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Davagna (Liguria): visita al piccolo comune a nord-est di Genova

Davagna, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Davagna dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Le origini di Davagna risalgono al Medioevo e sembrano essere state dettate direttamente dalla piacevolezza di un territorio che intorno all’anno Mille fermentava di passi viari e traffici commerciali, al punto da eleggere come proprio cardine, o comunque fra i principali, questo comune della Val Bisagno posto a est di Genova.

Un panorama favoloso e di ridente natura rende pienamente percepibile quella che doveva essere a quei tempi l’importanza di Davagna, borgo godente di una posizione chiave lungo la via del vecchio acquedotto genovese e coinvolto almeno in una delle tante battaglie combattute dai Francesi contro gli Austriaci per il predominio dell’area e circa un secolo prima dell’Unificazione Italiana.

Cosa vedere a Davagna

L’abitato non ha subito traumi storici, è rimasto inviolato e perciò chi ne visita gli scorci resta affascinato dalla latente atmosfera di silenzio e pace che si respira e si avverte chiaramente. La Chiesa di San Pietro Apostolo, ricostruzione del XVIII secolo a tre navate, ricorda in via Giovanni De Mari che Davagna si presta a essere anche un luogo di sottile magnificenza architettonica sopita e rivelata poco a poco.

Molto composta si presenta la Chiesa di Sant’Andrea situata in frazione Calvari, un monumento probabilmente sotto la luce del sole già all’inizio del ‘200. Restaurata in più sessioni, vanta un sagrato antico, come antico è il mosaico che si può osservare sulla facciata invitando a entrare laddove protetti si palesano tre altari, il più appariscente dei quali è sicuramente il maggiore, seicentesco, abbellito da un tempietto a doppio tabernacolo e attorniato da sontuose statue marmoree. Si fa peccato a trascurare gli altri due altari, che dispensano alla vista rispettivamente l’arte scultorea di Giuseppe Gaggini e i quindici quadretti dei Misteri concernenti la Madonna del Rosario.

All’apparenza la Chiesa di Santo Stefano in quel di Rosso non comunica più della sensazione di ordine architettonico emanato dalla sua frontalità, ma in verità svela nell’abside esterna evidenti tracce del primigenio impianto romanico. Apprendiamo così che si tratta di un rifacimento del XVI secolo: la chiesa, a navata unica, possiede sette altari (di cui quattro in marmo) e una serie di dipinti tra i quali si distingue un significativo Santo Stefano.

Una breve passeggiata conduce in località Marsiglia, che si fregia della Chiesa di San Giovanni Battista, anch’essa a navata unica ma con “soli” tre altari. Al 1645 risale la torre campanaria, dunque di molto successiva all’erezione dell’impianto ecclesiastico citato già nel 1213. Le reliquie di San Celestino dimorano all’interno, insieme a una croce d’argento ch’è il massimo oggetto liturgico della processione simboleggiante il riscatto popolare nel corso dell’invasione del 1798 a opera dell’esercito napoleonico.

In zona trovate Canate di Marsiglia, uno dei borghi abbandonati della Liguria, carattrizzato dal grande fascino che suscitano le città fantasma di montagna.

Come non citare la Chiesa di San Colombano che guarda l’orizzonte da Moranego: le sue origini sono duecentesche ma fu rifatta nel Cinquecento, con il campanile realizzato soltanto nel 1828.

Eventi, sagre e manifestazioni

A fine maggio, Davagna è teatro di Scoffera in Fiera, un grande mercato pieno zeppo di espositori suddivisi in svariate aree merceologiche: protagonisti i fiori, i prodotti tipici del territorio ligure, formaggi, salumi, focaccia e birra.

Come arrivare a Davagna

Da Genova si arriva a Davagna tramite la SP 14; da quartiere Prato partono gli autobus ATP diretti al borgo; l’aeroporto di riferimento è il “Cristoforo Colombo” di Genova.

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