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Belgirate (Piemonte): visita al villaggio sul Lago Maggiore e le sue ville

Belgirate, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Belgirate dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Tutto il Verbano-Cusio-Ossola e la totalità del lago Maggiore sono concordi nel proclamare Belgirate perla del comprensorio naturalistico di cui fanno parte a suggellare una porzione di Piemonte contaminata fortemente dalla storia della confinante Lombardia, che vede nell’area lacustre la linea geografica di demarcazione.

Affacciato sulle splendide acque lacuali, il Comune ha appena 532 abitanti che lo popolano e un’infinità di ville e proprietà signorili d’incredibile bellezza, così regali da aver attratto negli anni poeti e scrittori rimasti affascinati dalla condensazione di meraviglie insita in un borgo di raro spettacolo, a tal punto che un titano letterario come Stendhal decise di ambientarvi un capitolo de “La Certosa di Parma” e Gozzano peculiari vicende de “Piccolo Mondo Antico”, capolavoro senza tempo. Il transito illustre di Verga, De Amicis e D’Annunzio ancora echeggia nella memoria di Belgirate, orgogliosa di essere stata così apprezzata dalle eccellenze della cultura italiana e oggi visitata da molti turisti ben consapevoli del prestigio del Comune, il cui retaggio è da sempre legato al lustro imperituro.

Storia

Posta alle pendici della Motta Rossa, la località trae il suo nome proprio dalla strategica posizione fra le curve dei monti e delle colline (da qui Belgirate, cioè belle girate), maturata in seguito a spostamenti di popolazioni come i Prealpini, i Celti e, più avanti, i Romani che ne colonizzarono il territorio lasciando poi inevitabilmente il passo ai barbari, cui seguirono le dominazioni medievali arrogate ai Visconti e ai Borromeo.

A quell’epoca il borgo macinava i presupposti per diventare avamposto consolidato di contadini e pescatori di lago, artefici di un’economia basata soprattutto nel tardo Cinquecento sulla ricchezza di vigne, uliveti e risorse boschive utili per incrementare lo sviluppo sconfinante nel modo di ripensare l’organizzazione spaziale di Belgirate, degna di essere dovutamente ampliata e corredata di edifici architettonici che potessero innalzarla al rango di emblematica ancella urbana sul Maggiore.

Provvidero a suffragar lo scopo le inaspettate visite ottocentesche dei personaggi di spicco della cultura che, come detto, s’individuavano fra i frequentatori dei salotti bene e, in generale, delle culle artistiche in cui progettavano i futuri capolavori del proprio ingegno, ispirando di rimando l’edificazione di residenze di villeggiatura che oggi costituiscono la maggiore dote del luogo in parallelo alle numerose chiese tenutarie della fede e del culto cattolico.

Cosa vedere a Belgirate

Belgirate è dunque l’occasione per vedere tante belle testimonianze di eleganza e progettualità sopraffina dalla notevole eredità storica, da cui rimane purtroppo fuori quello che doveva essere il Castello del borgo, ormai del tutto scomparso eccezion fatta per qualche esile resto di fortificazione.

Sul lungolago si dispongono fiere le principesse nobili dell’era salottiera, dall’aggraziata Villa Conelli, costruita nella seconda metà dell’Ottocento insieme al vecchio giardino, a Villa Serafini-Falciola con la sua torre poligonale. Nel paese cattura l’avventore la Casa De Fichard-Franzoi, in cui risedette il noto barone tedesco col pallino per la pittura paesaggistica.

Tra le più antiche c’è sicuramente Villa Janetti-Bianchi, risalente alla fine del ‘600 e in buona compagnia vista la coetanea Villa Cairoli, ove fu ospite di Benedetto Cairoli l’amico Giuseppe Garibaldi. Eclatanti le dimensioni sontuose di Villa Carlotta, attuale sede di un celeberrimo albergo dotato di enorme parco e complesso inglobante anche Villa Beretta-Treves, mentre le Ville Fontana-Fedeli si mostrano più come palazzine accorpate dall’anelito castellare.

Sorge al confine con Stresa la bella Villa Principessa Matilde, neoclassico omaggio a Matilde Letizia Guglielmina Bonaparte, nipote di Napoleone. Un crogiuolo di tenute minori coronano il prisma di residenze, e ne possiamo citare alcune che sono Villa Innocenti e Villa Magnoni, appartenenti alla cultura architettonica contemporanea poiché le più recenti (risalgono infatti a inizio Novecento).

A far da spartiacque fra la concezione civile e quella religiosa c’è la curiosa scultura totematica dello Sciatt, ovvero del rospo, assurta a monumento decorativo del lungolago, dove si trova anche la Parrocchiale di Santa Maria della Purificazione e San Carlo, settecentesco ex oratorio dall’interno barocco abbondantemente affrescato e decorato, con un pavimento a mosaico che salta immediatamente all’occhio. L’altare marmoreo è circondato dai quadroni di Giambattista Calza e nelle cappelle laterali i tanti dipinti fanno da preludio alla visione magnifica dell’altare in legno dorato con paliotto in gesso.

La Chiesa Vecchia dedicata a Santa Maria spicca grazie all’austero campanile romanico del XI secolo che conferisce alla struttura evidente nobiltà, tanto all’esterno quanto all’interno per merito di un ambiente densamente affrescato e decorato. Rimane da visitare il Museo Etnografico della Baita della Libertà, ospitato in una baita della Motta Rossa e avente l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo dei partigiani caduti durante la Seconda Guerra Mondiale.

A Belgirate, per concludere, è stata fondata la Società delle Regate, primo yacht club sorto in Italia. Tra gli eventi, da citare il Premio Internazionale di Poesia Guida Gozzano presso Villa Carlotta.

Come arrivare

Per arrivare a Belgirate ci si può avvalere della A26 Alessandria-Gravellona Toce (uscita Arona/Carpugnino/Baveno) o della A8 Milano-Laghi (uscita Casteletto Ticino); la linea ferroviaria che passa da Belgirate è la Milano-Domodossola; tre le autolinee, ovvero Novara-Arona-Domodossola, Novara-Arona-Verbania e Novara-Borgomanero-Stresa; Belgirate possiede un approdo per i battelli della Navigazione Lago Maggiore; l’aeroporto di riferimento è il Milano Malpensa a 39 km dalla località.
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