Mondello e la sua spiaggia, cosa vedere in uno dei lidi pił belli della Sicilia
Mondello, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Mondello dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La Sicilia è una delle due grandi isole dello Stivale e, come tale, si offre quale regione in grado di sfoggiare alcune delle mete più belle per una vacanza di mare, inserite nel contesto di località miti che si accompagnano a industriosi centri urbani alquanto popolati. Mondello spicca per essere inscritta in una selezione di bellezze marittime promiscue all’affaccendata Palermo.
La sicula Munneddu ricopre il ruolo di frazione, avvolta dall’abbraccio caloroso del Parco La Favorita e racchiusa nell’area compresa fra i monti Pellegrino e Gallo, una zona gettonata in quanto lido che coniuga la logica della vacanza estiva all’ammirazione culturale magnetizzata dalle stupende ville in stile Liberty disseminate lungo itinerari comprensivi inoltre di siti a interesse storico.
Il mare è limpido e si approfondisce con sufficiente lentenza per rendere ideale la spiaggia anche per famiglie con bambini piccoli. L'arenile è limitato alle sue estremità da un porticciolo turistico a nord, e dal molo del circolo velico a sud.
Nelle zone centrali la profondità delle sabbie del lido supera i 50 metri, mentre verso nord troviamo un fruttuoso stabilimento balneare (Alle Terrazze) disegnato dall’architetto Rudolf Stualker e realizzato come un’estesa piattaforma sostenuta da robusti piloni immersi nell’acqua.
Sono presenti tanti lidi attrezzati ma non mancano le zone di spiaggia libera dove rilassarsi in completa autonomia.
Altre possibilità di un tuffo in mare li troviamo in direzione di Palermo, presso il Lido Addaura, e tra li scogli che frastagliano la costa di Capo Gallo a nord.
Mondello è, ancor prima che ricettacolo di litorali sabbiosi rinomati , fulcro di una forma architettonica espressa attraverso la delicatezza moderna dell’Art Nouveau, ben amalgamata alla pletora di strutture ricettive predisposte ad accogliere flussi di turisti in continuo crescendo nel corso degli anni.
La connotazione di località di villeggiatura appartiene a Mondello fin dal XVIII secolo, sebbene allora l’attuale spiaggia non esisteva, con l’aggravante - a quanto pare ignorata – di un hinterland piuttosto malsano ma destinato a bonifica nel corso dell’Ottocento. Si pensi che il re Ferdinando di Borbone le conferì il lusinghiero epiteto di “angolo di paradiso terrestre” osservando un panorama divenuto sfarzoso nell’accezione aristocratica rinforzata dall’edificazione di circoli esclusivi, dimore nobiliari e lussuose ville di evidente bellezza grazie a colonne sontuose, fregi, pitture e verdi balconate decorate a piante e fiori delle miglior specie.
Necessitante di adeguata valorizzazione ai fini di un pieno inserimento nella vita vacanziera, la frazione deve buona parte della propria fortuna all’interessamento dell’imprenditore milanese Luigi Scaglia che, rimasto impressionato dalla beltà del luogo durante una visita di lavoro nel 1906, propose al comune un progetto semplicemente grandioso, sintetizzato in un complesso annoverante un Grand Hotel, un kursaal, una chiesa, 300 villini, appropriate reti idriche e fognarie, un campo da golf, svariati elementi incorporati nell’arredo urbano.
La parentesi della Seconda Guerra Mondiale ne svilì in quegli anni le funzioni, ma un successivo restauro, datato 1995, l’ha restituito ai fasti abbellendolo ulteriormente e dotandolo persino di un ristorante prestigioso, “Alle Terrazze”, frequentato da numerosi vip. Il turismo, già ai massimi livelli, gode dal 1985 del World Festival on the Beach, una kermesse sportiva che accoglie molteplici discipline coreografate da un paesaggio splendido nel quale risuonano le arie di pomposi spettacoli musicali, e poi ancora coreografie da sogno, concerti, contest fotografici in parallelo a campagne di sensibilizzazione rivolte principalmente ai giovani in relazione alle energie rinnovabili.
Una curiosità: a Mondello il regista Luchino Visconti ha girato nel 1962 il masterpiece cinematografico “Il gattopardo”, ambientato proprio in Sicilia.
La sicula Munneddu ricopre il ruolo di frazione, avvolta dall’abbraccio caloroso del Parco La Favorita e racchiusa nell’area compresa fra i monti Pellegrino e Gallo, una zona gettonata in quanto lido che coniuga la logica della vacanza estiva all’ammirazione culturale magnetizzata dalle stupende ville in stile Liberty disseminate lungo itinerari comprensivi inoltre di siti a interesse storico.
La spiaggia di Mondello
Con una estensione di oltre 1,5 km, la spiaggia di "Mondello Beach", oltre che essere una tra le spiagge più belle della Sicilia, non ha molto da invidiare ai lidi tropicali più blasonati del mondo, salvo per il grande affollamento in alta stagione. C'è però da sottolineare come le sue grandi dimensioni consentono di trovare sempre qualche metro quadrato di spiaggia disponibile.Il mare è limpido e si approfondisce con sufficiente lentenza per rendere ideale la spiaggia anche per famiglie con bambini piccoli. L'arenile è limitato alle sue estremità da un porticciolo turistico a nord, e dal molo del circolo velico a sud.
Nelle zone centrali la profondità delle sabbie del lido supera i 50 metri, mentre verso nord troviamo un fruttuoso stabilimento balneare (Alle Terrazze) disegnato dall’architetto Rudolf Stualker e realizzato come un’estesa piattaforma sostenuta da robusti piloni immersi nell’acqua.
Sono presenti tanti lidi attrezzati ma non mancano le zone di spiaggia libera dove rilassarsi in completa autonomia.
Altre possibilità di un tuffo in mare li troviamo in direzione di Palermo, presso il Lido Addaura, e tra li scogli che frastagliano la costa di Capo Gallo a nord.
Mondello è, ancor prima che ricettacolo di litorali sabbiosi rinomati , fulcro di una forma architettonica espressa attraverso la delicatezza moderna dell’Art Nouveau, ben amalgamata alla pletora di strutture ricettive predisposte ad accogliere flussi di turisti in continuo crescendo nel corso degli anni.
Storia
C’è poi quell’apprezzamento del famoso scrittore Johann Wolfgang von Goethe che farebbe venire a chiunque la pelle d’oca, rivolto in particolar modo al paesaggio caratterizzato dal golfo sabbioso e dalle riserve naturali di Capo Gallo e del Monte Pellegrino, culle peraltro di molte grotte che, ancora oggi, danno adito alla scoperta di reperti fondamentali per tracciare la storia del paese: “Il promontorio più bello del mondo” – così si espresse a riguardo il teutonico virtuoso della letteratura, autore tra gli altri de “I dolori del giovane Werther” (1774).La connotazione di località di villeggiatura appartiene a Mondello fin dal XVIII secolo, sebbene allora l’attuale spiaggia non esisteva, con l’aggravante - a quanto pare ignorata – di un hinterland piuttosto malsano ma destinato a bonifica nel corso dell’Ottocento. Si pensi che il re Ferdinando di Borbone le conferì il lusinghiero epiteto di “angolo di paradiso terrestre” osservando un panorama divenuto sfarzoso nell’accezione aristocratica rinforzata dall’edificazione di circoli esclusivi, dimore nobiliari e lussuose ville di evidente bellezza grazie a colonne sontuose, fregi, pitture e verdi balconate decorate a piante e fiori delle miglior specie.
Necessitante di adeguata valorizzazione ai fini di un pieno inserimento nella vita vacanziera, la frazione deve buona parte della propria fortuna all’interessamento dell’imprenditore milanese Luigi Scaglia che, rimasto impressionato dalla beltà del luogo durante una visita di lavoro nel 1906, propose al comune un progetto semplicemente grandioso, sintetizzato in un complesso annoverante un Grand Hotel, un kursaal, una chiesa, 300 villini, appropriate reti idriche e fognarie, un campo da golf, svariati elementi incorporati nell’arredo urbano.
La parentesi della Seconda Guerra Mondiale ne svilì in quegli anni le funzioni, ma un successivo restauro, datato 1995, l’ha restituito ai fasti abbellendolo ulteriormente e dotandolo persino di un ristorante prestigioso, “Alle Terrazze”, frequentato da numerosi vip. Il turismo, già ai massimi livelli, gode dal 1985 del World Festival on the Beach, una kermesse sportiva che accoglie molteplici discipline coreografate da un paesaggio splendido nel quale risuonano le arie di pomposi spettacoli musicali, e poi ancora coreografie da sogno, concerti, contest fotografici in parallelo a campagne di sensibilizzazione rivolte principalmente ai giovani in relazione alle energie rinnovabili.
Una curiosità: a Mondello il regista Luchino Visconti ha girato nel 1962 il masterpiece cinematografico “Il gattopardo”, ambientato proprio in Sicilia.