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Calice Ligure, visita alla cittadina collinare nella Valle del Pura

Calice Ligure, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Calice Ligure dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Stupendo per paesaggi, armonia degli elementi scenici e cornici naturalistiche, l’entroterra di Finale Ligure concentra un massimale di bellezza in quel di Calice Ligure, un paese di neanche 2.000 abitanti fondato sull’equilibrio straordinario della sua disposizione urbanistica, il semplicissimo arredo e la pittoresca aria che tira fra i vicoletti e le ridenti piazzette.

Come per la maggior parte delle realtà inscritte nel territorio della Valle del Pura, anche questo borgo ha perseguito la vocazione agricola fin dall’antichità facendo ben di più, ovvero diventando il centro economico più rilevante nell’ambito zonale grazie all’ottimale sfruttamento dell’area pianeggiante d’insorgenza, trasformata in un mosaico di coltivazioni intensive e irrigue.

Storia

Per questa prerogativa di tutto rispetto, Calice non tardò a essere assoggettato come feudo al Marchesato di Finale per quasi due secoli, senonché nel 1558 la popolazione improntò una feroce ribellione contro il feudatario Alfonso II del Carretto, avido e spregiudicato, costretto ad arroccarsi nel proprio castello per sfuggire alla rabbia dei contadini, assai restii a sottostare allo ius primae noctis e ad altre spregevoli angherie. Subentrò così la Repubblica di Genova (peraltro complice attiva della rivolta contadina), che dominò Calice fino al 1796; fu poi invasione e occupazione napoleonica, che ebbe termine nel 1815 con l’annessione del paese al Regno di Sardegna. Il comune assunse l’attuale denominazione nel 1863, poi confermata in via definitiva nel 1930.

Cosa vedere a Calice Ligure

Fra le belle residenze che adornano il centro storico – si citino il Municipio eretto sul finire degli anni ’30 del Novecento, Palazzo Bolla e Palazzo Cesio – s’impone l’estetica fiera di alcuni luoghi di culto interessanti per costrutto e tipologia architettonica, che fanno capo alla Parrocchiale di San Nicolò, risultato di una profonda ricostruzione sulla base di un edificio trecentesco. L’attuale chiesa risale al Settecento ed è introdotta da una scenografica scalinata che conduce al cospetto della facciata rococò sulla quale campeggiano numerosi stucchi a scopo decorativo. All’interno ogni cappella laterale dispone di un proprio altare, pregiati marmi e altri stucchi che si alternano ai numerosi dipinti settecenteschi capaci di nobilitare le opere scultoree di Anton Maria Maragliano. L’organo costruito da Nicomede Agati e dai fratelli Pistoia è ascrivibile al 1870.

Adiacente alla chiesa e coevo a essa, ecco stagliarsi l’Oratorio di San Carlo, che ricalca in tutto e per tutto lo stile costruttivo dell’edificio ecclesiale. Più raccolta ma certamente di maggior impatto scenografico, la Cappella di Santa Libera sorge lungo la strada provinciale 17 in direzione Rialto, è del XVIII secolo a differenza del campanile, decisamente più giovane. Accedendo all’ingresso, colpisce spontaneamente l’ampio pronao a protezione del portone oltre il quale s’avvia l’unica navata che conduce ai due tesori dell’aula, la statua della Santa titolare e una seicentesca lampada d’argento.

Della Chiesa di San Lazzaro val la pena osservare attentamente il portale, di evidente gusto rinascimentale. Per quanto concerne la Chiesa di San Sebastiano, si noti la postura chiaramente quattrocentesca con cui il cardinale finalese Carlo Domenico Del Carretto ha voluto imprimere un palese gotico-rinascimentale quale degno supporto a tre navate terminanti in un’abside curiosamente poligonale.

La vivacità culturale di Calice Ligure s’esprime nel fermento prodotto dal Museo di Arte Contemporanea “La Casa del Console”, un articolato polo artistico che ha assunto rilevanza internazionale grazie al costante impegno sul territorio del pittore e scultore Emilio Scanavino, il quale ha saputo nel tempo dare spazio a tanti altri artisti i cui lavori si trovano esposti all’interno del museo, ivi compresa una ricca biblioteca.

Tutte queste peculiarità fanno di Calice Ligure una meta assai ambita dai turisti vacanzieri, che specialmente in estate si riversano qui per fruire della salubrità dell’ambiente e dell’hinterland. Va a questo proposito accennato al fatto che il comune è stato fra i primi a dotarsi di una fattoria eolica comprensiva di tre aerogeneratori e alcuni efficienti pannelli fotovoltaici.

Infine da segnalare un celebre borgo abbandanato tra le campagne: la frazione di Cravarezza è considerata uno dei più affascinanti paesi fantasma della Liguria.

Eventi, sagre e Manifestazioni

Il periodo migliore per soggiornare nel borgo è settembre, mese della Sagra del Coniglio, servito disossato, impanato e fritto. La materia ittica è la favolosa protagonista della Sagra del Pesce, che inaugura la stagione estiva a giugno. Il caldo non manca ma nemmeno i tanti modi per refrigerarsi adeguatamente. Il consiglio è quello di mettervi subito alla ricerca della Gelateria Pastorino, che si trova in Via Vittorio Veneto e vanta una tradizione artigiana che risale al 1940, tanto basta come eccezionale biglietto da visita.

Dato il meraviglioso contesto paesaggistico, in primavera vengono organizzate le intense giornate FAI, progetto condiviso da altre importanti realtà della Liguria.

Come arrivare a Calice Ligure

Il paese è raggiungibile percorrendo la SP 17 dopo essere usciti dall’autostrada; la stazione ferroviaria si trova ubicata a Finale Ligure, collegata al borgo da regolari navette extraurbane; l’aeroporto “Cristoforo Colombo” di Genova è quello di riferimento.

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