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Ostenda (Belgio), vacanza tra spiagge, mare e vita notturna

Ostenda, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ostenda dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La vivace città di Ostenda (Oostende in fiammingo) è una località turistica molto apprezzata per il suo animato centro storico e soprattutto per il litorale delimitato da ampie spiagge e circondato da numerosi locali notturni. Attualmente Ostenda conta quasi 70.000 abitanti, ma nel computo rientrano anche quelli delle tre cittadine di Stene, Mariakerke e Zandvoorde annesse in seguito all’istituzione del comune. Dal punto di vista geografico, l’insediamento è affacciato sulle acque del Mare del Nord all’interno della provincia fiamminga delle Fiandre Occidentali, all’estremità centro-occidentale del Belgio, più o meno a metà strada tra i confini con l’Olanda e la Francia.

Fondata come borgo di pescatori, Ostenda crebbe fino a divenire un florido porto fortificato. Tra il 1600 e il 1604 la città fu messa a dura prova da un lungo assedio, scaturito in quanto ultima città belga ad opporsi alla restaurazione del dominio spagnolo, ma in seguito conobbe un intenso sviluppo che la trasformò in una delle località balneari più esclusive d’Europa. L’eredità architettonica di quel periodo fu in gran parte demolita durante la seconda guerra mondiale, quando le forze di occupazione tedesche realizzarono l’imponente Atlantikwall o “Vallo Atlantico”, il sistema di fortificazioni costiere che rappresenta oggi la parte più affascinante della città. In seguito ai lavori di riedificazione condotti nel dopoguerra, Ostenda assunse una pianta a griglia regolare nella quale furono inseriti condomini di dubbio gusto, ma indispensabili per fornire un tetto alla popolazione ritrovatasi senza un posto dove stare.

Ostenda è essenzialmente una località balneare rivolta al turismo locale. Lungo la sua spiaggia sabbiosa, estremamente ampia se paragonata a quelle che si estendono lungo il resto del litorale belga, corre una spaziosa passeggiata che presenta il consueto assortimento di intrattenimenti estivi, tra cui noleggi di kwistax, ovvero go kart a pedali, gelatai e affollatissime sale da tè. Il tratto principale è totalmente sovrastato da edifici in cemento alti 30 metri e tutt’altro che piacevoli alla vista, con l’eccezione del Thermae Palace Hotel, costruito negli anni ’50 e contraddistinto da una galleria neoclassica sormontata da una magnifica statua equestre di Leopoldo II. Sotto di lui campeggia un gruppo di sudditi europei e africani, mentre l’altro monumento degli anni ’50 di Ostenda, il Kursaal, dall’inconfondibile forma squadrata, ospita un ristorante di lusso, un cafè con vista, un casinò ed un centro convegni. Nel foyer troneggia una statua dorata di Marvin Gaye che suona un pacchiano pianoforte dorato, elemento che vuole ricordare che il compositore scrisse qui il suo ultimo successo “Sexual Healing” durante un soggiorno a Ostenda nel 1981.

Tra le zone più affascinanti di Ostenda c’è il quartiere Visserskaai, dove è piacevole persino osservare i gabbiani che si affollano sui pescherecci in cerca di cibo, mentre i pescatori scaricano il pescato alle spalle del piccolo mercato ittico. La strada che scende lungo il molo è piena di ristorantini di pesce, e inoltre ospita il minuscolo Aquarium, un lungo pontile posto all’entrata del porto e due operatori che d’estate organizzano escursioni in mare aperto. Nei pressi della stazione, il Museumschip Amandine fu l’ultimo motopeschereccio di Ostenda ad avventurarsi nelle acque intorno all’Islanda. La visita vi condurrà all’interno, dove la cabina dell’equipaggio con i letti a castello, la cella frigorifera per il pesce, la sala macchine ed il ponte rivivono grazie alla presenza di figure di cera ed effetti sonori. Oltre il porto vecchio pieno di barche si trova il Mercator, un veliero a tre alberi del 1932 completamente armato che in passato fu adibito a nave scuola per addestrare gli ufficiali della Marina Belga. Per quanto riguarda gli edifici di carattere storico, i più significativi della zona sono la Sint-Petrus-en-Pauluskerk, che presenta due guglie gemelle squisitamente decorate, l’annessa Praalgraf Louise-Marie, la tomba-cappella della prima regina del Belgio, e la Sint-Pieterstoren, la strana torre ottagonale costruita nel 1729 alle spalle della cappella.

La galleria d’arte più rinomata di Ostenda è Mu Zee, un allestimento che espone principalmente le opere di artisti locali. Tra le collezioni maggiori spiccano quella del pittore simbolista Leon Spilliaert (1881-1946), le cui opere inquietanti ricordano quelle di Munch, e quella del pioniere dell’espressionismo James Ensor (1860-1949), di cui sono in mostra decine di schizzi e alcuni dipinti minori. Gli appassionati potranno visitare la casa di famiglia in cui l’artista visse e lavorò dal 1875 al 1916, la James Ensorhuis, attualmente sede di un museo piccolo, ma grazioso. Il piano terra si presenta come un negozio di souvenir del XIX secolo, con tanto di vetrinette piene di crostacei, teschi, maschere e bizzarri pesci impagliati dalle espressioni spaventose, elementi ricorrenti in molti suoi dipinti, mentre al secondo piano è esposta una riproduzione dell’”Entrata di Cristo a Bruxelles”, caotico quadro del 1888 che rappresenta l’apice della produzione dell’artista.

Una visita diversa dal solito è quella alla Domein Raversijde, una vasta riserva provinciale che rappresenta un’oasi di verde immersa tra gli alti condomini circa 6 chilometri ad ovest di Ostenda. Al suo interno ci sono diverse dune e zone paludose, affascinanti vestigia della seconda guerra mondiale ed un villaggio quattrocentesco parzialmente ricostruito. Queste zone compongono tre musei distinti, ma collegati tra loro, di cui due prevalentemente all’aperto. Il più interessante è quello che illustra l’Atlantikwall, l’esteso sistema di bunker, piazzole per cannoni e gallerie di collegamento in mattoni della prima e seconda guerra mondiale costruito dalle forze di occupazione tedesche. Si tratta di uno dei migliori e più sottovalutati siti bellici del Belgio, ma per coprire a piedi il circuito di 2 chilometri vi serviranno almeno un paio d’ore, sperando che il tempo stia dalla vostra parte. Accanto all’Atlantikwall c’è il Memorial Prins Karel, un museo che ricorda Carlo, fratello di re Leopoldo II, il quale assunse la reggenza al termine della seconda guerra mondiale, mentre a circa 10 minuti di cammino verso sud sorge il sito di Walraversijde, un tempo animato borgo di pescatori che scomparve completamente in seguito al conflitto combattuto tra il 1600 e il 1604. Oggi si può visitare il sito archeologico dell’antico villaggio, comprendente quattro case dal tetto di paglia ottimamente ricostruite.

Il clima è sensibilmente influenzato dalla presenza dell’oceano, che mitiga le temperature, ma rende frequenti le piogge. Anche d’inverno è raro che si registrino temperature minime inferiori allo zero, mentre le massime si attestano intorno ai 6/7 gradi tra gennaio e febbraio. In luglio e agosto può fare addirittura fresco, coi valori diurni intorno ai 20 gradi, le minime notturne di poco superiori ai 10 ed i venti marini che acuiscono la percezione del freddo. Le precipitazioni sono frequenti durante tutto l’anno, ed in particolar modo tra settembre e dicembre, per un totale medio annuo che si aggira intorno ai 750 mm di pioggia.

Qualche chilometro a sud della città si trova il Luchthaven Oostende-Brugge International Airport, uno scalo collegato a numerose destinazioni europee oltre che belghe. La compagnia TransEuropa Ferries gestisce linee per Ramsgate (Inghilterra) riservate ai turisti motorizzati, ovvero non sono ammessi passeggeri a piedi, mentre d’estate è possibile raggiungere Nieuwpoort con il traghetto Seastar, che parte almeno una volta ogni giorno. Tre treni ogni ora collegano Ostenda a Brugge, distante neanche un quarto d’ora, proseguendo poi per Lille via Kortrijk, per Anversa via Gent o per Liegi via Bruxelles. Dietro la stazione ferroviaria si trova un noleggio gratuito di biciclette, il mezzo di trasporto ideale per muoversi in città e sul lungomare.
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