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Ville d'Anaunia (Trentino): in val di Non tra i laghi di Tovel e Santa Giustina

Ville d'Anaunia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ville d'Anaunia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Situata in quel della Val di Non, la trentina Ville d’Anaunia è comune a tutti gli effetti dal 1° gennaio 2016, data in cui si è decisa – attraverso un referendum consultivo - la fusione di Nanno, Tassullo e Tuenno in un unico contesto da 4.900 abitanti. Il territorio si concepisce attualmente come un comprensorio di ville che vanno a comporre quella principale e nella summa l’agglomerato di frazioni sostiene una derivazione storica fatta di singole realtà giuridicamente coese.

Campo, 383 abitanti, porta un nome che si presta essenzialmente a due teorie secondo cui la sua esistenza si deve a un precedente camposanto sul territorio o a una porzione di terra sgombra da boschi e paludi; Pavillo era in origine un villaggio (lo testimonierebbe il nome primigenio latino pagus, cioè paese, villaggio) e oggi si presenta come la più elevata delle frazioni circostanti; il piccolo borgo di Portolo conta soltanto 141 anime; Rallo si adagia sopra una collina ed è la villa più popolosa dell’ex comune di Tassullo; Sanzenone, infine, domina su Tassullo e Pavillo in virtù della sua posizione altisonante.

L’area in cui trionfa placida Ville d’Anaunia si fregia di elementi naturalistici che non sono un semplice corredo bensì il risultato di un’evoluzione geologica preponderante lunga milioni di anni ed è straordinario pensare agli incredibili mutamenti avvenuti in un lasso di tempo così incalcolabile, tali da produrre in una sintesi perfetta fulcri di rara bellezza come il mirabolante lago di Tovel. Esso si trova a un’altezza di 1.178 metri s.l.m. ed è compreso nel Parco Naturale Adamello-Brenta. Altresì soprannominato "lago degli orsi" per la presenza di orsi bruni in valle, questo specchio lacustre veniva piuttosto conosciuto come "lago rosso" per via delle sue acque soggette a un fenomeno molto strano in grado di renderle purpuree grazie all’azione dell’alga Tovellia sanguinea, che ha cessato la sua particolare influenza nel 1964 normalizzando così il consueto colore trasparente del bacino.

Una leggenda adduce una diversa causa dovuta alla morte della principessa Tresenga, avvenuta nel corso di una cruenta battaglia che antepose Ragoli a Tuenno: la principessa cadde sotto i colpi di spada del re Lavinto, macchiando di sangue il lago insieme ai caduti del suo popolo.

Il lago di Tovel occupa una superficie complessiva di 370.000 mq caratterizzata da sorgenti perilacuali e varie specie di pesci che ne popolano le profondità come il salmerino alpino, il sanguinerola, l’alborella cisalpina e il cobite barbatello, compresa la biscia dal collare che, invece, si limita a strisciare attorno al lago. Tovel annovera inoltre una stazione limnologica, istituita nel 2003 e utilizzata dal 2006 per attività di ricerca, realizzazione di scuole estive messe a disposizione di studenti universitari, laboratori didattici e mediazioni scientifiche.

L’hinterland è caratterizzato da folti boschi di larici, abeti bianchi e rossi e conifere che fanno da sfondo alle escursioni dei turisti, amanti di questa zona per via dell'imperiosa presenza delle Dolomiti del Brenta e, naturalmente, per il coreografico lago
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Altra sicura attrazione è rappresentata dalla forra di Santa Giustina, una profonda gola scavata dal torrente Noce nella quale ripide pareti rocciose e fitta vegetazione fanno letteralmente capolino in un contesto selvaggio ma moderato dalla costruzione della diga alta ben 152 metri, un’opera possente che ha dato origine al grande bacino artificiale a scopo idroelettrico noto come lago di Santa Giustina, su un lato del quale risulta ancora visibile ciò che resta dell’eremo omonimo, un vecchio edificio religioso risalente al VII secolo e attivo fino al 1782. Chi ha voglia di camminare per ca. 2 ore e mezzo potrà raggiungere tramite un lungo sentiero la Val Nana, uno stupendo anfiteatro naturale dove imperano lo spettacolare alpeggio del monte Peller, la chiesetta della Madonna delle Nevi e il lago Salare, tutte bellezze ammalianti che si possono incontrare lungo la strada.

Folclore, buon gusto e divertimento confluiscono come fiume in piena nella sagra paesana denominata Piazzarolada, che si svolge a Tuenno nella seconda metà di luglio articolandosi in una tre giorni di stands gastronomici, kermesse musicali, mercatini artigianali e tanto intrattenimento per famiglie.

Per arrivare in località occorre prendere la A22 per poi proseguire – dopo l’uscita San Michele all’Adige/Mezzocorona – lungo la SS 43 che confluisce nella SS 42 per attraversare Cles fino a Ville d’Anaunia.

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