifici sorti nel corso del tempo, specialmente quelli sacri: la Parrocchiale della Natività di Maria risale al X secolo, una delle chiese romaniche più antiche e belle della regione, corredata da un campanile svettante con il suo orologio e una cappella – intitolata a San Carlo – ricca di affreschi di pregio; l’oratorio di San Giacomo – che comprende la “chiesetta bianca” con lo stupendo affresco raffigurante la Madonna col Bambin Gesù adorato da San Giacomo - si stacca dal centro urbano, posizionato su una collinetta e meta ambita dalle coppie di neosposi quale luogo ideale per realizzare servizi fotografici che possano catturarne la bellezza infusa da vigneti e prati fioriti.

In sequenza si possono poi visitare gli oratori di San Gregorio, San Leonardo e Santa Marta, nonché ammirare, seppur in lieve stato di decadenza, la Cappella di Tut i Sant. Esulando dall’impianto religioso, si sfocia in un’area di interesse storico percorrendo l’antica mulattiera che parte da frazione Castello: il punto d’arrivo è l’antico lavatoio di Casgnola avvolto dal bosco, costruito al tempo con la tecnica di muratura a secco (pietra su pietra senza l’ausilio della malta), che si fregia di una grande vasca ricolma d’acqua sorgiva utilizzata dalle donne autoctone per il lavaggio dei panni, fattibile grazie a un sapone sintetizzato tramite bollitura di ossa e parti di mucca, unite alla soda e poi lasciate raffreddare fino a solidificazione.

Il paesaggio nella sua estetica totalizzante può essere fruito con la Ferrovia delle Centovalli che collega Domodossola a Locarno lungo un tracciato di montagna studiato per una panoramica atta alla contemplazione di boschi, altipiani erbosi, vecchi alpeggi abbandonati, ghiacciai, pozze e cascate idriche alquanto suggestive. A Trontano è presente la stazione di transito, a 8 km da Domodossola. Chi rimane con i piedi saldi a terra può avvalersi di itinerari all’aria aperta che collegano vari luoghi degni di attenzione: la Colma di Basagrana, i mulini di Rio Graglia, il tratto “Trontano-Faievo”, l’Alpe Parpinasca e la Via di Trontano vanno assolutamente visti e vissuti con lo spirito girovago del turista libero e consapevole.

Non si dimentichi che Trontano sa vestirsi a festa per rievocazioni folcloristiche ed esaltazioni del prodotto locale. La Festa degli Alpini trascina in un battibaleno la popolazione in una tre giorni di musica e divertimento in cui trova spazio anche la buona cucina, una sana grigliata e degustazione delle prelibatezze del posto: tra queste si annovera il Fungo, al quale comunque viene dedicata prettamente una Sagra molto partecipata a settembre, trittico di giornate preposto per banchetti, carrellate enogastronomiche, sfilate in costume, esibizioni musicali e tanti balli a scopo aggregativo. E’ in quest’occasione che si può assaporare il famoso Prunent, un antico vino derivato da un vitigno considerato un clone del Nebbiolo, invecchiato in botti di rovere e per questo pronto a sprigionare quando spillato profumi e aromi mitici. Chiudono il parterre gastronomico il porcino e il marrone, gustosi e di qualità altissima.
All'inizio dell'estate da non perdere la manifestazione di Tones of the Stones, con concerti nella cornice insolita di una cava di pietra.

Come arrivare
Non è difficile giungere a Trontano: basta imboccare la A26 Genova-Gravellona Toce e poi proseguire da Gravellona lungo la SS 33 fino all’uscita Valle Vigezzo, da cui si arriva tramite indicazioni segnaletiche al paese.

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