San Pietro Clarenza (Sicilia): cosa vedere nella cittadina ai piedi dell'Etna
San Pietro Clarenza, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. San Pietro Clarenza dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Posto su una collina del versante meridionale dell’Etna, San Pietro Clarenza ha la quieta fisionomia di compiacente paese di circa 6.000 abitanti, le cui origini vanno ricercate nei primi secoli dell’epoca medievale. Come la maggior parte delle realtà urbane della Sicilia, anch’esso in qualità di borgo ha notevolmente risentito dell’arrivo sull’isola dei Musulmani, le cui influenze si riscontrano principalmente nell’architettura, poi contaminata dal passaggio di altre civiltà come quella normanna.
L’eruzione obbligò gli abitanti di San Pietro a rivalutare completamente l’assetto urbano del paese, sicché si decise una netta divisione dei quartieri, ben sei, vale a dire Santa Caterina, Madonna delle Grazie, San Gaetano, Sant’Antonio, Maddi e infine Carcara, quest’ultimo così chiamato per la grande fornace utilizzata per cuocere mattoni e tegole. Lungo la Strada Maestra, culminante in Piazza della Vittoria, si costruirono molti valenti edifici dotati di larghi balconi e portali scolpiti nella pietra lavica, materiale con cui venne realizzato anche il Palazzazzo, struttura a due piani che si credeva abitata da Pircanti, spettrale custode di una pentola piena di monete d’oro. Che si tratti di fantasticherie o leggende popolari, la storia fa parte del folklore locale.
L’edificio in assoluto più antico rimane il Caseggiato Mannino affacciato su Piazza della Vittoria, un complesso che annovera 14 stanze, una grande sala e un cortile nel quale s’adagia una cisterna. Vi abitò il cavalier Antonio Mannino, scapolo impenitente che nel corso degli anni ’50 fu eletto persino sindaco di San Pietro Clarenza. Il caseggiato è oggi sede della Biblioteca Comunale.
Si constata che ciascun quartiere in San Pietro Clarenza possiede un proprio luogo di culto. Preminenti la Chiesa Madre di Santa Caterina con il bel Crocifisso ligneo e il pregevole organo, la Chiesa di San Gaetano fiancheggiata dal piccolo campanile a cella aperta, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e, in conclusione, la Chiesa di Sant’Antonio Abate. Presso il quartiere Sant’Antonio si trova il Calvario, che dopo aver ospitato in tempi non sospetti un altarino, accoglie ora un Crocifisso bronzeo tra le statue in terracotta dell’Addolorata e San Giovanni. Si conclude qui il Venerdì Santo la processione della Via Crucis. Il quartiere della Carcara è invece depositario di un Monumento dedicato alla Madonna Immacolata, fatto realizzare fra il 1974 e il 1977 dall’allora parroco del paese.
La storia e l'eruzione dell'Etna
Preziose iscrizioni sul portale della Chiesa di Santa Caterina e sulla campana della Chiesa di San Pietro ci indicano i primi passi nella storia sottoforma di semplice casale, che soltanto dopo diverse acquisizioni e compravendite fra famiglie nobili assunse l’attuale denominazione, dovuta a Giuseppe Mario Clarenza che intese aggiungere il proprio cognome intorno al 1779. Centodieci anni prima si verificò la terribile eruzione dell’Etna che distrusse parecchi casali dell’area: San Pietro subì la devastazione del quartiere Sant’Antonio e il disastroso danneggiamento della Chiesa Maggiore.L’eruzione obbligò gli abitanti di San Pietro a rivalutare completamente l’assetto urbano del paese, sicché si decise una netta divisione dei quartieri, ben sei, vale a dire Santa Caterina, Madonna delle Grazie, San Gaetano, Sant’Antonio, Maddi e infine Carcara, quest’ultimo così chiamato per la grande fornace utilizzata per cuocere mattoni e tegole. Lungo la Strada Maestra, culminante in Piazza della Vittoria, si costruirono molti valenti edifici dotati di larghi balconi e portali scolpiti nella pietra lavica, materiale con cui venne realizzato anche il Palazzazzo, struttura a due piani che si credeva abitata da Pircanti, spettrale custode di una pentola piena di monete d’oro. Che si tratti di fantasticherie o leggende popolari, la storia fa parte del folklore locale.
L’edificio in assoluto più antico rimane il Caseggiato Mannino affacciato su Piazza della Vittoria, un complesso che annovera 14 stanze, una grande sala e un cortile nel quale s’adagia una cisterna. Vi abitò il cavalier Antonio Mannino, scapolo impenitente che nel corso degli anni ’50 fu eletto persino sindaco di San Pietro Clarenza. Il caseggiato è oggi sede della Biblioteca Comunale.
Cosa vedere a San Pietro Clarenza
Il borgo si compone di preziose testimonianze del passato, che talvolta hanno la forma di un vecchio abbeveratoio o di una tipica casa rurale, tal altre di un vetusto rifugio per cacciatori – la cosiddetta Casina – o di una colonna (la più famosa si trova nella Casa Ragonese). Poco fuori dell’abitato s’erge la Torre, utilizzata come vedetta in epoca feudale poiché collocata in posizione di vantaggio, ovvero nel punto più elevato del territorio.Si constata che ciascun quartiere in San Pietro Clarenza possiede un proprio luogo di culto. Preminenti la Chiesa Madre di Santa Caterina con il bel Crocifisso ligneo e il pregevole organo, la Chiesa di San Gaetano fiancheggiata dal piccolo campanile a cella aperta, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e, in conclusione, la Chiesa di Sant’Antonio Abate. Presso il quartiere Sant’Antonio si trova il Calvario, che dopo aver ospitato in tempi non sospetti un altarino, accoglie ora un Crocifisso bronzeo tra le statue in terracotta dell’Addolorata e San Giovanni. Si conclude qui il Venerdì Santo la processione della Via Crucis. Il quartiere della Carcara è invece depositario di un Monumento dedicato alla Madonna Immacolata, fatto realizzare fra il 1974 e il 1977 dall’allora parroco del paese.
Eventi, sagre e manifestazioni
Oltre alle feste omaggianti i santi del borgo, hanno luogo eventi che approfondiscono il discorso sulle prelibatezze e le tipicità di San Pietro Clarenza, specialità quali i Cassateddi di Pasqua, le crispelle di riso e i buonissimi fichi d’India. Nel mese di settembre, infine, si svolge la sagra Sapori d'Autunno.Come arrivare a San Pietro Clarenza
Percorrere l’Autostrada A18 Messina – Catania fino all’uscita San Giovanni Galermo, che dista soltanto 5 km dalla località, raggiungibile con la SP 88; dalla stazione ferroviaria di Catania prendere l’autobus extraurbano diretto a San Pietro Clarenza; l’aeroporto di Catania Fontanarossa è quello di riferimento.- HOTEL SCONTATI San Pietro Clarenza
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